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Articolo di giornale (superiori)

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Articolo di giornale (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Grammatica italiana per le superiori 2
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Il giornalismo svolge un ruolo chiave nella cultura moderna, non solo per le tipicità caratteristiche dei suoi elaborati, che l'hanno reso una storica ed illustre tipologia letteraria, ma anche e soprattutto perché la sua missione, quella dell'informazione, contribuisce alla crescita democratica dei cittadini e all'esercizio consapevole dei diritti.

La sua destinazione è molto varia: può avere carattere nazionale o locale, sotto forma di telegiornale o radio, gratuito (free press), di attualità e costume, specialistico, ecc. e ognuno di essi si presenta come un contenitore di vari articoli disposti in base a una gerarchia e organizzazione interna.

Particolare è la prima pagina dei quotidiani dove si collocano alcuni classici "pezzi" giornalistici. Si riconoscono:

  • articolo di apertura: presenta il titolo a carattere più grande e riguarda la principale notizia del giorno;
  • articolo di fondo: oggi è più usato dell'editoriale, è generalmente collocato a sinistra dell'articolo di apertura ed è il commento della notizia dei giorno del direttore o di un altro importante giornalista;
  • articolo di spalla, taglio medio o basso: in cui sono poste le notizie di politica interna o estera o di costume e collocati a destra, centro o in basso;
  • finestre e richiami: riquadri con titoli o sunti di articoli pubblicati per esteso nelle pagine interne;
  • altri elementi: come rubriche, corsivi, vignette, fotografie, ecc.
Esempio di prima pagina.

L'articolo di giornale costituisce una tipologia testuale della prima prova scritta dell'Esame di Stato dal 1998 e da allora si è diffuso, come esercitazione, anche nella pratica scolastica. È un testo che simula i diversi "sottogeneri" presenti nella pratica giornalistica quali l'articolo di cronaca, d'opinione, culturale, specialistico, recensione, intervista, ecc.

Le tipologie testuali variano a seconda del sottogenere scelto. Ad esempio l'articolo di cronaca è prevalentemente informativo misto a narrativo e descrittivo, l'articolo d'opinione è argomentativo, gli articoli culturali e specialistici sono un misto tra informativo e argomentativo, ecc.

Chiaramente variano anche gli elementi caratterizzanti la comunicazione (emittente, destinatario, referente cioè il contenuto dell'articolo stesso).

Per quanto riguarda il linguaggio, ciò che lo caratterizza è il fatto che vada adottato il linguaggio giornalistico che, nonostante permetta la libertà e varietà di stile di ciascuno, ha delle regole che per quanto possibile vanno rispettate anche nella simulazione scolastica.

Fasi della composizione dell'articolo di giornale

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La composizione di un articolo di giornale, nonostante le sue particolarità, segue in sostanza lo schema base proprio di ogni testo di media lunghezza e si articola anch'essa in tre fasi: prescrittura, scrittura e postscrittura.

Prescrittura

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Nella fase di prescrittura l'operazione più importante è sicuramente l'operazione di raccolta dei documenti che nel giornalismo rappresenta la raccolta delle fonti per la selezione delle informazioni da sottoporre poi ai lettori. Nella simulazione scolastica questa fase è un po' complessa dato che, a differenza dei giornalismo reale dove è possibile andare sul luogo della notizia a reperire informazioni o tramite testimonianza, oppure dalla Lettura di qualche Comunicato Stampa, qui invece si dovrà far affidamento solo sulle proprie conoscenze, sui documenti messi a disposizione ("dossier" che saranno forniti, come per il saggio breve, anche durante l'Esame di Stato) oppure di Internet, se concesso. Ugualmente si potranno svolgere durante l'anno scolastico delle simulazioni di raccolta fonti nel concreto. Ad esempio:

  • se si tratterà di un argomento a cui si è preso parte direttamente si potranno reperire direttamente le informazioni e i giudizi dei testimoni;
  • se si tratterà di un avvenimento che riguarda la propria città si potrà usare come fonte un giornale locale o i commenti delle persone del luogo;
  • se si tratterà di un avvenimento nazionale o internazionale si potranno usare le agenzie di stampa o quanto è già stato scritto in altri giornali nazionali facendo anche ricerche in internet per approfondire;
  • se si tratterà di un avvenimento passato (fingendo di esservi contemporaneo o adattandolo ai tempi moderni) si potrà consultare qualche libro in biblioteca o la manualistica scolastica;
  • se si tratterà di un avvenimento inventato si potranno consultare giornali per trovare ispirazione e creare notizie plausibili.

Nella fase di prescrittura lo studente sceglie, se non gli è stato imposto dall'insegnante, il tipo di articolo; decide inoltre la collocazione editoriale e programma il lavoro in modo da rispettare i tempi e la lunghezza del testo, secondo le richieste della consegna.

Scrittura

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Durante la fase della scrittura, pur nella varietà dei tipi di articoli e nel personale stile di ciascun giornalista, ugualmente si deve rispettare la specificità della scrittura giornalistica che si ravvisa soprattutto nella struttura del testo, nelle modalità espositive e nelle soluzioni linguistiche.

Struttura del testo

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La struttura del testo di un articolo di giornale è caratterizzata da paragrafi che presentano una relativa autosufficienza gli uni rispetto agli altri. Nella "griglia" dell'articolo si trova il contenuto della notizia, che segue la tradizionale regola dei giornalismo anglosassone delle "5 W": What? ("Che cosa?"), Who? ("Chi?"), Where? ("Dove?"), When? ("Quando?") e Why? ("Perché?") a queste vanno aggiunte anche il How? ("Come?") e il Background cioè lo sfondo e/o i precedenti dell'evento.

Tra i paragrafi il più importante è sicuramente quello iniziale, detto lead (in inglese "guida") che ha l'obiettivo di guidare il lettore alla lettura dell'articolo e condensa in sé le informazioni principali, anche se oggi il lead ha anche altre funzioni e contenuti molto diversificati.

Se si vogliono soddisfare le esigenze informative del proprio lettore è possibile usare proprio il summary lead, "lead riassunto", in cui sono riassunte le risposte alle 5 W o sono proposte risposte alle questioni più importanti, disposte in ordine di importanza, senza dimenticarne alcuna. Se invece si vuole stimolare l'interesse si può usare il modello della "'piramide rovesciata" cioè anticipando nel lead i fatti più importanti che saranno poi sviluppati oppure iniziando a trattare prima un particolare di poca importanza in modo da aumentare l'interesse del lettore.

Il summary lead va evitato e vanno scelti gli altri due, se la funzione riassuntiva delle 5 W è già svolta dal titolo. Comunque, qualsiasi sia il modello di lead scelto, esso deve essere breve: la tradizione anglosassone stabiliva 40 parole ma oggi si aggira sulle 100-150 parole.

Un altro elemento importante è il titolo, che accanto (o in sostituzione) al summary lead svolge la funzione informativa di sintetizzare il contenuto dell'articolo. Ha però anche la funzione di indicare la linea ideologica di chi scrive e inoltre, viste le sempre più appariscenti caratteristiche grafiche dello stesso, svolge anche la funzione di attrazione del lettore. Bisogna saper distinguere gli elementi che costituiscono il titolo. Essi sono:

  • Sommario: è il vero e proprio titolo, che di solito consiste in una o due frasi; può essere anche più lungo o più breve, come una sola parola o un solo sintagma o frase (nominale o verbale) che ha l'intento di riassumere il contenuto dell'articolo e di attirare il lettore.
  • Occhiello: detto anche sopratitolo è più piccolo ed è posto sopra il sommario; serve ad integrare o a dare un giudizio sulla notizia.
  • Sottotitolo: è più piccolo, è posto sotto il sommario e sintetizza in una frase un'informazione o un concetto significativo dell'articolo.
  • Catenaccio: è più grande dell'occhiello e del sottotitolo e aggiunge un'ulteriore informazione (non è molto utilizzato nei giornali attuali).
Elementi di un titolo di giornale.

Per quanto riguarda la paragrafazione dell'articolo di giornale lo stesso va articolato in brevi paragrafi. Bisogna dedicare almeno un paragrafo a ognuna delle 5 W':

  • What? ("Che cosa?"): riassume l'evento fulcro della notizia;
  • Who? ("Chi?"): espone il protagonista della storia analizzando anche la descrizione fisica e psicologica e se è aiutato da qualche aiutante o opposto da qualche antagonista;
  • Where? ("Dove?"): indica il luogo in cui si svolge la notizia;
  • When? ("Quando?"): precisa il tempo in cui si svolge la notizia;
  • Why? ("Perché?"): indicano le possibili cause dell'evento.

Bisogna lasciare un paragrafo anche per il How? ("Come?"), cioè le modalità di svolgimento della notizia e per il Background, cioè lo sfondo e/o i precedenti dell'evento analizzando il contesto in cui si svolge la notizia. Va lasciato inoltre un paragrafo, se si vuole, anche per riassumere il tutto.

Bisogna cercare di far contenere un solo topic in ogni paragrafo e inoltre gli stessi vanno resi autosufficienti usando paragrafi "modulari" , cosi che chi voglia possa leggere anche solo parzialmente l'articolo e già comprenderne il contenuto. Il materiale che si ha a disposizione può essere disposto in successione logica, cronologica, di causa-effetto, oppure in base ad una gerarchia di importanza. A ogni paragrafo bisogna andare a capo lasciando un piccolo rientro così da far comprendere al lettore che inizia un nuovo paragrafo.

Si può dedicare l'ultimo paragrafo alla conclusione che "circolarmente" si riallaccia al lead, oppure la si può utilizzare per esprimere una riflessione o un giudizio sull'avvenimento.

Modalità espositive

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Le modalità espositive, pur variando a seconda delle diverse inclinazioni dei singoli giornalisti, presentano tutte delle caratteristiche più o meno comuni dovute alle tipologie testuali in cui si inseriscono.

Per gli articoli a tipologia informativa, come quelli di cronaca, si pone accento sull'avvenimento e si cerca di essere il più possibile obiettivi nell'esposizione della notizia distinguendo i fatti dalle opinioni, proprio come fa la tradizione anglosassone.

Per gli articoli a tipologia narrativa anche qui, come quelli di cronaca, si fa risaltare il racconto della notizia con gli stessi strumenti della narrazione come l'intreccio, i ritratti dei personaggi, la drammatizzazione e teatralizzazione e gli altri artifici retorici.

Per gli articoli a tipologia argomentativa tipici degli articoli culturali e le recensioni, si esprime un'argomentata valutazione critica sull'oggetto dell'articolo cercando di convincere il lettore della bontà della propria tesi.

Infine, per gli articoli a tipologia Descrittiva caratteristici di vari tipi di articoli (di cronaca, recensioni ecc.), si forniscono notizie su particolari circostanze, personaggi o spiegazioni di fenomeni e concetti implicati dall'argomento.

Indipendentemente dalla tipologia va sempre però sempre considerato il destinatario, cioè il lettore, a cui ci si rivolge tenendo conto delle sue caratteristiche socio-culturali e aspettative usando varie metodologie espositive (ricostruzioni degli eventi, rievocazioni di fatti passati, racconto dei testimoni, opinioni, commenti proprio o altrui). Se si inseriscono dichiarazioni si può usare sia il discorso diretto riportando di preciso le parole tra virgolette oppure il discorso indiretto o indiretto libero, rispettando sempre la sostanza del pensiero altrui. Bisogna sempre cercare di "sorprendere" il lettore con qualcosa di nuovo, di curioso, di inconsueto ecc... Vanno usate poi immagini concrete e va spiegato con esempi ciò che si intende. Infine non si deve mai parlare di se stessi.

Soluzioni linguistiche

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Non ci resta che analizzare il linguaggio giornalistico.

Nella sintassi esso è influenzato (ed influenza) il comune parlare della lingua italiana, sia scritto che orale. Il periodo ha una struttura essenzialmente paratattica con frasi brevi. Ci sono poche Subordinate implicite o esplicite. La coordinazione può essere sia per asindeto che per polisindeto. Bisogna far ricorso ai procedimenti enumerativi (cioè usare gli elenchi, ad esempio "Il Governo ha varato nuove riforme: sul lavoro, la giustizia, la scuola"). Va usato spesso lo stile nominale e va mantenuto costante il soggetto dell'azione se è egli il centro della notizia, ripetendolo o sostituendolo con pronomi o sinonimi. Se invece l'attenzione è sull'azione i soggetti vanno cambiati. Va usata l'apposizione, in particolare se riferita al protagonista dell'azione, e va collocata preferibilmente alla fine del periodo o addirittura staccata dal periodo precedente. vanno usate in apertura frasi connettive introdotte da "e" o "ma", quasi per continuare un discorso avviato. Va infine usata una punteggiatura fitta (virgole, due punti, lineette, parentesi, punti esclamativi e interrogativi, ecc.).

Per quanto riguarda il lessico e lo stile sono questi forse gli ambiti dove la scrittura giornalistica è più originale e con questa originalità influenza anche il linguaggio comune. Il registro linguistico varia a seconda del contesto a cui ci si rivolge. Per gli articoli consueti si usa un registro standard; per quelli a carattere cittadino e locale solitamente un registro informale; per quelli più colti e tecnici un registro formale. A questi va aggiunto il registro brillante, cioè il registro della scrittura come intrattenimento (da cui il neologismo anglosassone infotainment) e caratterizzato da notevole creatività linguistica. Le sue caratteristiche sono l'uso di termini appartenenti ai vari sottocodici, usandoli anche in altri contesti (ad esempi termini di guerra usati per una partita di calcio) o da un sottocodice al linguaggio comune. altra caratteristica è l'uso abbondante di figure retoriche come metafore, similitudini, sineddoche, metonimie e iperboli. Caratteristica è anche l'invenzione di immagini ed espressioni di forte impatto e di rapido successo, ma per lo più destinate a veloce deterioramento oppure l'abuso di immagini ed espressioni stereotipate.

Per ottenere un registro brillante si devono usare neologismi presi in prestito da altre lingue o da parole dialettali, gergali ecc. Ci si deve anche ispirare al linguaggio pubblicitario con slogan e giochi di parole. Molto utili sono anche le citazioni ad altre opere letterarie, cinematografiche ecc. Non bisogna però cadere negli stereotipi più abusati (come "Caccia all'uomo") e bisogna usare questo infotainment in modo consapevole, riflettendo anche sulle conseguenze dell'utilizzarlo con moderazione o al massimo delle sue potenzialità sul lettore.

Postscrittura

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Nella fase di postscrittura un vero articolo di giornale subisce una fase di sistemazione in un giornale con l'impaginazione, l'inserimento di immagini e di tabelle, che danno una rappresentazione visiva dell'articolo che lo rende invitate per il lettore. Tale Presentazione può essere svolta anche a scuola in determinate occasioni (come la realizzazione dei giornalino) e possono essere usati alcuni strumenti, come il computer ed internet, che facilitano tale lavoro.

Va prima di tutto progettato il lettering, cioè il carattere tipografico da dare al corpo dell'articolo e al titolo. Vanno eventualmente inserite anche fotografie (in bianco e nero o a colori), con l'intento di fornire maggiori informazioni o semplicemente di attirare il lettore; in questo caso è possibile inserire anche una serie di fotogrammi, così da creare un flusso di fotogrammi che dia un effetto televisivo. Si possono, eventualmente, inserire anche infografiche cioè schede, schemi, disegni, grafici, tabelle, diagrammi, ecc. anche colorati a corredo di uno o più articoli, in pagine tematiche, secondo modelli visivi che si ispirano alle pagine di siti internet.

I diversi tipi di articolo

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Articolo di cronaca

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L'articolo di cronaca è la forma più caratteristica del giornalismo di informazione ed è il tipico articolo che fornisce notizie di un avvenimento di attualità in modo obiettivo. A seconda dell'ambito di interesse si distingue tra articoli di interesse locale e cittadino e articoli di interesse nazionale o internazionale. In base al contenuto, invece, possono essere di cronaca politica, nera (se si parla di eventi delittuosi), rosa (se parla di eventi mondani e sentimentali), bianca (su vicende di vita civile), giudiziaria, sportiva, economica, scientifica ecc.

