''Harry Potter e i Doni della Morte'' di J.K. Rowling (superiori)
Harry Potter e i Doni della Morte | |
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Titolo originale | Harry Potter and the Deathly Hallows |
Autore | J. K. Rowling |
1ª ed. originale | 2007 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | fantasy |
Lingua originale | inglese |
Protagonisti | Harry Potter, Ron Weasley, Hermione Granger |
Antagonisti | Lord Voldemort, i Mangiamorte |
Serie | Harry Potter |
Preceduto da | Harry Potter e il principe mezzosangue |
Seguito da | Harry Potter e la maledizione dell'erede |
Harry Potter e i Doni della Morte (Harry Potter and the Deathly Hallows) è il settimo romanzo della serie di Harry Potter, scritto e ideato dalla scrittrice britannica J. K. Rowling.
È uscito in lingua originale il 21 luglio 2007, mentre in Italia il 5 gennaio 2008.
La Rowling ha dichiarato di aver terminato il libro l'11 gennaio 2007, in un albergo di Edimburgo.
Il 28 marzo 2007 sono state rese pubbliche le copertine statunitensi e inglesi del libro (anche nella versione per adulti).
Il 16 luglio, pochi giorni prima dell'uscita ufficiale del libro, su internet è comparso un PDF contenente le foto di tutte le pagine del libro che si sarebbe poi rivelato l'originale, rompendo così il rigoroso embargo imposto dalla casa editrice. Si trattava della versione statunitense, in cui si potevano leggere tutte le 759 pagine del libro. Il PDF ha cominciato a circolare su canali peer-to-peer. Il giorno prima dell'uscita del libro la Scholastic, la casa editrice che stampa la serie negli Stati Uniti, ha definito tale versione "convincente", ma non aveva rilasciato commenti definitivi sull'autenticità del libro. In seguito la stessa autrice, tramite il suo avvocato, aveva ammesso che delle versioni "plausibili" del libro erano cominciate a circolare, ma aveva invitato i lettori a ignorare tali versioni e chiesto a coloro che le avevano lette di non rivelare ad altri elementi del libro. La Scholastic ha quindi affermato che una piccolissima parte delle copie pronte per la distribuzione erano state già spedite ad alcuni lettori (circa 1200 copie) e ha annunciato l'intenzione di volere intentare causa contro la DeepDiscount, che aveva cominciato la distribuzione prima del 21 luglio.
Al momento della pubblicazione il romanzo ha visto un'enorme impennata di vendite raggiungendo nelle primissime ore le 20 milioni di copie, che sono diventate 72 in pochi giorni, battendo ogni record precedentemente fissato sempre dal sesto volume della fortunatissima saga.
Il settimo libro è l'unico libro della saga a non iniziare con un imminente ritorno ad Hogwarts: non si assiste al viaggio in treno verso la scuola né alle lezioni che vi si svolgono; non vengono introdotti nuovi personaggi di rilievo, ed alcuni personaggi importanti della serie, come la professoressa Minerva McGranitt, compariranno solo al trentesimo capitolo, mentre altri faranno invece solo una fugace apparizione (come nel caso di Sibilla Cooman).
L'adattamento cinematografico è stato diviso in due film: la parte 1 è stata distribuita nel 2010, la parte 2 nel 2011.
L'Autore
[modifica]Per approfondire questo argomento, consulta la pagina Joanne Kathleen Rowling (superiori). |
Joanne Rowling (pron. [joæn roʊlɪŋ]; Yate, 31 luglio 1965[) è una scrittrice e sceneggiatrice britannica.
La sua fama è legata alla serie di romanzi di Harry Potter, che ha scritto firmandosi con lo pseudonimo J. K. Rowling (in cui "K" sta per Kathleen, nome della nonna paterna), motivo per cui la scrittrice è spesso indicata impropriamente come Joanne Kathleen Rowling. Nel 2013 pubblica la sua prima opera con lo pseudonimo di Robert Galbraith. Nel 2011 è stata inserita da Forbes nella classifica delle donne più ricche del Regno Unito.
La Trama
[modifica]Per approfondire su Wikipedia, vedi la voce Harry Potter e i Doni della Morte. |
Il romanzo comincia con una riunione di Voldemort con i Mangiamorte a Villa Malfoy, durante la quale si discute su come agire per attaccare ed eliminare Harry Potter. Voldemort si lascia persuadere da Severus Piton, che lo convince che Harry lascerà la casa dei Dursley prima del suo compleanno. Voldemort prende inoltre in prestito da Lucius Malfoy la sua bacchetta, in modo da aggirare il problema dei nuclei gemelli che impediva ai rispettivi proprietari, Harry e lo stesso Voldemort, di potersi ferire mortalmente a vicenda: le bacchette di Voldemort e Harry condividevano infatti lo stesso nucleo, due piume provenienti dalla fenice Fanny. Inoltre durante la riunione Voldemort uccide la professoressa Charity Burbage, l'insegnante di Babbanologia a Hogwarts, perché ha scritto sulla Gazzetta del Profeta che i Babbani sono dopotutto simili ai maghi e che vi si può convivere pacificamente.
