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Utente:Tostho/Sandbox/Introduzione ai sistemi operativi testuali MS-DOS (superiori)

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Tostho/Sandbox/Introduzione ai sistemi operativi testuali MS-DOS (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Sistemi e Reti - ITTS Terzo Anno
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 00%

Premessa

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All’interno del programma dell’indirizzo di informatica e telecomunicazioni degli istituti tecnici per la materia di Sistemi e Reti sono previste anche delle ore di laboratorio, in queste ore vengono affrontate nella pratica diversi applicativi, il primo che si affronta nel terzo anno è il sistema operativo ms-dos.


Introduzione

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MS-DOS, o Microsoft-Disk Operating System è un sistema operativo per personal computer di tipo solo testuale, lo possiamo definire come il padre di Microsoft Windows.
La serie di comandi testuali di cui si compone ms-dos sono stati pensati per permettere la comunicazione tra il linguaggio parlato dell’utente e il sistema binario(formati di soli “0” e “1”) su cui lavora il computer, lo possiamo quindi considerare come l’interprete tra uomo e calcolatore.
Una delle caratteristiche tipiche dell’ms-dos che lo contraddistinguono dai sistemi operativi con interfaccia grafica(windows, ubuntu, ios, ecc) è l’incapacità di essere multitasking, mentre su Linux Ubuntu ad esempio, è possibile aprire o eseguire, apparentemente più programmi alla volta(in realtà il processore può eseguire sempre solo un calcolo per volta), su ms-dos è necessario attendere il termine dell’esecuzione del programma precedente.
Tale attesa si conclude nel momento in cui il PROMPT di sistema è pronto ad accettare un nuovo comando, ciò accade quando il cursore diventa lampeggiante.

--screenshot cursore ms-dos lampeggiante--


Sintassi dei comandi testuali

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I Comandi testuali in ms-dos non sono case sentive, quindi non c’è distinzione tra maiuscole e minuscole, la loro esecuzione inizia solo dopo aver battuto il tasto Invio(altrimenti detto Enter o Return), la sintassi con cui vengono scritti utilizza la seguente struttura:

COMANDO parametri opzioni

Però non tutti i comandi hanno dei parametri; ad esempio il comando di cancellazione dello schermo CLS è senza parametri.
Allo stesso modo non tutti i comandi hanno anche delle opzioni, queste possono anche essere omesse. Lo spazio che intercorre dopo un comando, o prima dei parametri e opzioni, è necessario e obbligatorio, e prende il nome di blank.

Va quindi considerato che i comandi ms-dos danno una interpretazione che si definisce “robusta” in quanto non sono soggette ad interpretazione personale ma seguono una certa rigidità che non permette fraintendimenti.
Ad esempio, se viene inserito un comando che non esiste, tipo “zio paperone” verrà visualizzato un messaggio di errore: “zio paperone” non è riconosciuto come comando, interno o esterno, un programma eseguibile o un file batch.


I File

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L’unità elementare di informazione che il calcolatore è in grado di comprendere è il bit, per questo motivo tutti i dati vengono trasformati in sequenze ordinate di 0 e 1 che non si devono mescolare durante la memorizzazione in un disco.
Le sequenze vengono quindi raggruppate in appositi contenitori, detti File.
I file si suddividono in due categorie, i file di testo e i file binari.
I file di testo sono quelli composti che possono essere interpretati usando la codifica ASCII e possono essere letti e scritti con un qualunque editor(come Edit di DOS).
Al contrario, i file binari sono memorizzati con una codifica che è diversa a seconda del programma che ha generato il file.
I file binari quindi non possono essere ne letti, ne modificati con un normale editor in quanto questo li leggerebbe interpretandoli in codice ASCII pur non essendo tali, mostrando caratteri strani senza alcun significato apparente.

Il comando dos per visualizzare il contenuto di un file di testo è TYPE.


Le estensioni dei file

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Ad ogni file è obbligatorio associare un nome per distinguerlo dagli altri a cui si può aggiungere facoltativamente un’estensione, nel dos “puro” il nome può avere una lunghezza da 1 a 8 caratteri alfanumerici mentre l’estensione al massimo può contenere tre caratteri.

