Destinazione Digitale/Gruppo Uno

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Destinazione Digitale/Gruppo Uno
Tipo di risorsa Tipo: appunti
Materia di appartenenza Materia: Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa

Definizione del target[modifica]

L'obiettivo individuato per dare concretezza alla ricerca è principalmente uno: individuare quanto e come internet venga oggi impiegato per lo studio, cosa venga usato e quale sia, secondo gli studenti, la qualità del servizio offerto.
Ad esso si è deciso di accostare parallelamente una doppia analisi in modo da tracciare una parabola generale su come è cambiato il metodo di ricerca e di studio dopo l'avvento di Internet, ed anche su quanto e come i nuovi utenti usino il web per studiare.
I due punti che dunque si andranno ad affrontare saranno anche riguardo a: quale sia rapporto tra studente e digitale all' alba del nuovo millennio (anni dal 95 al 2000), quando le prime tecnologie cominciavano ad entrare nelle scuole, (e noi giovani cominciavamo ad usarle) e come venivano proposte dai professori ( dove si pensava di rivolgere un'intervista alla prof.ssa Tammaro a titolo di esempio) come nuovi metodi di ricerca al posto di quella bibliografica tradizionale. Come questo rapporto si è evoluto ed è cambiato in poco meno di 10 anni, portandosi a dei livelli altissimi di usabilità in tutti i campi ( Es : le biblioteche)

Rassegna della letteratura[modifica]

Come prima cosa, per poter indagare il target che viene identificato, serve svolgere una rassegna della letteratura. L'operazione consiste nel ricercare tutto ciò che è stato detto sull'argomento che si vuole esplorare, per poter poi partire con la creazione di interviste e questionari. Dopo aver ricercato un buon numero di fonti in biblioteca, su internet e sulla carta stampata, esse si dovranno analizzare attentamente per capire quali siano quelle più significative e quelle invece da scartare. Svolto questo passaggio si passerà alla creazione di una mappa concettuale che fissi i risultati dell'analisi bibliografica. L'analisi delle fonti, per quanto riguarda il rapporto tra studente/utente e il mezzo digitale, implica la suddivisione di quest'ultime nei seguenti criteri:

  • Utente: da un articolo pubblicato su Repubblica il 12/11/2008, risulta che lo studente di oggi, totalmente circondato da strumenti digitali, preferisce affidarsi all'uso del web nell'ambito dello studio, soppiantando l'utilizzo del cartaceo.
  • Rischi: dal libro di Simonetta Bisi ("I giovani e Internet promesse e trabocchetti", 2003) si evince che Internet per lo studente può essere alle volte utilizzato come un ripiego, una scorciatoia per evitare l'applicazione quotidiana allo studio e all'analisi.
  • Studio: il libro "Internet 2004, Manuale per l'uso della rete" di Marco Calvo si sofferma sulle offerte che Internet garantisce a uno studente, dandone un giudizio positivo. Lo studente grazie al web può usufruire di una grande vastità di strumenti didattici ed educativi, può intraprendere la strada che lo porterà allo studio dei nuovi media e dell'informatica. Infine utilizzando le risorse digitali sarà possibile rendere più efficace l'interazione tra diverse materie, cosa sempre più ardua da realizzare utilizzando i metodi classici di studio.
  • Information resources: nell'ambito della ricerca digitale nel Novembre del 2009 il periodico statunitense "Journal of the American society for information & technology" afferma che il web rappresenta una totale libertà di reperire informazioni e quindi apre all'utente spazi infiniti di ricerca. Allo stesso tempo però chi effettua una ricerca sul web deve avere la consapevolezza che non tutte le fonti sono attendibili e affidabili.

Terminata l'operazione di rassegna e ricerca delle fonti si potrà quindi partire con il definire la metodologia con cui si svilupperà l'obiettivo posto in principio.

Link alla rassegna della letteratura: http://gruppounipruno.altervista.org/?page_id=143

Metodologia[modifica]