Nel frattempo Harry si trova a casa dei Dursley e si sta preparando per la sua fuga. Mentre prepara i bagagli, legge sulla Gazzetta del Profeta un elogio di Albus Silente, morto alla fine del precedente libro, scritto dal suo amico d'infanzia Elphias Doge. Poi nota un altro articolo riguardante la vita di Silente, che racconta di come suo padre finì ad Azkaban a causa di molestie contro i Babbani e tante altre cose, che Rita Skeeter promette di svelare nel suo prossimo libro: Vita e menzogne di Albus Silente.
Harry convince i suoi parenti Dursley a lasciare Privet Drive per evitare di essere catturati e torturati dai Mangiamorte; prima di partire scortati da maghi dell'Ordine della Fenice, il cugino Dudley saluta Harry con un affetto mai mostrato fino ad allora, e anche la zia Petunia sembra volergli dire qualcosa, ma poi se ne va senza pronunciare parola. Poco dopo l'Ordine della Fenice arriva a Privet Drive, con un piano per scortare Harry alla Tana senza che venga intercettato da Voldemort. I membri più giovani dell'Ordine bevono una pozione Polisucco, prendendo così le sembianze di Harry, il quale inizialmente si oppone senza successo all'idea, e ognuno di loro parte con un membro adulto dell'Ordine usando manici di scopa, Thestral e la moto volante di Sirius. Harry parte con Hagrid, ma i Mangiamorte nascosti nella notte, che grazie a Piton conoscevano il piano, li attaccano appena si alzano in volo, e Harry sfugge per un soffio all'attacco di Voldemort dopo essere stato riconosciuto da un Mangiamorte a causa del suo utilizzo dell'incantesimo Expelliarmus verso Stan Picchetto, che era sotto l'effetto della maledizione Imperius.
Non tutti riescono ad arrivare sani e salvi alla Tana: Edvige, la civetta di Harry, viene colpita da un'Avada Kedavra all'inizio del viaggio, e Malocchio Moody muore per mano di Voldemort in seguito alla fuga di Mundungus Fletcher. George Weasley invece perde un orecchio a causa dell'incantesimo Sectumsempra di Piton. Lupin, dopo aver verificato che era il vero Harry, gli spiega che i Mangiamorte l'hanno riconosciuto perché ha usato l'Expelliarmus, incantesimo che ormai è diventato un "segno distintivo" di Harry, e lo invita a non usarlo più.
Il giovane mago ha poi una visione della furia di Voldemort dopo la sua ennesima fuga: infatti la sua bacchetta aveva reagito con la bacchetta che Voldemort aveva preso in prestito da Lucius Malfoy, spezzandola, e Voldemort chiede a Olivander, da lui rapito, il motivo di ciò, ma l'anziano fabbricante di bacchette gli dice sinceramente che non ha idea di cosa possa essere accaduto.
Il giorno del diciassettesimo compleanno di Harry, Ginny lo porta in camera sua e, per l'ultima volta, lo bacia. Harry risponde al bacio, facendole capire che i suoi sentimenti non erano mai cambiati. A sorpresa, durante il pranzo, il Ministro della Magia Rufus Scrimgeour arriva alla casa dei Weasley per consegnare a Harry, Ron e Hermione degli oggetti lasciatigli da Silente nel suo testamento: Ron riceve il Deluminatore (noto anche come Spegnino), strumento che ha il potere di risucchiare la luce, inventato dallo stesso Silente; Hermione Le fiabe di Beda il Bardo, un libro di fiabe per bambini maghi; Harry, invece, il primo Boccino d'Oro da lui catturato (quello che aveva quasi inghiottito) e la spada di Godric Grifondoro, che però Scrimgeour non può consegnargli in quanto importante manufatto storico. I tre cercano di scoprire a cosa servano gli oggetti lasciatigli, ma non vi riescono e sono costretti a interrompere le loro ricerche per i preparativi del matrimonio di Fleur Delacour e Bill Weasley. Harry usa la pozione Polisucco assumendo le sembianze di un giovane Babbano con i capelli rossi del paese vicino e venendo presentato come un cugino Weasley per non essere riconosciuto durante il matrimonio, come parte della sua protezione contro i Mangiamorte. Prima del matrimonio, Harry incontra per la prima volta Xenophilius Lovegood, padre di Luna Lovegood, e nota lo strano simbolo che porta al collo, che poi verrà indicato da Viktor Krum, anch'egli invitato alla festa, come il simbolo del mago oscuro Gellert Grindelwald. Durante il ricevimento, Harry assiste a una disputa sul passato di Silente tra zia Muriel, parente dei Weasley, ed Elphias Doge, poiché il già citato libro di Rita Skeeter ha gettato molte ombre su Silente e sulla sua famiglia e Muriel crede a ciò che Rita Skeeter scrive nel suo libro, mentre Doge sostiene di aver ragione in quanto ha conosciuto Silente di persona. Proprio nel corso del matrimonio, Voldemort prende possesso del Ministero della Magia uccidendo Scrimgeour, e solo grazie ad un tempestivo avvertimento di Kingsley Shacklebolt i partecipanti evitano un attacco dei Mangiamorte finalizzato alla cattura di Harry. Harry, Ron e Hermione si smaterializzano e arrivano prima in un bar Babbano, dove vengono attaccati da due Mangiamorte travestiti da operai, Rowle e Dolohov, e poi fuggono al vecchio quartier generale dell'Ordine della Fenice, il numero 12 di Grimmauld Place, dove si nascondono.
Alla Ricerca degli Horcrux
[modifica]A Grimmauld Place i tre scoprono che il misterioso R.A.B. era Regulus Arcturus Black, fratello di Sirius, l'autore dello scambio dell'Horcrux del medaglione di Serpeverde; l'elfo domestico Kreacher racconta loro che Voldemort l'aveva portato con sé nella caverna dove era custodito l'Horcrux e che poi lui e Regulus Black erano ritornati in quella caverna, che Regulus aveva scambiato i medaglioni, aveva ordinato a Kreacher di distruggere il medaglione originale e poi era morto ucciso dagli Inferi che popolavano il grande lago nero della cavità sotterranea (Voldemort sottovalutò le capacità magiche degli elfi domestici, non considerando che le sue protezioni su di essi non avevano effetto, infatti Kreacher riuscì a smaterializzarsi). Kreacher ovviamente non è mai riuscito a distruggere il medaglione, e lo ha conservato per tutti questi anni, e dice ai tre ragazzi che lo ha recentemente rubato Mundungus Fletcher per rivenderlo. Harry manda Kreacher - del quale è riuscito a conquistarsi la fedeltà, trattandolo più gentilmente di quanto aveva fatto Sirius - a trovarlo, e tre giorni dopo l'elfo ritorna con Fletcher, il quale racconta di averlo venduto a Dolores Umbridge. Il trio organizza allora un piano per entrare al Ministero della Magia ed impossessarsi del medaglione.
Il giorno prima del tentativo di incursione al Ministero, Harry ha una visione in cui Voldemort, alla ricerca del fabbricante di bacchette Gregorovich in Germania, uccide una donna tedesca e i suoi due figli dopo averle chiesto invano informazioni sull'uomo. Poi, dopo un mese di appostamenti al Ministero della Magia, il 2 settembre i tre amici tentano di infiltrarsi e di recuperare l'Horcrux, attaccando tre maghi dipendenti del Ministero e usando la Pozione Polisucco per prendere le loro sembianze. Scoprono così che il Ministero della Magia è molto cambiato: siccome le più recenti ricerche condotte dall'Ufficio Misteri hanno dimostrato che i poteri magici possono essere trasmessi solo per via riproduttiva, i maghi e streghe nati in famiglie Babbane sono perseguitati apertamente in quanto accusati di aver rubato la magia, e il Ministero stesso cerca di dimostrare la superiorità dei maghi purosangue sui nati Babbani. Harry, Ron e Hermione riescono a rubare l'Horcrux a Dolores Umbridge, mettendola al tappeto, e prendono anche l'occhio magico di Moody, che la strega usava per spiare al di fuori del suo ufficio. Inoltre liberano svariati maghi e streghe nati Babbani, dicendo loro di fuggire all'estero. Tuttavia il loro nascondiglio viene scoperto dal Mangiamorte Yaxley, ora capo del Dipartimento per l'Applicazione della Legge sulla Magia, che li stava inseguendo, ed essi sono costretti a nascondersi nelle campagne, non restando mai più di una nottata nello stesso posto e portando a turno il medaglione con l'Horcrux, che, quando viene portato addosso, ha una notevole influenza negativa sul carattere della persona e rende più difficile praticare magie. Il giorno dopo essersi materializzati dall'assalto al Ministero, Harry ha una nuova visione in cui vede Voldemort torturare Gregorovich e scoprire da questi, tramite un ricordo del fabbricante di bacchette, che la cosa che stava cercando era stata rubata molto tempo addietro da un giovane di bell'aspetto. Furioso per ciò che ha visto, Voldemort uccide Gregorovich, il che lascia Harry ancora più turbato di prima.
Dopo alcuni mesi di spostamenti tra le campagne, i tre sentono una conversazione tra alcuni personaggi, che scoprono essere altri fuggiaschi da loro conosciuti: Dean Thomas e il folletto Unci-Unci, che rivela che la spada di Grifondoro in possesso di Piton, recentemente diventato preside di Hogwarts, è un falso, e che questi ha fatto nascondere quella vera, dietro ordine di Voldemort, in una camera di sicurezza alla banca Gringott, poiché tre studenti, Ginny Weasley, Neville Paciock e Luna Lovegood, avevano tentato di rubarla, venendo duramente puniti. Sentendo questo Harry è rincuorato, e dal ritratto di Phineas Nigellus (che Hermione aveva preso da Grimmauld Place e che ora usa per avere notizie da Hogwarts) scopre che l'ultimo ad usare la spada originale era stato Silente, per distruggere un altro Horcrux, l'anello di Gaunt. Ron è però contrariato dalla scoperta, sentendola come un'ulteriore difficoltà, e, reso più furioso dal medaglione che portava al collo e dal fatto che nelle settimane precedenti ha spesso dovuto patire la fame a causa della loro situazione, ha un litigio con Harry e se ne va, lasciando Harry e Hermione soli. I due sono molto rattristati, ma decidono comunque di recarsi a Godric's Hollow, nella speranza che Silente abbia lasciato lì la spada originale.
