Charles Dickens

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Charles Dickens
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Classici della letteratura per ragazzi

Charles Dickens Noto tanto per le sue prove umoristiche (Il Circolo Pickwick) quanto per i suoi romanzi sociali (Oliver Twist, David Copperfield, Tempi difficili), è considerato uno dei più importanti romanzieri di tutti i tempi.

Vita[modifica]

Infanzia e adolescenza[modifica]

La prima infanzia[modifica]

Secondo di dieci figli, nasce a Landport, presso Portsmouth, da John Dickens, impiegato all'Ufficio Stipendi della Marina britannica, e da Elizabeth Barrow. Nel 1815, quando Charles ha tre anni, la famiglia si trasferisce a Londra. Due anni dopo, un nuovo trasferimento, stavolta a Chatham (Kent). Qui egli riceve la prima educazione, alla scuola del figlio di un pastore battista. Come ebbe modo poi di affermare di suo pugno, fino a quel momento la sua infanzia era stata un periodo idilliaco[senza fonte]. Passa il tempo libero all'aperto impegnato in voraci letture. Più tardi racconterà delle sue vivide memorie riguardanti l'infanzia e della particolare memoria fotografica che lo aiutò a dar vita alle sue finzioni. Nel 1823, la famiglia Dickens, assai impoverita, è costretta nuovamente a trasferirsi a Camden Town, allora uno dei quartieri più poveri di Londra.[1]

Ritratto giovanile di Dickens

La Marshalsea[modifica]

Nel febbraio 1824, John Dickens viene imprigionato per debiti nella prigione della Marshalsea. La famiglia, con l'eccezione di Charles, lo segue in carcere (così come permetteva la legge). Il futuro scrittore va a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe (la Warren's Blacking Warehouse), dove rimane probabilmente fino all'estate (il dubbio resta, data la reticenza dello scrittore sull'argomento). Ad ogni modo, il 28 maggio il padre viene rilasciato, forte di un accordo con i creditori. Charles può quindi tornare agli studi alla Wellington House Academy.

Dopo qualche anno la situazione economica della famiglia migliora, grazie anche ai soldi ereditati dalla famiglia di suo padre[senza fonte]. Anche quando John Dickens viene liberato dalla prigione, la madre di Charles, a quanto pare, non lo ritira immediatamente dal lavoro in fabbrica, perché questa apparteneva ad un suo parente. Dickens non le perdonò mai questo comportamento.[senza fonte] Il risentimento per la propria situazione e le condizioni della classe operaia divennero nel tempo il tema principale dei suoi lavori.

La cronaca parlamentare e i primi bozzetti[modifica]

Ritratto di Dickens (dalla Portrait Gallery of Eminent Men and Women in Europe and America di E. A. Duyckinck)

All'età di quindici anni entra nello studio legale Ellis & Blackmore come praticante, con buone prospettive di diventare avvocato, ma la professione non gli piace e quindi inizia a studiare stenografia. Nel frattempo, comincia a frequentare i teatri londinesi, abitudine che non dismetterà mai, assistendo a diversissimi generi, dalle tragedie shakespeariane alle farse e alle operette musicali. Nel 1828, abbandonato lo studio legale, si impiega presso Charles Molloy[2] e svolge attività di stenografo presso alcuni tribunali e uffici legislativi. Pian piano, sorge in lui l'ambizione di diventare cronista parlamentare.

Tra il 1830 e il 1831 si innamora di Maria Beadnell, figlia di un funzionario di banca. Nel 1833, l'indifferenza della ragazza determina una rottura. Nel 1832 inizia a collaborare con l'agenzia The Mirror of Parliament ("Lo Specchio del Parlamento"), fondata da uno zio. Nello stesso periodo diviene cronista del quotidiano della sera The True Sun, potendo così stabilirsi da solo in Cecil Street e meditando di divenire attore. Il 1º dicembre 1833 pubblica anonimamente il suo primo bozzetto sul Monthly Magazine. Nell'agosto del 1834 viene assunto come cronista dal Morning Chronicle. È in settembre che, sotto lo pseudonimo Boz, pubblica il primo di quei bozzetti di vita urbana che diverranno poi gli Sketches by Boz. Questa sua prima opera nasce proprio dal suo lavoro di giornalista, che gli aveva permesso di viaggiare in tutta la Gran Bretagna.

