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Ratei e risconti

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Ratei e risconti
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Bilancio

I risconti, con i ratei, sono lo strumento contabile attraverso il quale si applica il principio di correlazione tra i costi e i ricavi di competenza dell'esercizio.

I "ratei" sono scritture di immissione di quote, di competenza dell'esercizio in corso, di manifestazioni economiche da rilevare per intero in futuro.

I "risconti" sono scritture di rinvio di quote, di competenza degli esercizi futuri, di manifestazioni economiche già rilevate per intero.

Il "rateo attivo" è la porzione di "credito presunto" che misura la quota, di competenza dell'esercizio in chiusura, di un ricavo a incasso complessivo futuro;

il "risconto attivo" è la quota sospesa di "utilità futura", di competenza degli esercizi successivi, di un costo già pagato integralmente.

Il "rateo passivo" è la porzione di "debito presunto" che misura la quota, di competenza dell'esercizio in chiusura, di un costo a pagamento complessivo futuro;

il "risconto passivo" è la quota sospesa di "impegno futuro", di competenza degli esercizi successivi, di un ricavo già incassato integralmente.

I ratei e i risconti attivi sono rilevati nell'attivo dello stato patrimoniale alla voce D "Ratei e risconti";

i ratei e i risconti passivi sono rilevati nel passivo dello stato patrimoniale alla voce E "Ratei e risconti".

La rilevazione di un rateo o di un risconto avviene quando sussistono le seguenti condizioni:

• il contratto inizia in un esercizio e termina in uno o più successivi;

• il corrispettivo delle prestazioni è dovuto in via anticipata o posticipata, rispetto a prestazioni comuni a due o più esercizi consecutivi;

• l'entità dei ratei e risconti varia in proporzione al trascorrere del tempo.

In queste voci vengono ricompresi costi e ricavi che maturano in proporzione al decorrere del tempo in un arco temporale che ha inizio in un esercizio e termine in quello o quelli successivi (a cavallo di due o più esercizi consecutivi).

Pertanto, tra i ratei e i risconti non possono essere inclusi "i proventi e gli oneri" la cui competenza va a maturarsi "per intero" nell'esercizio cui si riferisce il bilancio o in quelli successivi.

A titolo esemplificativo, non comportano la rilevazione di ratei o risconti: le fatture ancora da emettere e ricevere, interessi attivi maturati ma non ancora accreditati su conti correnti, gli anticipi ricevuti o pagati nel corso dell'anno a fronte di canoni di locazione che maturano solo nell'esercizio successivo[1].

Per loro natura, i risconti come i ratei vengono rilevati esclusivamente a fine esercizio cioè al (31/12/n) e per questo nella pratica ragionieristica vengono concettualmente compresi nelle cosiddette "scritture di assestamento", con precisione nelle operazioni di rettifica e di integrazione. Le "scritture di assestamento", insieme alle "scritture di completamento" che le precedono e alle "scritture di ammortamento" che le seguono, anticipano le "scritture di epilogo" (queste ultime trasferiscono i saldi dei conti economici al Conto di Risultato Economico per rilevare il risultato economico del periodo, determinando così il Patrimonio Netto finale). Seguiranno le "scritture di chiusura generale dei conti" (che consentono alle eccedenze dei conti accesi alle attività, alle passività e al patrimonio netto di affluire allo Stato Patrimoniale finale per la determinazione del patrimonio di funzionamento).

Non è obbligatoria la distinzione dei ratei e risconti di durata superiore a 5 anni.

Dal dicembre 2016 i disaggi e aggi di emissione sui prestiti obbligazionari non sono più oggetto di rappresentazione separata per le società che redigono il Bilancio in forma ordinaria.

Nel caso di prestiti obbligazionari:

− i disaggi di emissione sono rilevati tra i risconti attivi nella classe D dell'attivo dello stato patrimoniale;

− gli aggi di emissione sono rilevati tra i risconti passivi nella classe E del passivo dello stato patrimoniale[2].

Risconti attivi e passivi

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I risconti sono "quote sospese" di competenza economica di uno o più esercizi successivi, a seguito di "rettifiche dirette" di costi o di ricavi sostenuti o conseguiti finanziariamente per intero nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi (alla decorrenza dell'integrale rata periodica).

Esattamente, i risconti attivi e passivi rappresentano quote di costi o ricavi, eventualmente suddivisi in rate periodiche, la cui manifestazione finanziaria è già avvenuta interamente nell'esercizio in chiusura o in quelli precedenti. Tuttavia, la loro manifestazione economica non è ancora completamente maturata nell'esercizio corrente e, pertanto, rientra totalmente o parzialmente nella competenza dell'esercizio successivo o di quelli futuri.

Il risconto è la "quota sospesa" non ancora maturata economicamente, di competenza di uno o più esercizi successivi, di un costo o di un ricavo che ha già avuto la sua complessiva manifestazione finanziaria.

I risconti fanno parte delle scritture di rettifica, cioè un'altra applicazione del principio della competenza economica; sono infatti quote, di componenti di reddito che sono stati misurati finanziariamente per intero nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi, le quali non sono in tutto o in parte di competenza dell'esercizio, ma sono totalmente o parzialmente di competenza di uno o più esercizi successivi.

Ai fini dell'applicazione del principio della competenza economica, occorre "stornare" tali quote "non di competenza", per "rinviarle" a uno o più esercizi successivi.