Arrivati a Godric's Hollow la vigilia di Natale, i due ragazzi visitano il cimitero, dove sono seppellite le famiglie di Harry e di Silente: lì notano inoltre la tomba di un certo Ignotus Peverell, che riporta inciso un simbolo visto sia nel libro Le fiabe di Beda il Bardo ricevuto da Hermione, sia sotto forma di pendaglio al collo di Xenophilius Lovegood al matrimonio di Bill e Fleur, cioè il simbolo che era stato loro descritto come quello usato anche da Grindelwald, il mago oscuro sconfitto da Silente. Girando per Godric's Hollow, vedono le rovine della casa dei genitori di Harry, mantenuta magicamente nello stesso stato della sera della caduta di Voldemort. Sulla staccionata è appeso anche un cartello con un monito e con incise dediche incoraggianti a Harry. Incontrano poi una donna molto anziana, Bathilda Bath, vecchia amica di Silente e autrice di Storia della Magia. Credendo che sia in possesso della spada, i due la seguono fino a casa, dove trovano una foto del mago oscuro Grindelwald, un tempo migliore amico di Silente e parente della strega: era lui il ladro visto nella visione di Gregorovich. Si tratta però di una trappola; la vecchia signora è in realtà un travestimento sotto il quale si nasconde Nagini, il serpente di Voldemort, e Harry ed Hermione sfuggono per un pelo a Voldemort. Durante la fuga, per il troppo dolore inferto dalla cicatrice, Harry cade in uno stato di trance in cui ha una visione della notte in cui i suoi genitori morirono, per poi risvegliarsi molte ore dopo scoprendo che, durante la lotta con Nagini, Hermione ha spezzato accidentalmente la bacchetta di Harry.
Il giorno dopo Harry e Hermione leggono l'ultimo libro di Rita Skeeter, preso "in prestito" dalla casa di Bathilda Bath, Vita e Menzogne di Albus Silente, ed Harry è corroso dal dubbio che Silente lo abbia abbandonato al suo destino.
Dopo altri giorni di fuga, un Patronus in forma di cerva appare improvvisamente vicino alla tenda di Harry ed Hermione; seguendolo, Harry trova la spada di Grifondoro, sul fondo di un laghetto ghiacciato. Tuffatosi per prenderla, Harry viene quasi strangolato dalla catena del medaglione Horcrux che porta al collo, ma viene salvato da Ron, che, sopraggiunto nel frattempo, recupera anche la spada, dopo essere ritornato dai suoi amici grazie a un potere ignoto del Deluminatore, che gli ha permesso di Materializzarsi nel posto dove loro si trovavano in quanto loro hanno pronunciato il suo nome. Quindi Ron distrugge l'Horcrux, colpendolo con la spada, nonostante il tentativo del pezzo di anima di Voldemort presente nel medaglione di dissuaderlo a compiere tale gesto, e lui ed Harry fanno ritorno alla tenda, al settimo cielo per essersi ritrovati, per aver trovato la spada di Grifondoro e per essersi finalmente liberati dell'Horcrux.
I Doni della Morte
[modifica]Hermione ha difficoltà a perdonare Ron per il suo allontanamento, ciò nonostante i tre pianificano la prossima mossa: parlare con Xenophilius Lovegood, padre di Luna, e chiedergli notizie sul marchio di Grindelwald. Giunti in casa Lovegood, Xenophilius racconta loro una vecchia storia, presente anche nel libro Le fiabe di Beda il Bardo di Hermione, su tre fratelli che avrebbero ingannato la Morte, da cui ognuno di loro aveva poi ricevuto un premio, i tre Doni della Morte: una bacchetta invincibile (chiamata Bacchetta di Sambuco), una pietra in grado di riportare indietro i morti (la Pietra della Resurrezione, che si scoprirà essere la pietra incastonata nell'anello di Orvoloson Gaunt, nonno di Voldemort), e un Mantello dell'invisibilità che non si consuma con gli anni. Harry, intrigato, è convinto che il suo sia il Mantello dell'Invisibilità della storia, ma dopo poco i tre ragazzi si accorgono che Luna, che a detta di suo padre sarebbe al ruscello a pescare, non è in casa, e che il signor Lovegood li ha traditi, chiamando dei Mangiamorte dal Ministero: infatti sua figlia Luna era stata imprigionata ed egli credeva che consegnando loro Harry Potter avrebbe potuto riaverla indietro. Harry, Ron e Hermione sfuggono ancora una volta alla cattura e Harry si convince che solo trovando tutti i Doni della Morte potrà sconfiggere Voldemort.
Qualche settimana dopo il trio non ha ancora trovato né altri Horcrux né i Doni della Morte. Una sera riescono ad ascoltare una trasmissione radiofonica clandestina (Radio Potter, nell'originale inglese Potterwatch), in cui Lee Jordan, Remus Lupin, Kingsley Shacklebolt e Fred Weasley, sotto falso nome, conducono l'unico programma che dà notizie vere sulla reale situazione nel mondo magico, ma, durante l'ascolto, Harry pronuncia inavvertitamente il nome di Voldemort, che era stato stregato in modo da rintracciare all'istante chiunque lo avesse pronunciato; così Harry, Ron e Hermione vengono catturati da Fenrir Greyback e condotti alla villa di Lucius Malfoy. Qui Hermione viene torturata e interrogata da Bellatrix Lestrange per scoprire come avesse fatto a trovare la spada di Grifondoro, che crede nascosta nella sua camera di sicurezza alla Gringott, dove in realtà si trova la copia falsa. Harry e Ron invece vengono imprigionati nei sotterranei, dove trovano Dean Thomas, il folletto Unci-Unci (colui che sette anni prima aveva mostrato a Harry, per la prima volta, la sua camera blindata alla Gringott), Olivander e Luna Lovegood.
