Parampampoli

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Parampampoli
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Bevande (Cucina e alimentazione)
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Il Parampampoli è una bevanda alcolica servita alla fiamma, tipica della fredda stagione invernale trentina. Secondo la tradizione il parampampoli nacque alla fine degli anni cinquanta dalla creazione di Purin Giordano nel Rifugio Crucolo nel piccolo comune di Scurelle in Valsugana.

Informazioni Generali[modifica]

Composizione[modifica]

La ricetta originale e il giusto dosaggio, gelosamente custoditi dal rifugio, sono segreti. La famiglia Purin gestisce la produzione e ha la proprietà del relativo marchio.

Tuttavia il parampampoli è ottenuto dalla miscelazione di caffè, grappa, vino, zucchero, miele assieme ad aromi e spezie naturali.

Come si serve[modifica]

Per degustare al meglio il tradizionale parampampoli occorre:

  • Agitare la bottiglia, versare la quantità desiderata in un pentolino dal fondo sottile e, a fuoco vivace, portare velocemente il liquore ad ebollizione.
  • All'apparire delle prime bolle, dare fuoco al parampampoli con un fiammifero.
  • Mescolare dolcemente sul fuoco e servire alla fiamma in robuste tazzine.

Derivazione etimologica[modifica]

Diffuso senza distinzione di ambiente, invece, è il termine pàmpel o pàmpele che significa, come molti sanno, “sciocco”, “babbeo”, “picarin”, e che deriva probabilmente dal latino pampinu(m) (in italiano “pampino”), che è il germoglio ritorto della vite. Questa associazione ricorda "cosa piccola" (o cosa da nulla) forse anche il bambino, e perciò si riferisce a chi ha il cervello poco sviluppato.

Non va trascurata, comunque, l'assonanza che questo termine ha con "pampalùgo", che in triestino ha più o meno lo stesso significato di "pàmpel", ma che sembra derivare piuttosto da "pompholyga", che in greco bizantino significa “vescica” e quindi “cosa, persona vuota”. C'è poi l'assonanza che "pàmpel" ha con la radice "bamb-" che forma tanti vocaboli come l'italiano “bambino” ma anche il triestino "imbambinì", "bambar", ovvero il balbettio tipico di chi non sa ancora parlare o di chi è “rimbambito”.

Il Grampàmpel[modifica]

Una variante triestina del Parampampoli trentino è il grampàmpel (o gran pampel). Il liquore è composto da vino e rum miscelati con "criel col manigo" e zucchero. SI scalda il composto, quando questo è caldo si versa altro rum, zucchero e si dà fuoco. Il tempo di fiamma è a piacimento e va regolato in base alla gradazione alcolica che si vuole ottenere. Si aggiungono chiodi di garofano, burro e, a piacimento, mela o bucce di arancia. Il liquore viene servito caldo ma non alla fiamma.

Il Parampampoli oggi[modifica]

A distanza di più di mezzo secolo il parampampoli non ha perso il proprio fascino ed è consumato ancora oggi nelle sagre di paese, nei bar e nelle osmize. Molto diffuso fra i visitatori e i turisti nella stagione invernale è consumato da persone di ogni età. Il suo gusto inconfondibile e particolare è diventato un prodotto importante della tradizione trentina.

Curiosità[modifica]

Parampampoli è anche il nome di un gruppo musicale nato nel 1998 a Bologna.

Ricetta[modifica]

Parampampoli in bottiglia, da servire caldo o freddo[modifica]

Di seguito viene spiegato come preparare il liquore, con un procedimento che necessita di almeno 15 giorni di tempo ottenendo un liquore molto aromatizzato

Ingredienti[modifica]

Per 8 persone:

  • 1 tazzina (da caffè) contenente grappa.
  • 1 tazzina contenente cognac o brandy.
  • 1 tazzina contenente caffè realizzato con una moka.
  • 1 tazzina contenente vino rosso.
  • ½ tazzina contenente zucchero.
  • 2 bacche di ginepro.
  • 2 chiodi di garofano.
  • 1 g di cannella.

Preparazione =[modifica]

  1. Inserire gli ingredienti in una bottiglia o vaso di vetro, e lasciare riposare per 15 giorni rimestando di tanto in tanto.

Consigli[modifica]

  • Può essere servito freddo, anche se è preferibile servirlo flambé secondo la seguente procedura:
    1. Inserire il contenuto della bottiglia in un paiolo.
    2. Riscaldare finché inizia l'ebollizione (a 78 gradi, temperatura in cui l'alcool evapora), togliere dal fuoco quindi accendere con fiammifero facendo attenzione ai vapori di alcool etilico facilmente ustionanti.
    3. Rimestare con un piccolo mestolo metallico affinché l'alcool affluisca in superficie servendo immediatamente sulle tazzine da caffè (anche se precedentemente utilizzate per bere il caffè).

La gradazione alcoolica risulta molto modesta, intorno al 20% vol., tuttavia il fatto di servirlo caldo accentua la caratteristica alcoolica della bevanda.

Parampampoli preparato al momento, da servire caldo[modifica]

Viene di seguito illustrato il procedimento di preparazione del parampampoli per la consumazione immediata. Il risultato sarà meno aromatizzato, mancando le bacche (che necessitano di macerazione, per trasferire il loro sapore e profumo), comunque buono e molto simpatico da preparare e servire ai propri ospiti.

Ingredienti[modifica]

Per 8 persone:

  • 1 tazzina (da caffè) contenente grappa.
  • 1 tazzina contenente cognac o brandy.
  • 1 tazzina contenente caffè realizzato con una moka.
  • 1 tazzina contenente vino rosso.
  • ½ tazzina contenente zucchero.

Preparazione[modifica]

  1. Inserire gli ingredienti in un pentolino (preferibilmente di rame, per migliorare l'aspetto scenografico).
  2. Riscaldare finché inizia l'ebollizione (a 78 gradi, temperatura in cui l'alcool evapora), togliere dal fuoco quindi accendere con fiammifero facendo attenzione ai vapori di alcool etilico facilmente ustionanti.
  3. Rimestare con un piccolo mestolo metallico affinché l'alcool affluisca in superficie servendo immediatamente sulle tazzine da caffè (anche se precedentemente utilizzate per bere il caffè).

La gradazione alcoolica risulta molto modesta, intorno al 20% vol., tuttavia il fatto di servirlo caldo ne accentua la caratteristica alcoolica della bevanda.

Consigli[modifica]

  • Il paiolo deve avere una superficie ridotta in modo che l'alcool non si disperda troppo facilmente, altrimenti risulterà difficile l'accensione. In altre parole, l'altezza del liquore nel paiolo deve essere almeno la metà rispetto al diametro.
  • Data l'elevata infiammabilità dell'alcool, è il caso di considerare le dovute precauzioni prima dell'accensione.

Video Ricetta[modifica]

Di seguito si fornisce il link ad una Video Ricetta presente su YouTube inerente alla Ricetta oggetto di Lezione: