Programma di Educazione tecnica per le medie
EDUCAZIONE TECNICA e TECNOLOGIA
[modifica]Indicazioni generali
[modifica]I) Fondamenti culturali della disciplina
[modifica]Le indicazioni programmatiche dell'Educazione Tecnica comportano una breve riflessione preliminare sui fondamenti culturali della disciplina.
La tecnica è da intendersi come l'insieme dei metodi e dei mezzi utilizzati in qualsiasi processo produttivo: in essa concorrono le capacità e gli strumenti del lavoro umano.
La tecnologia è la scienza che studia i processi produttivi, i metodi ed i mezzi in essi impiegati. I prodotti del lavoro umano, soddisfacendo i bisogni specifici dell'uomo in quanto individuo ed in quanto componente della società, realizzano un ambiente adeguato alla sua vita. Anche questi prodotti e questo ambiente entrano nel campo di interesse della tecnologia intesa come riflessione sistematica sui problemi via via suggeriti dalla tecnica e sui mezzi più idonei per conseguire soluzioni riproducibili su vasta scala.
Una forma completa di cultura deve comprendere il possesso di capacità produttive tali da rendere possibile la partecipazione al lavoro e la capacità di riflettere criticamente sui problemi produttivi e di risolverli al fine di individuare fra le diverse soluzioni quella più rispondente su piano costruttivo, produttivo, economico, sociale.
L'educazione tecnica nella scuola media intende contribuire alla costruzione di questa cultura attraverso una iniziazione ai metodi della tecnica ed alla riflessione tecnologica.
Poiché punto di costante riferimento dell'educazione in generale, non può essere che l'alunno - nel nostro caso preadolescente - considerato nei caratteri propri del suo stato evolutivo e della sua individualità, l'Educazione Tecnica va intesa in vista non tanto dei risultati effettivi dell'attività, quanto dei risultati formativi in termini di sviluppo di capacità. Questo comporta per l'insegnante una conoscenza e una sensibilità non soltanto relativa alle sue discipline, ma anche per gli aspetti psicologici dell'attività operativa proposta agli alunni con l'implicito rifiuto di esercitazioni superiori alle loro possibilità reali.
Gli alunni della scuola media provengono dalla scuola elementare, senza o con limitati precedenti di educazione operativa, mentre non debbono attingere dalla scuola media abilità professionali in senso proprio. Occorre quindi per essi una Educazione tecnica commisurata negli obiettivi e nella didattica. L'educazione tecnica contribuirà alla conoscenza delle caratteristiche nelle diverse professioni offerte e richieste dalla società e dalla produzione.
II) Obiettivi
[modifica]L'educazione Tecnica si propone di valorizzare il lavoro come esercizio di operatività, unitamente all'acquisizione di conoscenze tecniche e tecnologiche. Essa concorre con le altre discipline ed attività alla educazione integrale del preadolescente: lo inizia alla comprensione delle realtà tecnologica, lo aiuta a sviluppare il proprio patrimonio di attitudini e ad acquisire specifiche conoscenze e capacità. La loro acquisizione si raggiunge considerato ogni fatto tecnico ed ogni processo produttivo non isolato, ma in relazione con altri fatti e processi, con l'uomo che se ne serve e con l'ambiente a cui è destinato.
La capacità di partecipare ad attività operative non può attuarsi nelle forme specializzate quali si presentano nelle varie professioni, ma mira essenzialmente all'attitudine ad operare intellettualmente e manualmente per un risultato intenzionale e verificabile come sintesi di un processo conoscitivo, scientifico. Nell'esercizio dell'operatività il lavoro, che non si riduce a manualità - anche se la comprende - viene assunto come elemento didattico fondamentale. Esso ha un valore formativo se si escludono comportamenti puramente esecutivi e ripetitivi, e se si favoriscano attività motivate di tipo problematico, quali scaturiscono dalle esigenze individuali e collettive dell'uomo, nel suo ambiente di vita e di lavoro.
È anche essenziale la capacità di analisi, che conduce ad individuare gli elementi e le procedure semplici presenti in processi ed oggetti complessi, consentendo una loro riutilizzazione nella attuazione di processi diversi, ma concettualmente affini.
A questa va associata la capacità di formulare ipotesi, rilevare ed elaborare dati, valutare risultati, confrontare fenomeni riconducibili ad uno stesso modello di comunicare utilizzando in modo corretto il linguaggio tecnico.
III) Indicazioni programmatiche
[modifica]Il raggiungimento di obiettivi diversi e complessi come quelli enunciati, richiede l'organizzazione di varie attività degli allievi, operative, di studio e di ricerca. Questa organizzazione è il risultato di una attività di programmazione didattica affidata alla responsabilità del singolo docente e del consiglio di classe. Non si può quindi prescrivere una lista rigida di attività e conoscenze da introdurre una ad una secondo una sequenza stabilita una volta per tutte. È invece possibile dare indicazioni su alcune attività e alcuni temi particolarmente importanti e sui principi di organizzazione dell'itinerario didattico. L'area di contenuti che si individua comprende l'acquisizione di capacità operative e metodi tecnici riutilizzabili in diverse situazioni, congiuntamente alle conoscenze inerenti al campo delle relative tecnologie.
1) Conoscenze e capacità
[modifica]Gli elementi di conoscenze e le capacità degli allievi debbono comunque riferirsi a tre diverse componenti:
a) i grandi settori della produzione (primaria, secondaria e terziaria) relativi ai bisogni fondamentali della società umana e le tecnologie in esse impiegate.
b) i metodi, gli strumenti, i procedimenti, i principi scientifici relativi ad alcune tecniche e tecnologie (anche in riferimento a possibili rischi) individuate senza pretesa di specializzazione. Si possono tenere presenti a titolo di esempio:
- impianti elettrici, elettronici e sistemi logici;
- strutture resistenti e costruzioni;
- arti grafiche, tessili, ceramiche, cinematografiche;
- mezzi di comunicazione di massa e di informazione;
- elaborazione delle informazioni (con semplici dispositivi automatici e semiautomatici);
- ecc., ecc.;
c) alcuni principi generali che riguardano l'economia, la tecnica, la tecnologia ed il loro rapporto con l'uomo e con l'ambiente come ad esempio:
- struttura delle macchine e rapporto uomo-macchina;
- la misura nei procedimenti tecnici;
- i linguaggi artificiali;
- il rapporto tecnica-ambiente e tecnica-natura;
- l'organizzazione del lavoro.
2) Itinerario didattico
[modifica]È evidente che i diversi temi ed i relativi obiettivi didattici richiederanno attività di diverso tipo, da alternare opportunamente. Allo scopo di orientare il lavoro di programmazione didattica, si può indicare un principio di organizzazione dell'itinerario didattico. Questo può essere organizzato come una successione di esperienze. Ogni esperienza propone agli allievi una situazione problematica ed operativa ben identificata, in genere di tipo sperimentale, ove occorra di laboratorio. A partire da essa si introducono i temi relativi ai principi generali della tecnologia.
Le esperienze saranno scelte tenendo conto di diversi criteri: la possibilità di realizzarle, la loro rilevanza rispetto alle conoscenze generali sul mondo della produzione e della tecnologia, il collegamento con le reali motivazioni degli allievi e la compatibilità con il loro livello di sviluppo mentale.
In ogni caso è bene impegnare gli alunni, nel corso di ciascun anno e dell'intero triennio, in una pluralità di esperienze. Peraltro ognuna di esse deve essere dimensionata in modo tale da consentire lo sviluppo di un insieme complesso di conoscenze e comportamenti.
3) Suggerimenti metodologici
[modifica]Il raggiungimento degli obiettivi caratteristici della disciplina, che mira soprattutto a sollecitare negli allievi la loro attitudine a comportamenti operativi, necessariamente richiede un metodo didattico fondato sulla diretta partecipazione di ciascun allievo alle esperienze di ricerche e di intervento, che gli insegnanti promuoveranno nelle forme più opportune, individuali o di gruppo.
Va fatto ricorso non all'ordine logico, sistematico, deduttivamente applicativo di presupposti scientifico-tecnologici alla operatività immediata ma piuttosto all'ordine psicologico che fanno emergere dalle situazioni in atto e dai problemi concreti la consapevolezza e le sistemazioni ordinate, secondo una metodologia della scoperta e della ricerca in termini di vissute esperienze. Dal fare problematicamente proposto si passa così al sapere e si giunge al lavoro e alla tecnica intesi ed attuati come momento ed espressione di cultura.
Le esperienze includeranno una gamma di procedimenti tecnici e tecnologici, fra i quali vale la pena di indicare i seguenti:
- il metodo progettuale, inteso come percorso che, partendo da un problema comporta la scelta di una soluzione e la sua analisi critica, la realizzazione pratica e la verifica, includendo un continuo processo di revisione;
- l'analisi tecnica finalizzata alla scoperta degli elementi fondamentali di tipo strutturale ed alla acquisizione delle conoscenze, preliminare ed indispensabile all'intervento tecnico;
- le prove sperimentali;
- l'analisi geografica, storica e ambientale in un opportuno rapporto con le rispettive discipline.
L'attuazione concreta di questi procedimenti implica l'attività delle quali si indicano alcuni possibili tipi:
- progettazione e costruzione di semplici impianti, strumenti e modelli in vari campi;
- montaggio, smontaggio e rilevazione delle caratteristiche strutturali, funzionali e di costo di semplici apparati o oggetti. - Confronto critico con apparati similari;
- esecuzione di prove e saggi di tipo sperimentale su materie prime e prodotti vari;
- messa a punto, collaudo ed uso di semplici apparecchiature;
- programmazione ed effettuazione di visite guidate a cantieri, industrie e servizi dei vari settori produttivi e laboratori artigiani;
- partecipazione diretta, ove possibile per gruppi di classe, ad attività socialmente utili, legate all'ambiente; esame critico dei problemi a esse connessi;
- rilevazione di terreni, di cartografie, di ambienti.
In ciascuna esperienza debbono intervenire, quando necessario, riferimenti e conoscenze scientifiche e capacità operative di base, a norma di sicurezza e di prevenzione degli infortuni, che é compito dell'insegnante programmare, anche in collaborazione con gli insegnanti delle altre discipline, durante la preparazione del lavoro didattico. Citiamo la misura di grandezze fisiche, la lettura e la realizzazione di grafici e disegni, la predisposizione di questionari e strumenti di indagine.
Questa attività di progettazione presuppone una conseguita padronanza del disegno geometrico come avvio al disegno tecnico e l'esercizio di abilità esecutive fondamentali come aspetti e compiti specifici dell'insegnamento di educazione tecnica.
Le esperienze non dovranno fondarsi su uno solo dei momenti suddetti, ma farli opportunamente interagire.