Harry, disperato, invoca aiuto allo specchio di Sirius che porta sempre con sé; incredibilmente vi vede un penetrante occhio azzurro (che gli sembra quello di Silente) e subito dopo appare Dobby, ex elfo domestico di casa Malfoy, che lo libera, e porta al sicuro Dean, Luna ed Olivander. Tuttavia, il rumore attira Lucius Malfoy, che manda Codaliscia a controllare. Harry e Ron riescono a disarmarlo, e Codaliscia tenta di strangolare Harry. Quando questi gli ricorda di avergli salvato la vita, Minus si ferma, mosso dalla compassione, ma viene strangolato dalla sua stessa mano d'argento, creata da Voldemort, che lo punisce per quel piccolo istante di amore e pietà. Ron e Harry, incapaci di aiutarlo, corrono di sopra per salvare Hermione con l'aiuto di Dobby. Riescono nuovamente a scappare prima che arrivi Voldemort, rubando le bacchette di Draco e Bellatrix, e salvando anche Unci-Unci, anche lui interrogato dalla Lestrange. Purtroppo l'elfo domestico viene colpito con un pugnale da Bellatrix e muore poco dopo la fuga.
Rifugiatosi con gli altri a villa Conchiglia, la nuova casa di Bill e Fleur, dopo aver seppellito Dobby scavando volutamente la fossa senza usare la magia, Harry interroga Olivander e scopre che è possibile ottenere l'obbedienza da parte di una bacchetta disarmando o uccidendo il precedente proprietario. Harry capisce così che ha ottenuto il potere della bacchetta di Draco, perché a Villa Malfoy lo ha disarmato. Ottiene, inoltre, delle notizie sulla Bacchetta di Sambuco e decide di non provare a impedire a Voldemort di prenderla dalla tomba del suo terz'ultimo possessore, Silente. Harry vede questa scena nella sua mente, grazie alla connessione che c'è fra la sua mente e quella di Voldemort, come aveva visto nella sua mente tempo prima la scena dell'uccisione del fabbricante di bacchette Gregorovich e, nel sotterraneo di Villa Malfoy, Voldemort uccidere Grindelwald, e poi recarsi a Hogwarts per prendere la bacchetta dalla tomba di Silente.
Ad Unci-Unci, invece, chiede ausilio per poter entrare alla Gringott, dove crede sia custodito un altro Horcrux; in cambio il folletto chiede di avere la spada di Godric Grifondoro, ed Harry acconsente (stando ben attento, però, a non specificare quando gliela consegnerà). Quindi, i tre si recano alla Gringott insieme al folletto, nel tentativo di entrare nella camera di sicurezza dei Lestrange; Hermione prende le sembianze di Bellatrix grazie alla pozione Polisucco, Ron si camuffa, Harry ed Unci-Unci si nascondono sotto il Mantello dell'Invisibilità. Riescono ad entrare facendo guidare il vagone al folletto Bongi (sul quale Harry scaglia la maledizione Imperius), oltrepassando tutti gli ostacoli e recuperano l'Horcrux, la coppa di Tassorosso (non è un'impresa semplice, in quanto tutto ciò che c'è nella camera blindata, se viene toccato, si moltiplica in decine di copie roventi) ma Unci-Unci li tradisce e scappa con la spada. Harry, Ron ed Hermione sfuggono alla cattura liberando un drago che custodiva le camere di sicurezza e volando via in groppa ad esso, ma a questo punto Voldemort capisce che i tre stanno cercando i suoi Horcrux.
Harry ha un'altra visione poco dopo la fuga: Voldemort, furioso per la scomparsa dei suoi Horcrux, elenca i luoghi dove li ha nascosti, temendo per essi, e in questo modo Harry viene a sapere che l'ultimo Horcrux, di cui non conosceva la collocazione, si trova a Hogwarts, e capisce che deve trovarlo e distruggerlo subito, prima che Voldemort possa spostarlo.
La Battaglia di Hogwarts
[modifica]Harry, Ron e Hermione si recano subito a Hogsmeade sotto il Mantello dell'Invisibilità, ma vengono intercettati dai Mangiamorte di guardia (sul villaggio è attivo l'Incanto Gnaulante), che per trovarli decidono di chiamare i Dissennatori. Per scacciarli Harry evoca il suo Patronus, espediente che si rivela essere controproducente in quanto grazie ad esso i Mangiamorte li localizzano. Riesce a salvarli solo l'intervento di Aberforth Silente, fratello di Albus, che inganna i seguaci di Voldemort riuscendo a far passare il Patronus di Harry (un cervo) per il proprio (una capra). Aberforth, barista del pub "La Testa di Porco", spiega loro la verità sul passato di Albus e sulla loro famiglia, dopo le tante dispute che il libro di Rita Skeeter aveva suscitato e dopo le scoperte fatte su Silente e la sua amicizia giovanile con Gellert Grindelwald. Poi apre un passaggio segreto verso Hogwarts, da dove sbuca fuori Neville Paciock, ora diventato capo dell'Esercito di Silente assieme a Luna Lovegood e Ginny Weasley, che li saluta e li conduce nella Stanza delle Necessità, divenuta il centro focale della resistenza a Piton e ai Mangiamorte, che hanno preso il controllo di Hogwarts.
