Arbëreshë: l'evoluzione della lingua
L' evoluzione linguistica
[modifica]La lingua arbëreshe si è conservata e di poco evoluta in cinquecento anni, mantenendo la struttura fonetica, morfosintattica e lessicale d'origine. L'aspetto interessante è che, essendosi distaccata dall'Albania e dai territori albanofoni dei Balcani durante le diaspore albanesi avvenute a partire dalla fine del 1400, essa si presenta sostanzialmente uguale e pura, con alcuni prestiti latini e greci, poiché non influenzata dalla lingua degli invasori turchi, come invece è accaduto per l'albanese parlato in Albania.
Le comunità Albanesi d'Italia si presentano come isole etno-linguistiche, nel mezzo di un ambiente linguistico romanzo diretta erede del latino, ma che mantengono tenacemente la propria lingua madre. Le parlate arbëreshe, differenti già inizialmente dai luoghi di provenienza degli esuli albanesi, nell'arco dei secoli hanno registrato piccole variazioni, rendendo unici e particolari termini che, a volte, tra loro mutano da paese a paese arbëreshë. Così le parlate arbëreshe, pur mantenendo nella loro struttura fonetica, morfosintattica e lessicale tratti comuni, registrano piccole variazioni. Recentemente ha avuto contatti diretti e continui con altre parlate. Influenzano notevolmente i vari dialetti regionali e la lingua italiana. Per tali ragioni, pur mantenendo nella loro integrità la lingua, costantemente a rischio d'estinzione, è pienamente riconosciuta come lingua di minoranza etno-linguistica dallo stato, nell'ambito delle amministrazioni locali e dalle scuole dell'obbligo. La consapevolezza della necessità di una valorizzazione e tutela della cultura albanese ha favorito la nascita di associazioni e circoli culturali, e ha dato luogo a iniziative e manifestazioni culturali; anche se tra gli aspetti fondamentali della tradizione degli Albanesi di Italia, un posto decisivo spetta alla religione cristiana di rito orientale. I recenti mutamenti politici nell'Europa balcanica hanno inoltre favorito una massiccia emigrazione albanese verso l'Italia, particolarmente in comunità arbëreshë, consolidandosi e aggregandosi negli insediamenti storici albanofone del Meridione d'Italia.