Nel febbraio del 1836, l'editore John Macrone pubblica in volume la prima serie degli Sketches by Boz. La seconda serie esce in dicembre.

Il successo[modifica]

Nel 1836, in aprile, comincia in dispense mensili a pubblicare sul Morning Chronicle il primo romanzo. L'editore è Chapman and Hall e il romanzo si intitola I quaderni postumi del Circolo Pickwick (The Posthumous Papers of the Pickwick Club): il libro lo rende in breve assai famoso nel panorama della narrativa inglese.

Nel frattempo il 2 aprile 1836 sposa Catherine Hogarth, figlia del direttore del giornale.[3] A settembre debutta il dramma The Strange Gentleman, adattato da un suo bozzetto. A novembre, cessa la sua collaborazione con il Morning Chronicle. A dicembre debutta l'operetta The Village Coquettes, di cui Dickens ha scritto il libretto. Il 25 dicembre del 1836 conosce John Forster, che diverrà il suo primo biografo.

Sempre nel 1836 accetta di lavorare come scrittore presso il Bentley's Miscellany, occupazione che conserva fino al 1839. A gennaio del 1837, con il primo numero della rivista, esce la prima puntata di Oliver Twist. Il 2 gennaio è nel frattempo nato il primogenito, Charles Culliford Boz, mentre ad aprile la famiglia si trasferisce nel quartiere londinese di Bloomsbury, al 48 di Doughty Street. La casa ospita anche Mary Hogarth, cognata sedicenne di Dickens, che muore in maggio. Lo scrittore rimane assai colpito dalla scomparsa di Mary, tanto che non riesce a terminare Il Circolo Pickwick prima di novembre (l'ultimo fascicolo venderà 40.000 copie).

Nel 1838 lavora alla rielaborazione delle memorie del clown circense Joseph Grimaldi. Il 31 marzo appare il primo fascicolo del Nicholas Nickleby, mentre l'ultimo fascicolo esce in ottobre. A dicembre, la famiglia Dickens si trasferisce al numero 1 di Devonshire Terrace, nei pressi del Regent's Park.

Gli anni quaranta[modifica]

Ad aprile del 1840, Dickens si avventura nella pubblicazione del periodico settimanale Master Humphrey's Clock, edito da Chapman and Hall. Uscirà fino al gennaio 1842 e in esso verranno pubblicati La bottega dell'antiquario e Barnaby Rudge, quest'ultimo in uscita mensile.

Nel marzo del 1841, pubblica una lettera aperta sui maggiori quotidiani in cui si dichiara estraneo ai debiti contratti da chiunque utilizzi illecitamente il suo nome (riferendosi, in concreto, al padre). In giugno visita la Scozia. Barnaby Rudge viene concluso in novembre, durante un periodo di convalescenza, dopo una recente operazione. Nel frattempo, progetta un viaggio negli Stati Uniti.

Il 4 gennaio 1842 parte con la moglie per gli Stati Uniti, dove, ormai scrittore conosciuto, visita Boston, New York, Philadelphia, Washington, Richmond. In Virginia rimane disgustato dalla diffusa condizione di schiavitù in cui versano molti uomini. Il viaggio tocca anche Pittsburgh, Cincinnati, Saint Louis (quest'ultima raggiunta a bordo di un battello a vapore, lungo il fiume Mississippi).

