Banche centrali
Le banche centrali sono istituti indipendenti che gestiscono la politica monetaria dei paesi o di aree economiche con una moneta unica agendo principalmente sull'offerta monetaria.
Di solito nascono su sollecitazioni di stati bisognosi di finanziare i propri deficit pubblici, ovvero la quota delle spese statali non coperte da imposizione fiscale, mediante l'emissione di titoli per dedicarsi successivamente all'emissione e alla gestione di moneta, anche al fine di impedire le frequenti crisi bancarie (con relative speculazioni) più probabili in sistemi economici in cui veniva riconosciuto a più banche private il diritto di emettere moneta.
Banca Centrale Europea
[modifica]La Banca centrale europea (BCE o ECB[1]) è la banca centrale incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i diciannove paesi dell'Unione europea che hanno aderito alla moneta unica e che formano la cosiddetta zona euro. A partire dal 1º gennaio 1999 essi sono: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna.[2]
Federal Reserve System
[modifica]Funzioni della Banca Centrale e politica monetaria
[modifica]Strumenti della politica monetaria
[modifica]Indipendenza
[modifica]Voci correlate
[modifica]Note
[modifica]- ↑ Dall'inglese: European Central Bank.
- ↑ Commissione Europea - Affari economici e finanziari - L'Euro, ec.europa.eu. URL consultato il 25 maggio 2009.