Per iniziare abbiamo definito cosa è un'indagine: è il metodo di ricerca utilizzato per strutturare la raccolta delle informazioni, estrapolate e analizzate da una popolazione definita, tramite la scelta di un campione rappresentativo di quella popolazione.
L'indagine può essere svolta tramite intervista o questionario, in questo caso si è pensato che l'intervista potesse dare maggiori garanzie di successo all'indagine.
Il metodo dell'intervista presenta infatti alcuni vantaggi nonostante non vi siano sostanziali differenze: la presenza dell'intervistatore comporta lo sviluppo di un dialogo e di una interazione sociale tra gli interlocutori, che implica una flessibilità più ampia del discorso, garantisce una comunicazione più efficace che lascia maggior libertà all'intervistatore. Il dialogo creatosi nell'intervista può determinare risposte impulsive ma allo stesso tempo spontanee.
La tipologia utilizzata è quella dell'intervista strutturata, cioè un elenco di domande a cui attenersi che vanno lette nell'ordine in cui si trovano, anche se non sempre si segue un protocollo così rigido. Le domande dell'intervista sono volte a capire il punto di vista degli intervistati riguardo al rapporto tra internet e studio.
Per formulare domande in primis va svolta un'indagine ciò che è già noto riguardo alla materia esplorata. Queste serve ad avere una maggiore preparazione, maggior informazioni sulle caratteristica della ricerca. Per questo ci si concentra sulla mappa concettuale realizzata durante la rassegna della letteratura: infatti le domande adoperate nelle interviste sono il risultato della commistione dei vari elementi indagati in quest'ultima. Terminata l'operazione si può passare alla realizzazione di uno schema che comprenda il tipo di domande da fare, l'ordine e il numero delle questioni da porre a ogni intervistato, e l'organizzazione delle risposte che ci verranno fornite; in modo che ogni argomento abbia il giusto spazio di svolgimento e trovi il suo compimento nella discussione generale della nostra ricerca.
Il target della ricerca è stato individuato negli studenti e di Editoria Digitale della facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Parma e anche ad alcuni della stessa facoltà impegnati da tempo nello studio dell'informatica e del mezzo digitale, incontrati nelle aule universitarie dagli intervistatori si sono effettivamente dimostrati un campione di popolazione adeguato per poter compiere una ricerca abbastanza esaustiva sull' rapporto tra studente e digitale.

Link alle interviste: http://gruppounipruno.altervista.org/?page_id=38

Bibliografia: Bianchi, A.; Di Giovanni, P. (2000) La ricerca socio - psico pedagogica

Risultati[modifica]

Una volta terminato di reperire informazioni si potrà completare l' indagine passando all'analisi di queste ultime secondo le domande di ricerca poste dall'obiettivo così da poter ricavare i risultati finali.

Quanto e come viene usato internet per lo studio dagli studenti?[modifica]

Dopo aver analizzato a fondo le interviste e il grafico desunto dalle medesime, emerge che il web è ormai parte integrante della vita didattica di molti studenti.

I ragazzi coinvolti nell'indagine utilizzano principalmente Wikipedia e Google come strumenti di ricezione di informazioni, utili per approfondire materie di studio o ricerca personale. Disponibilità sconfinate di notizie, comodità ed immediatezza: sono queste le caratteristiche che rendono grande l'usabilità di Internet e che attraggono un numero sempre maggiore di studenti..

Consultazione di libri millenari, antichi, nuovi, famosi, odiati e ancora: possibilità di dialogo con amici e parenti lontani o compagni di corso in Erasmus, possibilità di studio di materiali didattici messi a disposizione dello studente online, un rapporto più formale e immediato tra docente e studente, la ricerca dell'auto formazione, e molto altro ancora! Infinite, sono infatti le proposte offerte dal web agli utenti ma soprattutto agli studenti.

Dal grafico risulta inoltre che gli studenti consultano saltuariamente le biblioteche digitali, l'OPAC in particolar modo, poiché veloce a reperire notizie di qualità.

Il computer, inteso come mezzo di supporto tecnico in classe, incontra pareri contrastanti: c'è chi, più innovativo, coglie l'idea di un nuovo maxi "quaderno digitale" su cui prendere appunti una comodità, e c'è invece, chi, più tradizionale, al pc non è ancora pronto a sostituire "carta e penna".
Tuttavia, nella maggioranza dei casi : "gli studenti di oggi hanno spesso un buon rapporto con la tecnologia e fanno uso quotidiano del web; tendono quindi a utilizzare gli strumenti elettronici allo stesso modo di quelli tradizionali" - dice il Professor Pascetti.
Inoltre si può affermare che l'utilizzo di Internet da parte degli studenti non sia sempre consapevole, o meglio che non sia del tutto responsabile: non conoscono molti dei metodi di ricerca più utili e si limitano, come abbiamo detto, all'utilizzo dei principali motori di ricerca che "hanno dominato la scena, ma c'è differenza tra ciò che è pubblicato e non, tra ciò che è protetto da copyright e cosa no, per non parlare della qualità dell'informazione. I motori di ricerca portano a molti più contenuti ma il molto non è sinonimo di buono. Pensiamo di essere più informati ma in realtà siamo più ignoranti. Tuttavia la qualità italiana è ad un buon livello" – dice la Professoressa Tammaro.