Secondo la tradizione anglosassone gli articoli dovrebbero essere quanto più obiettivi e ciò, oltre che "dicendo la verità" (telling the truth), anche cercando di non inserire commenti del giornalista nel testo. Questa pratica è però oggi in recesso mentre è favorito un giornalismo "militante" (del views piuttosto che del news), in cui il giornalista indica una propria visione ideologica, politica, culturale, sulla questione in notizia. L'articolo di giornale è essenzialmente un testo informativo con alcuni contenuti anche descrittivi e narrativi. Essendo la forma di articolo di giornale per eccellenza, ha le caratteristiche più tipiche della scrittura giornalistica (struttura scandita per paragrafi, linguaggio chiaro e comprensibile ma anche creativo e innovativo). Esso presenta le maggiori difficoltà nella simulazione a scuola proprio perché è legato ad un fenomeno di cronaca; ciononostante, ugualmente si può cercare di svolgerlo.

Anche qui lo svolgimento dell'articolo si può dividere in tre fasi. Nella fase di prescrittura va letta attentamente la consegna, capendo a che destinatario va rivolto, e su di esso scegliere il tipo di giornale, il tipo di cronaca e il registro linguistico da usare. Per la documentazione essa o è stata fornita dal docente in un "dossier" oppure può essere liberamente reperita da qualche fonte, che può essere anche la propria personale conoscenza. Si può arricchire l'articolo con una infografiche mentre è molto utile elaborare una scaletta, ponendo i punti in una successione verticale e numerandoli ricordando di mettere per primo il lead. Per la fase di scrittura anche questo tipo ha una struttura in paragrafi, in cui ognuno cerca di fornire la risposta a ciascuna delle "5 W". L'esposizione può privilegiare l'informazione o l'aspetto narrativo. La lunghezza è in media tra le 250 e le 500 parole, corrispondenti a 1500-3000 caratteri (compreso gli spazi) e a 25-50 righe di foglio protocollo. Per la fase di postscrittura bisogna svolgere le consuete operazioni di rilettura, correzione ecc. rifinendo lo scritto anche per quel che riguarda la rappresentazione visiva del testo (lettering, fotografie, infografiche ecc.).

Articolo d'opinione

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Gli articoli d'opinione sono articoli che, pur contenendo informazioni e riferimenti all'attualità, contengono anche l'opinione dei giornalista su una determinata questione di costume, di cronaca, culturale, ecc.

L'articolo d'opinione può avere la forma sia di un editoriale, di un articolo di fondo, di un articolo di spalla, di un corsivo, cioè una miniatura di un articolo di fondo, o di una rubrica, cioè un spazio fisso pubblicato su un giornale a intervalli regolari e affidato a un opinionista autorevole. È in prevalenza, soprattutto nella forma dell'articolo di fondo o di spalla, un testo argomentativo e si avvicina al saggio breve e al tema. Per questo motivo è usato spesso nella simulazione scolastica, ma non va confuso con gli altri due. Esso infatti rispetta le peculiarità proprie dell'articolo di giornale.

L'articolo d'opinione deve essere scelto solo se si ha davvero una opinione da esprimere, eventualmente anche "inventando" la notizia a cui agganciarsi. Va predisposta una scaletta e posta come prima voce il lead, che deve avere "effetto" e catturare l'attenzione del lettore oltre che sintetizzare la tesi. Il linguaggio deve essere comprensibile e d'uso comune, ma anche espressivo e "personalizzato". Si può anche usare, invece del tipico linguaggio paratattico giornalistico, una struttura ipotattica per strutturare il filo del ragionamento. Il paragrafo conclusivo deve sintetizzare in modo la tesi sostenuta e può eventualmente anche lasciare qualche spunto di ulteriore dibattito. Infine il titolo (anche senza occhiello e sottotitolo) deve condensare in una frase, sul tipo di uno slogan, il fulcro della propria tesi.

Articolo culturale o specialistico

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L'articolo culturale è un articolo che, basandosi su una notizia di cronaca, è volto a creare una "cultura" su un tema attinente a una certa disciplina, sia esso collegato all'industria culturale (ricerca, dibattito, convegno, spettacolo, meeting ecc.) o alle tendenze attuali di costume (dalla moda alla salute, dalla musica ai viaggi ecc.). Gli articoli culturali un tempo erano pubblicati nella "terza pagina" dei giornali. Oggi invece a essi sono dedicate delle pagine tematiche, oppure sono inseriti in degli inserti.

