Brevi cenni di analisi logica greca (superiori)

Da Wikiversità, l'apprendimento libero.
lezione
lezione
Brevi cenni di analisi logica greca (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Grammatica greca per le superiori 1
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Per poter tradurre il greco correttamente, è indispensabile avere prima di tutto una buona conoscenza dell'analisi logica in italiano. Qui di seguito verrà affrontata l'analisi logica greca, anch'essa basata sulla tipica struttura soggetto-verbo-complementi.

Soggetto[modifica]

Il soggetto della frase compie o subisce l'azione esplicitata dal verbo. Esso è espresso nel caso nominativo.

Esempio: τῆς ἑσπέρας αὔρα τὰς ἀρούρας ψύχει. ("La brezza della sera anima i campi")

Complementi[modifica]

I complementi aggiungono elementi che arricchiscono o chiarificano la frase minima.

Complemento oggetto[modifica]

Il complemento oggetto, che risponde alla domanda "chi/che cosa è l'oggetto dell'azione espressa da un verbo transitivo?", si esprime nel caso accusativo. Riprendiamo in considerazione l'esempio precedente: Ἠ τῆς ἑσπέρας αὔρα τὰς ἀρούρας ψύχει. ("La brezza della sera anima i campi")

Complemento di termine[modifica]

Il complemento di termine, che risponde alla domanda "a chi/a che cosa?", si esprime nel caso dativo.

Esempio: Ταῖς τῆς πενίας ἀπορίαις πολλάκις ἡ ἀθυμία ἔπεται. ("Lo scoraggiamento spesso si accompagna alle privazioni della povertà")

Complemento di specificazione[modifica]

Il complemento di specificazione, che risponde alla domanda "di chi/di che cosa?", si esprime nel caso genitivo.

Di nuovo l'esempio precedente: Ταῖς τῆς πενίας ἀπορίαις πολλάκις ἡ ἀθυμία ἔπεται. ("Lo scoraggiamento spesso si accompagna alle privazioni della povertà).

Complemento di argomento[modifica]

Il complemento di argomento, che risponde alla domanda " di cosa si sta parlando/scrivendo/discutendo?", si esprime con la preposizione περί o ὑπέρ seguita dal caso genitivo.

Complemento di materia[modifica]

IL complemento di materia, che risponde alla domanda "di che materiale è fatto?" si può esprimere

  • con il genitivo semplice
  • con la preposizione ἐξ seguita dal genitivo
  • con la preposizione ἀπό seguita dal genitivo
  • con l'aggettivo corrispondente al materiale in questione (ad esempio "marmo" -> "marmoreo")

Complemento di qualità o stima[modifica]

Il complemento di qualità indica una caratteristica della persona o cosa cui ci si riferisce. Esso si esprime nel caso genitivo (spesso preceduto da -περί-).

Complemento partitivo[modifica]

Il complemento partitivo indica l'insieme di cui un elemento fa parte. Si esprime nel caso genitivo.

Complemento di paragone[modifica]

IL complemento di paragone indica il secondo termine di paragone in una comparazione. Esso si può esprimere

  • con il genitivo semplice
  • con la particella comparativa seguita dal secondo termine espresso nel caso del primo termine.

Complemento d'agente o di causa efficiente[modifica]

Il complemento d'agente e il complemento di causa efficiente indicano rispettivamente la persona o l'animale/oggetto che ha compiuto l'azione espressa da un verbo passivo, rispondendo alla domanda "da chi/da che cosa?". Il Complemento d'agente può essere espresso

  • con la preposizione ὑπό o πρός) seguita dal genitivo
  • con il dativo semplice

Di causa efficiente invece solo con il dativo semplice.

Complementi di luogo[modifica]

Complemento di stato in luogo[modifica]

Il complemento di stato in luogo, rispondendo alla domanda "dove?", indica il luogo in cui si svolge un'azione. È espresso

  • con il dativo semplice
  • con la preposizione ἐν seguita dal dativo
  • con la preposizione ἐπί seguita dal genitivo
Complemento di moto a luogo[modifica]

Il complemento di moto a luogo indica il luogo verso il quale è diretta una persona, una cosa, un animale o un'azione e risponde alla domanda "verso che luogo?". Si esprime

  • con le preposizioni εἰς/ἐπί/πρός/παρά seguite dall' accusativo
  • con la preposizione ὡς seguita dall'accusativo (ma attestato raramente e solo nel caso in cui si tratti di moto verso una persona)
Complemento di moto da luogo[modifica]

Il complemento di moto da luogo indica il luogo da cui parte una cosa, una persona o un'azione, rispondendo alla domanda "da dove?". Può essere espresso

  • con la preposizione ἐξ seguita dal genitivo
  • con la preposizione ἀπό seguita dal genitivo
Complemento di moto per luogo[modifica]

Il complemento di moto per luogo indica il luogo attraverso il quale ci si sta muovendo e risponde alla domanda "attraverso che luogo?". Si esprime con la preposizione διά seguita dal genitivo.