Tra il 1844 e il 1845 soggiorna a lungo a Genova e ha occasione di visitare diverse altre città italiane, fra cui Roma, Napoli e Mantova. Il resoconto di questi viaggi costituirà il materiale per il suo libro Pictures from Italy[4]. Fu nella lunga tappa genovese, nell'estate del 1844, che scrive Le campane (The Chimes).

Dickens in età adulta

Fa quindi ritorno in Inghilterra, dove si impegna a dare vita ad un giornale liberale, impegnato per l'abolizione delle leggi protezionistiche sui prodotti agricoli. Nel 1846, in gennaio, esce, frutto di questo intento, il primo numero del Daily News, i cui principi guida sarebbero stati miglioramento, progresso, educazione, libertà religiosa e civile, legislazione equa. Dopo soli 17 numeri si dimette però dall'incarico di direttore, lamentandosi di essere circondato da incapaci.

Il 1848 è turbato da gravi questioni familiari e da grandi litigi nella cerchia degli amici, ma Dickens conduce comunque in porto il progetto di un giornale periodico battezzato Household Words, con l'intento di mescolare la narrativa e la polemica contro i mali del suo tempo. Il primo numero esce nel 1850; i progetti di risanamento edilizio londinese ne subiscono l'influenza. In esso cita il funesto terremoto che colpì la Basilicata nel 1857.[5]

Gli anni cinquanta[modifica]

Tra il maggio 1849 e il novembre 1850 viene pubblicato, a cadenza mensile su un giornale di proprietà di Dickens, il romanzo David Copperfield; l'idea di un'opera scritta in prima persona fu suggerita allo scrittore dall'amico e confidente John Forster[6]. Nell'opera a fondo autobiografico si possono riconoscere personaggi e situazioni che lo stesso Dickens aveva conosciuto e vissuto in prima persona.

Nel 1850, inoltre, progettò e mise in scena insieme a Lord Bulwer Lytton un testo teatrale di ambientazione settecentesca, Not so bad as we seem. La moglie si ammalò ed una figlia morì improvvisamente. Nel biennio 1855-1856|56 visse a Parigi durante l'inverno, trasferendosi in estate presso Boulogne. I rapporti con i familiari si andavano, intanto, deteriorando.

L'incidente ferroviario di Staplehurst in una stampa del 1865

Nel 1858 si separò definitivamente dalla moglie, mettendo un annuncio sui giornali e accusandola di non aver mai saputo badare ai figli e alla famiglia, nonostante inizialmente fossero felici; comunque Dickens continuò a mantenerla e mise a sua disposizione una casa dove potesse vivere. Fu lì che morì dopo venti anni. Georgina, la sorella di Catherine, si mosse in suo aiuto e vi erano voci che Charles fosse romanticamente legato alla sorella.

L'infelicità nel rapporto coniugale di Dickens si mostrò anche quando nel 1855 egli andò ad incontrare Maria Beadnell, il suo primo amore, che pur essendo sposata sembra che sia caduta in fallo nel vedere il romantico ricordo che Charles aveva di lei.

Nel 1859 fondò il periodico All the Year Round, che ebbe uno strepitoso successo grazie ad un ricco nobile di quell'epoca: vennero infatti vendute circa 10.000 copie.

Ultimi anni di vita e morte[modifica]

Statua in onore di Charles Dickens. In basso a sinistra, la figura di Little Nell, una dei protagonisti del romanzo La bottega dell'antiquario

Incidente ferroviario di Staplehurst[modifica]

Il 9 giugno 1865 fu coinvolto nell'Incidente ferroviario di Staplehurst. Nell'incidente, sei carrozze del treno sul quale Dickens viaggiava caddero da un ponte in riparazione; l'unica carrozza di prima classe che rimase sul ponte fu proprio quella in cui si trovava lo scrittore. Rimase sul posto per assistere i feriti, per poi ritornare nella sua carrozza a salvare i manoscritti dell'opera incompiuta Our Mutual Friend. Nonostante ne fosse uscito incolume, non fu mai in grado di cancellare dalla sua mente tale disgrazia.