Convinto che l'ultimo Horcrux sia il diadema perduto di Corvonero, Harry entra nella sala comune dei Corvonero, dove trova ad aspettarlo la Mangiamorte Alecto Carrow, ora insegnante di Babbanologia della scuola. Harry stende sia lei che suo fratello Amycus (che viene torturato proprio da Harry) e rivela alla professoressa McGranitt che Hogwarts sta per essere attaccata da Voldemort.
I professori McGranitt, Vitious e Sprite attaccano Piton, il quale decide di fuggire. Intanto i direttori delle quattro case (McGranitt per Grifondoro, Vitious per Corvonero, Sprite per Tassorosso e Lumacorno per Serpeverde) prendono misure per la difesa della scuola e per l'evacuazione degli studenti non maggiorenni (quelli che non hanno compiuto i 17 anni di età) o che non vogliono restare a lottare. Nel frattempo Ron ed Hermione si recano nella Camera dei Segreti (riuscendo ad entrare grazie a Ron, che ricorda e riesce a pronunciare la parola in Serpentese che si deve pronunciare per aprire l'ingresso) per recuperare le zanne del Basilisco sconfitto da Harry al secondo anno, poiché il veleno del Basilisco rimane attivo molto a lungo dopo la morte della creatura e può distruggere gli Horcrux, e distruggono così anche l'Horcrux contenuto nella coppa di Tassorosso.
Quindi i tre si recano insieme nella Stanza delle Necessità, dove si trova il penultimo Horcrux, il diadema di Priscilla Corvonero, e alla preoccupazione di Ron che si rende conto che nessuno ha pensato ad evacuare gli elfi domestici, Hermione risponde con un bacio appassionato, corrisposto dall'amico. Tuttavia, i tre vengono attaccati da Draco, Tiger e Goyle. Tiger scaglia una maledizione evocando delle fiamme che inseguono il nemico (l'Ardemonio, fuoco maledetto), mettendo in pericolo anche Malfoy e Goyle; Harry riesce però a recuperare l'Horcrux e salvare Malfoy e Goyle, mentre Tiger, non padroneggiando adeguatamente la maledizione, non riesce a scappare e muore cadendo nelle fiamme. Le fiamme hanno distrutto anche l'Horcrux, così Harry, Ron e Hermione si recano nei piani bassi del castello, dove infuria la battaglia tra Mangiamorte e difensori della scuola, tra cui c'è anche Percy Weasley, dimessosi da assistente del Ministro e di nuovo riunitosi con la sua famiglia e i suoi amici.
Hagrid viene catturato dalle Acromantule e portato come prigioniero dai Mangiamorte; George Weasley e Lee Jordan sconfiggono il Mangiamorte Yaxley; Fred Weasley muore per mano di Rookwood, mentre ride ad una battuta di Percy. Anche Tonks e Lupin vengono uccisi. Harry, Hermione e Ron devono distruggere l'ultimo Horcrux, Nagini, che Voldemort ormai porta sempre con sé, per cui si recano alla Stamberga Strillante, dove Harry aveva visto Voldemort in una visione.
Qui Voldemort ordina a Nagini di uccidere Piton, poiché ritiene di ottenere, in questo modo, il pieno funzionamento della Bacchetta di Sambuco (dato che per possedere veramente una bacchetta non propria occorre sconfiggerne l'ultimo proprietario, e Silente era stato ucciso a sua volta da Piton, rendendolo, agli occhi di Voldemort, il nuovo padrone della bacchetta); quindi Voldemort abbandona la Stamberga.
Prima di morire, Piton consegna a Harry i suoi ricordi. Esaminandoli con il Pensatoio, Harry scopre come Piton fosse sempre stato dalla parte di Silente, poiché aveva amato, fin da bambino, Lily Evans, madre di Harry. Anche l'assassinio di Silente è stato un ordine di quest'ultimo, la cui vita era comunque al termine poiché si era incautamente fatto colpire dalla maledizione che proteggeva l'Horcrux contenuto nell'anello dei Gaunt, prima di distruggerlo. Harry scopre anche che Voldemort aveva inavvertitamente creato un settimo Horcrux: la sua anima era infatti tanto lacerata che quando aveva tentato di uccidere Harry se ne era staccato un altro pezzo, che si era inserito nel corpo dell'essere vivente più vicino, ovvero Harry stesso (attivando la connessione fra le due menti e conferendogli varie abilità proprie di Voldemort, come il saper parlare in Serpentese). L'unico modo per distruggere questo Horcrux è che Harry venga colpito a morte, e Silente aveva detto a Piton che era essenziale che questo avvenisse per mano di Voldemort. Harry quindi avverte Neville Paciock della necessità di uccidere Nagini, poiché lui non potrà farlo, e si avvia verso la Foresta Proibita. Durante il cammino si ricorda del boccino lasciatogli in eredità da Silente, sul quale per un attimo era apparsa incisa la scritta "mi apro alla chiusura", e se lo mette in bocca dicendo "sto per morire". Il boccino si apre e rivela al suo interno il terzo ed ultimo Dono della Morte, la Pietra della Resurrezione. Harry la usa e fa comparire così sua madre, suo padre, il suo padrino Sirius Black e Lupin, che lo aiutano a superare i Dissennatori e gli infondono il coraggio necessario per ciò che deve fare. Quindi Harry lascia cadere la pietra, che verrà così perduta, e si consegna a Voldemort, che gli scaglia la maledizione Avada Kedavra per ucciderlo.