Complementi di tempo[modifica]

Complemento di tempo determinato[modifica]

Il complemento di tempo determinato indica il momento in cui si verifica un'azione. Risponde alle domande "quando?", "in quale momento?" e può essere espresso

  • con il dativo semplice
  • con il genitivo semplice
  • con la preposizione ἐν seguita dal dativo
Complemento di tempo continuato[modifica]

Indica la durata di una certa azione e risponde alla domanda "per quanto tempo?". Si esprime

  • con l'accusativo semplice
  • con il genitivo semplice
  • con il dativo semplice
  • con la preposizione παρά seguita dall'accusativo
  • con la preposizione διά seguita dal genitivo

Complemento di origine o provenienza[modifica]

Indica l'origine o la provenienza della persona o dell'oggetto a cui ci si riferisce. A differenza del complemento di moto da luogo, non è retto da verbi di movimento, ma da verbi che indicano nascita, derivazione o provenienza. Si esprime

  • con il genitivo semplice
  • con la preposizione ἐξ seguita dal genitivo
  • con la preposizione ἀπό seguita dal genitivo

Complemento di limitazione o relazione[modifica]

Il complemento di limitazione restringe il campo dell'azione espressa dal verbo a un determinato ambito, rispondendo alle domande "in che ambito?", "limitatamente a che cosa?". Si può esprimere

  • con le preposizioni εἰς/κατά/πρός seguite dall' accusativo
  • con le preposizioni ἐπί/ἐν seguite dal dativo
  • con l'accusativo semplice
  • con il dativo semplice

Complemento di causa[modifica]

Il complemento di causa chiarisce il motivo per cui avviene un'azione e risponde alle domande " per quale motivo?", "a causa di chi/che cosa?". Può essere espresso

  • con il dativo semplice
  • con la preposizione ὑπό seguita dal genitivo
  • con la preposizione διά seguita dall'accusativo
  • con il genitivo seguito da ἕνεκα

Complemento di fine o scopo[modifica]

Il complemento di fine o scopo indica il fine o lo scopo dell'azione espressa dal verbo. Risponde alle domande "a quale fine?", "a quale scopo?", "in vista di che cosa?" e si esprime

  • con le preposizioni ἐπί/εἰς seguite dall'accusativo
  • con il genitivo seguito da ἕνεκα
  • con la preposizione ἐπί seguita dal dativo (meno frequentemente)
  • con la preposizione πρός seguita dall'accusativo (meno frequentemente)

Complemento di compagnia o di unione[modifica]

Il complemento di compagnia o di unione indica rispettivamente la persona o l'animale (compagnia), o la cosa (unione) con cui si compie un'azione o ci si trova in determinate circostanze. Risponde alle domande "con chi?", "con che cosa?" e si esprime

  • con la preposizione μετά seguita dal genitivo
  • con la preposizione σύν seguita dal dativo
  • con il dativo semplice

Complemento di mezzo[modifica]

Il complemento di mezzo indica la persona o cosa mediante la quale si compie un'azione e risponde alle domande "per mezzo di chi?", "per mezzo di cosa?". È espresso

  • con il dativo semplice
  • con la preposizione διά seguita dal genitivo
  • con la preposizione ἐξ seguita dal genitivo
  • con la preposizione ἀπό seguita dal genitivo

Complemento di modo o maniera[modifica]

Il complemento di modo o maniera indica sulla maniera nella quale si svolge un'azione, rispondendo alle domande "come?", "in che modo?"; si esprime

  • con il dativo semplice
  • con la preposizione σύν seguita dal dativo

Complemento di abbondanza e di difetto[modifica]

Il complemento di abbondanza e di difetto indica di quanto abbonda o difetta un qualcosa, risponde alla domanda "quanto abbonda?", "quanto difetta?" e si esprime con il genitivo.

Complemento di allontanamento o separazione[modifica]

Il complemento di allontanamento o separazione indica quanto si sia allontano o separato qualcosa da qualcos'altro o qualcuno da qualcun altro, risponde alla domanda "quanto si è allontanato?", "quanto è separato?" e si esprime con il genitivo.

Complemento di colpa[modifica]

Il complemento di colpa indica di chi sia la colpa di un determinato evento e risponde alla domanda "per colpa di chi o cosa?" e si esprime al genitivo.

Complemento di distanza[modifica]

Il complemento di distanza indica di quanto sia lontano qualcosa o qualcuno e risponde alla domanda "quanto è lontano?" e si esprime con l' accusativo e il genitivo del luogo da cui si computa la distanza.

Complemento di estensione nello spazio[modifica]

Il complemento di estensione nello spazio indica quanto è esteso qualcosa o qualcuno e risponde alla domanda "quanto è esteso?" e si esprime con l' accusativo accompagnato con l' accusativo di relazione.

Complemento d'età[modifica]

Il complemento d'età indica quanti anni ha una cosa o qualcuno e risponde alla domanda "quanti anni ha?" e si esprime con l' accusativo e γεγονώς, υῖα, ός.

Complemento di pena[modifica]

Il complemento di pena indica la pena per chi ha compiuto qualcosa e risponde alla domanda "con che pena?" e si esprime con l' accusativo.

Complemento di prezzo[modifica]

Il complemento di prezzo indica il prezzo di qualcosa o qualcuno e risponde alla domanda "a che prezzo?" e si esprime con il genitivo.

Complemento di vantaggio[modifica]

Il complemento di vantaggio indica il vantaggio ottenuto da qualcosa o qualcuno e risponde alla domanda "a che vantaggio?" e si esprime con ὑπέρ) e il genitivo.