Dickens cercò di evitare le inchieste sul disastro per non far scoprire il motivo del suo viaggio; era infatti di ritorno dalla Francia dove era andato a trovare l'attrice Ellen Ternan, la donna che gli aveva fatto dimenticare Catherine e con la quale aveva già una relazione prima di arrivare alla separazione definitiva.

La malattia[modifica]

Negli ultimi mesi del 1865 si recò ancora in America per un giro di lettura delle sue opere. Il suo stato di salute peggiorava giorno dopo giorno. Alla fine gli fu diagnosticato un attacco di paralisi. Nel 1868 continuò il suo tour di letture delle sue opere in America, leggendo a Philadelphia, New York, Baltimora e Washington, e incontrò Andrew Johnson, presidente degli Stati Uniti, e nell'anno successivo aveva già ultimato 72 delle 100 letture pubbliche che aveva intenzione di fare, ma il suo medico, Francis Beard, gli consigliò vivamente di cessare le letture, pena gravissimi danni sul suo fisico. La raccomandazione del dottore sortì un buon effetto e le condizioni di Dickens migliorarono. Tuttavia, nel 1870, anno della scrittura di "Il mistero di Edwin Drood", del quale aveva però già parlato l'anno precedente al suo amico e biografo John Forster, aumentò la frequenza dei fastidi ad un piede e l'8 giugno fu colto da uno svenimento causato da un'emorragia cerebrale. Il giorno seguente muore alle ore 18.10, esattamente a cinque anni di distanza dal disastro di Staplehurst.

Sepoltura e onorificenze[modifica]

Il 14 giugno fu sepolto nell'abbazia di Westminster, nella quale il suo cadavere viene portato da un treno speciale, nell'angolo dei poeti (Poet's Corner), accanto a Henry Fielding, cui egli si "ispirò", come ad altri autori, per la creazione del romanzo sociale.

La sua vita è stata raccontata da John Forster nel libro The Life of Charles Dickens[7] (Londra, 1872-1874).

A Dickens è stato intitolato il cratere Dickens, sulla superficie di Mercurio.

Critica[modifica]

Considerato uno dei maggiori autori inglesi del suo secolo, egli è ritenuto dalla critica il "fondatore" del romanzo sociale, ovvero che tratteggia la vita dei ceti sociali economicamente svantaggiati e denuncia situazioni di sopruso e pregiudizio, per la creazione del quale "unì" due correnti narrative dell'Ottocento, ovvero quella picaresca, seguita da scrittori come Henry Fielding e Daniel Defoe, e quella più romantica e sentimentale, cui aderì, per esempio, Laurence Sterne.[8]

Opere[modifica]

Romanzi[modifica]

Racconti[modifica]

Diari di viaggio[modifica]

Giornali[modifica]

Note[modifica]

  1. Le informazioni biografiche sono tratte dalla cronologia delle vita e delle opere in Charles Dickens, La piccola Dorrit, ed. Einaudi, Torino, 2003, ISBN 978-88-06-18980-8.
  2. Dalla Cronologia della vita e delle opere in Charles Dickens, Casa desolata, ed. Einaudi, Torino, 2006, ISBN 88-06-18152-1.
  3. Dalla moglie, tra il 1837 e il 1852, avrà dieci figli.
  4. Testo del libro su Worldwideschool.org e su Gutenberg.org - Project Gutenberg.
  5. Per approfondire, vedi un pdf della rivista Dietro le mura, che specifica anche qualche questione sulla paternità del testo.
  6. Enrico Piceni, introduzione a David Copperfield, Mondadori 1965.
  7. Testo del libro: (EN) Nagoya-u.ac.jp.
  8. Vedi l'Enciclopedia Garzanti della Letteratura (aggiornata nel 2007).

Bibliografia[modifica]

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Collegamenti esterni[modifica]