2.2 Cosa viene usato?[modifica]

Dagli studi di ricerca effettuati è emerso, che la fonte maggiormente utilizzata dagli studenti universitari per approfondire i propri studi è rappresentata dal motore di ricerca Google.

Dalle interviste fatte si percepiscono di gran lunga i vari motivi che giustificano Google, come motore di ricerca più usato: un primo motivo è sicuramente rappresentato dalla notorietà del sito; conosciuto dalla stragrande maggioranza degli studenti, ben il 70% dei nostri intervistati; inoltre ricordiamo la facile accessibilità e la velocità di ricerca.A pari passo con il motore di ricerca Google, troviamo Wikipedia, l'enciclopedia gestita da editori volontari.

Altra fonte di studio sul web è rappresentata dall'utilizzo delle biblioteche digitali; dalle nostre ricerche è emerso che tali biblioteche sono poco conosciute e utilizzate dai nostri intervistati. Solo un 20% degli studenti ne fa uso, poche volte all'anno; alcuni di loro dichiarano di consultare l'OPAC e DISPACE, ovvero il deposito dell'università.
I numeri parlano chiaro, sono pochissimi coloro che se ne servono; di certo le biblioteche digitali non vantano la notorietà dei motori di ricerca, che si trovano all'apice delle nostre interviste. Sullo scalino più basso, delle fonti utilizzate per lo studio, troviamo i siti universitari; solamente il 10% dei nostri intervistati ne usufruisce, la causa di questa misera percentuale è derivata dalla scarsissima informazione sull'esistenza di tali siti, probabilmente poco pubblicizzati.

2.3 Qual è la percezione di qualità?[modifica]

A conclusione della ricerca e delle interviste possiamo analizzare i dati raccolti in base alla percezione che l'utente può avere nei confronti della qualità del digitale.

Partendo da un concetto più ampio di qualità e attendibilità della fonte, si può affermare che l'attendibilità di un sito è da definirsi in parte da chi pubblica il sito Web, dal tipo di informazioni richieste dal sito e dal tipo di informazioni richieste al sito.
Dalle interviste è emerso che la maggioranza degli studenti si avvale del digitale e delle sue fonti, e questo è già motivo per evidenziare la loro fiducia nei confronti delle informazioni trovate. Quasi il 40% afferma che utilizza risorse digitali per approfondimenti e per la garanzia di trovare aggiornamenti sicuri.
Altri, in percentuale minore preferiscono, sempre all'interno del digitale, alcune fonti rispetto ad altre per un motivo di accessibilità, per il fatto che la ricerca può essere rallentata dalla richiesta di password o limitata ai soli iscritti prevedendo quindi un processo di autenticazione.

La maggioranza degli intervistati afferma che l'uso di fonti web avviene per chiarire argomenti poco compresi; infatti uno dei vantaggi rispetto al supporto cartaceo è la mobilità, la possibilità, se non si è soddisfatti, di cercare e ricercare fino alla completa comprensione.
Approfondimenti, accessibilità, velocità e chiarezza sono le caratteristiche preferite nel web; e gli utenti intervistati sembrano averne avuto una buona percezione.

L'attendibilità e la qualità delle fonti è tuttavia argomento di continue discussioni sia all'interno delle famiglie, delle scuole e in ambito ancor più ampio a livello Europeo, e proprio a questo proposito ci sembra doveroso citare, poiché avvenuta nella nostra città campione, la Conferenza Europea svoltasi a Parma il 20-21 novembre 2003 nella quale è stato presentato ufficialmente il "Manuale per la qualità dei siti Web pubblici culturali. Criteri, linee guida e raccomandazioni", viene proposto un modello che associ accessibilità ed usabilità e che potrà diventare un utile strumento per il raggiungimento di un buon livello di qualità in una comune piattaforma europea.
In conclusione vogliamo ricordare che la qualità di un prodotto software, secondo lo standard ISO, dipende dalle cinque caratteristiche di funzionalità, affidabilità, efficienza, usabilità, portabilità.

Link al grafico dei risultati: http://gruppounipruno.altervista.org/?page_id=38

Bibliografia[modifica]

  • Repubblica (2008)
  • Bisi, S.(2003) I giovani e Internet promesse e trabocchetti
  • Calvo, M. (2004) Internet 2004, Manuale per l'uso della rete
  • Journal of the American society for information & technology (2009)
  • Tammaro, A.(2009) Dispense da www.dspace-unipr.cilea.it
  • Bianchi, A.; Di Giovanni, P. (2000) La ricerca socio - psico pedagogica

Collegamenti esterni[modifica]