Harry si risveglia in un luogo dove il tempo scorre in modo strano, che a poco a poco si rivela essere la stazione di King's Cross deserta, dove incontra Albus Silente. Questi spiega a Harry tutte quelle cose che sulla Terra non gli aveva mai potuto o voluto svelare, tra le quali che Harry non può essere ucciso da Voldemort, poiché il Signore Oscuro ha usato il sangue di Harry per ricreare il proprio corpo e la protezione di Lily lega entrambi (per questo era necessario che fosse proprio Voldemort a colpirlo con l'Avada Kedavra, e se Harry fosse stato colpito dall'Anatema che Uccide da un altro mago sarebbe morto del tutto). Il vecchio Preside tenta di spiegargli anche perché la bacchetta di Lucius Malfoy non aveva funzionato la notte che aveva lasciato Privet Drive: essendo legati dal frammento di anima di Voldemort all'interno di Harry e dalla protezione di Lily che scorreva nel sangue di entrambi, la bacchetta di agrifoglio aveva assorbito parte dei poteri magici di Voldemort la notte della sua resurrezione nel cimitero di Little Hangleton, e che durante l'inseguimento ella aveva riconosciuto in Voldemort insieme un assassino ed un fratello, rigurgitandogli contro parte del potere che aveva assorbito. Silente continua poi dicendo che aveva "indovinato" che Harry avrebbe voluto lasciarsi volontariamente uccidere, in modo che l'incantesimo di Voldemort distruggesse definitivamente solo la parte dell'anima di Voldemort che Harry aveva dentro di sé. Harry viene anche a sapere che, in gioventù, Silente stesso aveva cercato i Doni della Morte insieme a Grindelwald, allo scopo di soggiogare i Babbani "Per il Bene Superiore". Durante un litigio con Aberforth, che gli rimproverava di trascurare la sorella malata Ariana (era stata attaccata ancora bambina da tre ragazzi Babbani, su cui Percival Silente, il padre di Albus Silente, si era vendicato, finendo per questo ad Azkaban), Grindelwald aveva rivelato la sua natura malvagia e c'era stata una lotta tra Albus, Aberforth e Grindelwald, in cui Ariana era morta colpita da un incantesimo scagliato da uno dei tre (non fu mai chiaro con precisione chi). Infine, Silente confessa ad Harry di aver capito da queste disavventure di non essere degno di possedere i Doni, che gli era stato concesso di poter utilizzare correttamente soltanto la Bacchetta di Sambuco, in quanto Silente l'ha usata non per proprio tornaconto ma per proteggere gli altri dall'immane potenza di quel Dono, mentre la Pietra della Resurrezione l'avrebbe usata per richiamare i propri cari dal proprio riposo invece che consentire il sacrificio di se stesso, come aveva fatto Harry, e che il Mantello dell'Invisibilità non avrebbe potuto funzionare per lui come per Harry, che ne era il degno erede in quanto lontano discendente del terzo fratello, Ignotus Peverell. Silente aveva infatti riconosciuto la Pietra incastonata nell'anello di Orvoloson Gaunt, e reso folle dal proprio desiderio di rivedere i genitori e la sorella, allo scopo di dirgli quanto era dispiaciuto per le loro morti, tentò di usare il secondo Dono, noncurante della maledizione mortale che Voldemort le aveva impresso per proteggere l'Horcrux e che, di fatto, segnò la sua condanna a morte. Silente considera Harry il prescelto per riunire finalmente i tre oggetti, perché il vero Padrone della Morte accetta di dover morire e sa che ci sono cose nel mondo dei vivi ben peggiori della morte. Il dialogo termina con Harry che chiede a Silente se questa scena sia reale o si stia svolgendo nella sua testa e Silente risponde che ovviamente si sta svolgendo nella sua testa, ma ciò non vuol dire che non sia reale. Harry ha comunque la possibilità di scegliere se andare avanti come il Preside o tornare indietro per cercare di fermare Voldemort, cosa che decide di fare, a malincuore, ma senza esitazione.
In questo lasso di tempo Harry, sulla Terra, appare morto, e si risveglia mentre Voldemort chiede a Narcissa Malfoy di verificare il suo decesso, e lei, pur accorgendosi che è vivo, non lo rivela in cambio di aiuto per trovare suo figlio Draco. Nella foresta, su ordine di Voldemort, Hagrid prende il presunto cadavere di Harry e lo porta indietro ad Hogwarts, fra la disperazione di coloro che sono lì. Coraggiosamente, Neville affronta Voldemort, rifiutando l'offerta di diventare un Mangiamorte e unirsi a lui. Così Voldemort tortura Neville paralizzandolo, e facendogli indossare il Cappello Parlante a cui aveva dato fuoco. In quell'istante, i Centauri della Foresta Proibita (che poco prima Hagrid aveva insultato per non aver aiutato i difensori di Hogwarts) attaccano. Nella confusione che segue, Harry si copre con il Mantello dell'Invisibilità, e Neville riesce a liberarsi dal cappello e a uccidere Nagini, decapitandola con la spada di Godric Grifondoro, che estrae dal Cappello Parlante proprio come aveva fatto Harry contro il Basilisco nella Camera dei Segreti.
La battaglia ricomincia, ma stavolta i difensori di Hogwarts, grazie all'aiuto dei giganti, degli elfi domestici, guidati da Kreacher per vendicare Regulus Arcturus Black (il famoso R.A.B. del sesto libro), dei centauri e degli Ippogrifi, guidati da Fierobecco, sono in superiorità numerica. Voldemort stesso partecipa alla battaglia, combattendo contro Kingsley Shacklebolt, la professoressa McGranitt e il professor Lumacorno, tuttavia non riesce a uccidere nessuno: infatti, proprio come sua madre era morta per salvare la sua vita, anche Harry era andato incontro alla morte per salvare i suoi amici e le persone che lottavano contro il Signore Oscuro. Dopo aver mancato per pochi centimetri Ginny con un Anatema che Uccide, Bellatrix Lestrange viene uccisa in duello da Molly Weasley; di fronte ad una madre straziata dal dolore per la perdita di uno dei suoi figli, la più fedele tra i Mangiamorte nulla ha potuto, ed Harry si libera del Mantello dell'Invisibilità per salvarla dalla vendetta di Voldemort. Alla vista di Harry in piedi, ancora vivo, l'intera folla di maghi ammutolisce, facendo piombare tutti i rumori nel più totale silenzio. Harry si trova infine faccia a faccia contro Voldemort, ormai rimasto solo e circondato dai nemici, Harry sembra tuttavia in difficoltà, poiché il Signore Oscuro ha la Bacchetta di Sambuco, che non può essere sconfitta. Tuttavia, Harry ha capito che il vero padrone della Bacchetta di Sambuco non era Piton, ma Draco Malfoy, poiché era stato lui a disarmare Silente, e Piton aveva ucciso l'anziano mago senza più la bacchetta, rinvenuta poi nel prato sottostante e seppellita col corpo. Harry, avendo disarmato Draco (anche se non della Bacchetta di Sambuco, ma solo della sua bacchetta) durante la lotta a Villa Malfoy, ne è quindi il reale padrone. Harry spiega tutto questo a Voldemort, dicendogli che Piton non era mai stato un suo servo, che era sempre stato dalla parte di Silente dal momento in cui il Signore Oscuro aveva iniziato a dare la caccia a Lily e alla sua famiglia, che Piton e Silente avevano progettato insieme la morte di quest'ultimo, e che dunque la volontà di Silente era quella di morire imbattuto, portando con sé nella tomba la linea di sangue che la Bacchetta di Sambuco trascinava attraverso i secoli, anche se il suo piano non era riuscito, in quanto Draco era riuscito a disarmarlo prima della propria morte. Harry chiede a Voldemort di cercare un barlume di rimorso dentro di sé, in modo da poter riunire la sua anima mutilata, dandogli in questo modo un'unica possibilità di salvare se stesso, ma il Signore Oscuro non vuole saperne di redimersi e, proprio quando il primo sole dell'alba illumina la Sala Grande, lancia la maledizione Avada Kedavra contro Harry usando la Bacchetta di Sambuco, ed Harry lancia nello stesso momento il suo incantesimo preferito, l'Expelliarmus: i due incantesimi collidono ed è quello di Harry a prevalere a causa della volontà della Bacchetta di Sambuco di non voler uccidere il proprio padrone reale. La Bacchetta di Sambuco viene strappata dalle mani di Voldemort e afferrata da Harry; la maledizione di Voldemort rimbalza indietro contro lui stesso, che questa volta non ha più gli Horcrux ed è mortale, quindi viene investito in pieno dall'Anatema che Uccide e rimane ucciso una volta per tutte.
Harry decide di non tenere per sé la Bacchetta di Sambuco, ma di rimetterla nella tomba di Silente, però solo dopo aver riparato la sua vecchia bacchetta con essa (essendo la Bacchetta di Sambuco l'unica così potente da riuscirci). Allo stesso modo, Harry decide di non recuperare la Pietra della Resurrezione, persa nella foresta. Decide, invece, di tenere il Mantello dell'Invisibilità donatogli da suo padre James.
Epilogo
[modifica]Nell'epilogo della storia, 19 anni dopo la morte di Voldemort, Harry e Ginny Weasley sono sposati e hanno tre figli: James Sirius, Albus Severus e Lily Luna. Anche Ron e Hermione sono sposati e hanno due figli, Rose e Hugo. Anche Draco Malfoy è sposato, ed ha un figlio di nome Scorpius. Il figlio orfano di Lupin e Tonks, Teddy, ormai diciannovenne, è fidanzato con la figlia di Bill e Fleur, Victoire. Si incontrano tutti il primo settembre alla stazione King's Cross, per accompagnare i loro figli al treno per Hogwarts. Neville Paciock è diventato professore di Erbologia a Hogwarts. Harry ricorda come la sua cicatrice non gli abbia più fatto male dalla sconfitta di Lord Voldemort, segno che tutto va bene, e così la storia si conclude.
Il Brano: "Incipit" da Harry Potter e i Doni della Morte, Traduzione di Beatrice Masini, Salani
[modifica]Di Seguito l'"Incipit" de "Harry Potter e i Doni della Morte" di Joanne Kathleen Rowling:
«I due uomini apparvero dal nulla, a pochi metri di distanza, nel viottolo illuminato dalla luna. Per un istante rimasero immobili, le bacchette puntate l'uno contro il petto dell'altro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si avviarono rapidi nella stessa direzione. |