L'articolo specialistico è simile all'articolo culturale, ma ha un taglio tecnico maggiore ed è rivolto ad un pubblico di lettori più esperti e definiti. Essi sono pubblicati sia in quotidiani e riviste generaliste in particolari sezioni o inseriti sia e soprattutto in riviste specializzate. Gli articoli culturali e specialistici sono testi sia informativi che argomentativi perché hanno sia l'intento di far conoscere una determinata materia sia di dare su di essa un proprio punto di vista argomentato; è per questo motivo che spesso essi sono usati nelle simulazioni scolastiche al fianco dei saggi brevi e dei temi.

Per scrivere un articolo culturale o specialistico bisogna prima di tutto identificare la notizia e verificare se su di essa si hanno sufficienti conoscenze. Dopodiché bisogna decidere se seguire una taglio informativo o anche argomentativo e pertanto se si vuole solo descrivere il fenomeno o se si vuole anche dare un proprio parere su di esso. Fatto questo, va predisposta una scaletta. Nello scrivere va usato un lessico rigoroso ma comprensibile, mentre i tecnicismi devono essere dosati. Se si scrive sullo sport va usato un registro brillante. Infine va scritto il titolo (eventualmente accompagnato da occhiello e sottotitolo) con poche parole chiave, che facciano immediatamente identificare l'oggetto principale dell'articolo ed esprimano gli elementi di novità tecnica (per suscitare interesse nel Lettore che si presume esperto o comunque interessato alla questione).

Recensione

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La recensione è un particolare articolo di giornale che ha per oggetto l'annuncio di novità editoriali del mondo dello spettacolo o della cultura (libri, film, dischi, mostre, concerti, spettacoli ecc.), fornendo al lettore una descrizione e altre informazioni e indirizzandone l'apprezzamento tramite un giudizio. Le tipologie di testo sono l'informativa, la descrittiva e l'argomentativa.

La simulazione scolastica è molto diffusa anche perché somiglia molto all'analisi, al commento del testo e alla schedatura, ma esso va comunque tenuto distinto per le particolari caratteristiche che gli derivano dall'essere una Scrittura giornalistica.

Per scrivere una recensione deve essere prima di tutto scritto il "blocchetto", cioè una scheda sintetica con i dati relativi all'oggetto della recensione, e va posto in apertura o alla fine dell'articolo. Nella recensione vanno poi fornite le informazioni generali sull'oggetto della stessa, con la presentazione degli aspetti più rilevanti. Va eseguita anche un'analisi delle caratteristiche dell'oggetto recensito, poste a confronto eventualmente con altre opere del medesimo genere o autore ecc. Infine va espressa una valutazione personale finalizzata a "persuadere" il lettore.

Intervista

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L'intervista è un particolare articolo di giornale che consiste nel resoconto di un dialogo tra ii giornalista (intervistatore) e un'altra persona (intervistata). Si distinguono interviste:

  • tematiche: dove il centro dell'intervista è un tema sul quale l'intervistato fornisce la sua idea o la sua testimonianza;
  • personali: dove il centro dell'intervista è la stessa persona intervistata.

Il dialogo è guidato dall'intervistatore, che pone delle domande brevi ma focalizzate sulla tematica di suo interesse. Solitamente l'intervista è aperta da una introduzione in cui il giornalista spiega l'argomento che sarà trattato, dove si svolge l'intervista e in che contesto. Il tutto è "punteggiato" da didascalie o commenti dei giornalista.

Nelle parti dialogate è normalmente usato il discorso diretto mentre nell'introduzione e le altre parti didascaliche e di commento sono usati o la forma espositiva o il discorso indiretto.

Queste caratteristiche fanno in modo da dare al lettore la sensazione di essere "in diretta" ad assistere all'intervista e rende il tutto molto più stimolante.