Alcune delle estensioni più comuni sono: il .txt per i file di testo, il .doc per i file del programma ms-word, .c per i file di codice in linguaggio c, .xls per i file contenenti una tabella del programma ms-exel, ecc.

I file che possono essere mandati in esecuzione, o lanciati, deve avere una di queste tre estensioni: .exe, .com o .bat; quest’ultimo contiene una sequenza di nomi di comandi da eseguire, tali file sono detti file batch.


Le directory

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Per catalogare più efficacemente tutte le informazioni, tramite le directory, si possono raggruppare i file in qualche modo correlati tra loro.
Ogni directory può essere vista come cartella, o, per l’immaginario collettivo, basti pensare ad un schedario dove i vari cassetti rappresentano le directory.

--screenshot esempio schedario directory--

Ogni directory può a sua volta contenere altre directory(subdirectory), la struttura di questa gerarchia che si viene a creare ha la forma di un albero rovesciato, il cui inizio è nella cartella root che si crea durante la formattazione(preparazione) del disco.
Tutto questo insieme costituisce il file system.

--screenshot esempio di albero di directory--

Per poter identificare un file in un filesystem non è quindi sufficiente specificare solo il suo nome e la sua estensione, bisogna anche indicare in quale directory e subdirectory si trova, tale “percorso” prende il nome di “pathname” e si compone di tutte la sequenza di cartelle in cui è contenuto.
Se la sequenza è completa, e parte dalla radice del file system, allora si parla di pathnome assoluto in quanto permette di poter leggere in ordine gerarchico tutta la struttura ad albero su cui è situtato il file che ci cerca, altrimenti è relativo perchè si riferisce solo alla directory corrente.

--screenshot confronto esempio pathname relativo e assoluto--


Le unità logiche

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Le unità logiche, o dischi, hanno ognuna un filesystem proprio, ms-dos è in grado di gestire più unita logiche e le indifica tramite una lettera(indifferente se maiuscola o minuscola) seguita dai due punti.
Nel caso in cui un disco venga partizionato in due o più pari allora ad esso vengono associati due diversi filesystem e quindi lettere.

--screenshot esempio lettera unità logica--

Le lettere che vengono associate alle unità logiche si assegnano con la convenzione: A:(è l’unità floppy),
B:(è la seconda unità floppy che si può ancor vedere se su qualche vecchia macchina),
C:(è l’unità logica del disco principale),
D:(è il secondo hard disk o in sua manca il lettore cd/dvd).
Quando si hanno più dischi, per identificare uno specifico file è necessario indicare anche in quale disco si trova il filesystem che lo contiene.

--screenshot esempio--

Per poter passare da una unità logica all’altra basta digitare dal PROMPT dei comandi la lettera a cui fa riferimento seguita dai due punti.

--screenshot esempio come raggiungere il disco C:--

La propria posizione viene quindi sempre indicata nel PROMPT dei comandi che fornisce l’informazione del filesystem utilizzato e della directory in cui si opera.


I Caratteri Jolly

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I caratteri jolly possono essere usati per indicare più file contemporaneamente, essi sostituiscono delle parti di nome o di estensione comune ad un gruppo di file.
Il carattere asterisco sostituisce una sequenza di caratteri(stringa) di qualunque lunghezza a partire dalla posizione in cui è inserito.
Invece il punto interrogativo sostituisce esattamente un carattere in corrispondenza della posizione in cui è inserito.
Nell’applicazione pratica dei caratteri jolly questi tornano molto utili quando ad esempio è necessario copiare tutti i file che iniziano con una precisa lettera(ad esempio T) e con qualunque estensione, in questo caso di utilizzerà il comando COPY indicando il carattere jolly dell’asterisco.

COPY P*.* destinazione

Se viceversa, si vogliono copiare tutti i file con un qualsiasi nome ed una estensione che termina con GO il comando sarà:

COPY *.?go destinazione