Dall'intervistato logicamente ci si attende che esponga la sua opinione diversamente dall'intervistatore, che si presume essere quanto più imparziale, ma questo non significa che in alcune circostanze non possa esprimere sotto forma di assenso o dissenso la sua opinione.

L'intervista può assumere sia un carattere di testo autonomo sia essere parte di altra tipologia di articolo di giornale, fungendo in questo caso da documentazione del tema.

Chiaramente oltre all'intervista in forma stampata esiste, ed è forse anche più nota, l'intervista in forma radiotelevisiva. L'intervista può essere scelta come tipologia b per la prima prova d'esame, ma può essere usata anche nelle simulazioni scolastiche.

La sviluppo dell'intervista può essere diviso in tre fasi: preparazione, colloquio e stesura.

Nella fase di preparazione prima di tutto occorre decidere se eseguire una intervista tematica o personale. Nel primo caso va scelta una persona competente sulla tematica scelta. Nel secondo caso invece va scelto un personaggio noto che possa interessare il lettore (per una intervista di simulazione scolastica si può liberamente scegliere un politico locale, un professore, un artista, uno scrittore, un musicista, un "testimone privilegiato" ecc.). Va poi deciso il "fuoco" dell'intervista, cioè la questione centrale e su di essa va predisposta un elenco provvisorio di domande con possibili alternative (tracciando anche le risposte così da poter eventualmente preparare eventuali domande successive.

Nella fase di colloquio va mantenuto un atteggiamento educato, né troppo confidenziale, né di eccessiva soggezione nei confronti dell'intervistato. Si pongono poi le domande in modo preciso e conciso. Va presa nota delle risposte e degli atteggiamenti dell'intervistato, senza interromperlo, eventualmente usando un registratore (se l'intervistato acconsente) o prendendo appunti anche delle medesime reazioni. Va tenuta sempre presente la traccia, ma non in modo rigido: se serve ci si può anche allontanare. Diversamente, invece, se l'intervistato si allontana dal "fuoco" dell'intervista deve essere ricondotto ad esso. Va data la disponibilità all'intervistato, se lo chiede, di prendere visione dell'articolo prima della pubblicazione.

Nell'ultima fase va stesa in modo completo l'intervista trascrivendo gli appunti e le registrazioni. Va trasposta in forma diretta la parte dialogica, occasionalmente usando il discorso indiretto. Devono essere rielaborate e sintetizzate le risposte cercando di eliminare le divagazioni e le parti superflue e accorpando gli argomenti comuni, il tutto senza travisare il pensiero dell'intervistato. Bisogna cercare di mantenere sempre un linguaggio parlato, in modo tale da dare al lettore la sensazione che il tutto si sviluppi davanti a lui. Le parti dialogate vanno intervallate da parti espositive nelle quali si descrive l'ambiente dell'intervista o le reazioni dell'intervistato. Va scritta l'introduzione, dove si riportano le informazioni generali che si sono raccolte preliminarmente sul problema trattato o sul personaggio intervistato. Si possono aggiungere informazioni sull'ambiente in cui l'intervista si è svolta e descrivere fisicamente e psicologicamente l'intervistato. Dal punto di vista grafico vanno evidenziate le domande in grassetto per distinguerle dalle risposte e dal resto dell'articolo.

Oltre alle interviste reali o supposte come tali si possono, e oggi è sempre più frequente, anche svolgere "interviste impossibili" o "immaginarie" dove l'intervistato è un personaggio del passato, anche remoto, o immaginario o anche contemporanei ma non conosciuti direttamente (come letterati, giornalisti ecc.) e si finge che esso risponda alle proprie domande. Queste interviste si prestano a essere realizzate a scuola da studenti che in esse possono mettere a frutto le conoscenze acquisite in campo letterario, storico, scientifico ecc.

Esempio di articolo di giornale

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Un esempio di articolo di giornale è fornito dal sito Oilproject.org: http://www.oilproject.org/lezione/esame-di-maturita-scrivere-articolo-di-giornale-modello-7230.html

Esercitazione sull'articolo di giornale

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Un esercizio utile sull'articolo di giornale è fornito dal sito Atuttascuola.it: http://www.atuttascuola.it/d/invernizzi/morte_di_un_poeta.htm

Vedi anche

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Altri progetti

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