Cosicché "i risconti" possono essere definiti "valori economici che rinviano al futuro" la quota di competenza degli esercizi successivi di un componente di reddito ("la rilevazione avviene nello stato patrimoniale"), a seguito di una "rettifica diretta", di pari importo e di segno opposto alla quota sospesa pertinente al futuro, effettuata al conto acceso al costo o ricavo nel quale il componente era già stato registrato in contabilità generale ("la rilevazione avviene nel conto economico").

I risconti sono quote economiche di reddito "di competenza degli esercizi successivi", cioè valori economici di reddito "sospesi", quindi conti economici di reddito "patrimoniali", che si chiudono pertanto nello "Stato Patrimoniale".

I risconti (facenti parte degli elementi patrimoniali non monetari) riguardano rate periodiche di costi o di ricavi scadenti in via anticipata.

Si tratta di rimanenze di servizi, relative a rettifiche di rate periodiche, di costi o ricavi che si maturano in diretta proporzione del tempo e che sono pagabili o riscuotibili in via anticipata; i risconti possono essere attivi e passivi:

  • i risconti attivi sono quote sospese (di utilità future) non ancora maturate economicamente in tutto o in parte nell'esercizio, pertinenti totalmente o parzialmente a uno o più esercizi successivi, di costi (oneri/spese) (a rate periodiche anticipate) sostenuti finanziariamente per intero nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi (alla decorrenza dell'integrale rata periodica);
  • i risconti passivi sono quote sospese (di impegni futuri) non ancora maturate economicamente in tutto o in parte nell'esercizio, pertinenti totalmente o parzialmente a uno o più esercizi successivi, di ricavi (proventi/rendite) (a rate periodiche anticipate) conseguiti finanziariamente per intero nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi (alla decorrenza dell'integrale rata periodica).

Esempi: in data 15/09 un'impresa ha pagato in via anticipata un premio di assicurazione contro il furto di € 650,00 per un anno; in data 1/12 ha dato in locazione a terzi un fabbricato a uso ufficio, stipulando un contratto di 6 anni al canone trimestrale anticipato di € 1.485,00. A fine esercizio si rendono necessarie due scritture di rettifica.

Risconto attivo

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data codice conto descrizione dare avere
15/09/n 31.07 Assicurazione pagamento premio 15/09/n - 15/09/n+1 650,00
15/09/n 13.20 Banche c/c passivi pagamento premio 15/09/n - 15/09/n+1 650,00

Risconto attivo: 650*258/365 = 459,45 (dove 258 sono i giorni che vanno dal 01/01/n+1 al 15/09/n+1)

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 09.02 Risconti attivi (SP) sospeso premio 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45
31/12/n 31.07 Assicurazione (CE) sospeso premio 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45

Dopo il precedente articolo di assestamento (di rettifica), avremo le seguenti scritture di epilogo e di chiusura:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 31.07 Assicurazione epilogo c/positivi 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45
31/12/n 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/positivi 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/negativi 15/09/n - 15/09/n+1 650,00
31/12/n 31.07 Assicurazione epilogo c/negativi 15/09/n - 15/09/n+1 650,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 18.02 Bilancio di chiusura chiusura attività 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45
31/12/n 09.02 Risconti attivi chiusura attività 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 13.20 Banche c/c passivi chiusura passività 15/09/n - 15/09/n+1 650,00
31/12/n 18.02 Bilancio di chiusura chiusura passività 15/09/n - 15/09/n+1 650,00

Nel nuovo esercizio «n+1» si comporranno articoli inversi a quelli registrati nell'esercizio precedente «n»:

data codice conto descrizione dare avere
01/01/n+1 09.02 Risconti attivi apertura attività 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45
01/01/n+1 18.01 Bilancio d'apertura apertura attività 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45

Con il seguente articolo viene immessa la quota del premio assicurativo di competenza del presente periodo amministrativo:

data codice conto descrizione dare avere
01/01/n+1 31.07 Assicurazione ripreso premio 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45
01/01/n+1 09.02 Risconti attivi ripreso premio 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45

Avremo la seguente scrittura di epilogo, redatta al 31/12/n+1:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n+1 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/negativi 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45
31/12/n+1 31.07 Assicurazione epilogo c/negativi 01/01/n+1 - 15/09/n+1 459,45

Risconto passivo

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data codice conto descrizione dare avere
01/12/n 08.01 Banche c/c attivi incasso canone fitto 01/12/n - 28/02/n+1 1.485,00
01/12/n 21.01 Affitti attivi incasso canone fitto 01/12/n - 28/02/n+1 1.485,00

Risconto passivo: 1485*2/3 = 990 (dove 2 sono i mesi di gennaio e febbraio dell'anno successivo; mentre 3 sono il mese di dicembre dell'anno in corso e i mesi di gennaio e febbraio dell'anno successivo, cioè il trimestre)

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 21.01 Affitti attivi (CE) sospeso canone fitto attivo 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00
31/12/n 16.02 Risconti passivi (SP) sospeso canone fitto attivo 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00

Dopo il precedente articolo di assestamento (di rettifica), avremo le seguenti scritture di epilogo e di chiusura:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/negativi 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00
31/12/n 21.01 Affitti attivi epilogo c/negativi 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 21.01 Affitti attivi epilogo c/positivi 01/12/n - 28/02/n+1 1.485,00
31/12/n 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/positivi 01/12/n - 28/02/n+1 1.485,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 16.02 Risconti passivi chiusura passività 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00
31/12/n 18.02 Bilancio di chiusura chiusura passività 01/12/n - 28/02/n+1 990,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 18.02 Bilancio di chiusura chiusura attività 01/12/n - 28/02/n+1 1.485,00
31/12/n 08.01 Banche c/c attivi chiusura attività 01/12/n - 28/02/n+1 1.485,00

Nel nuovo esercizio «n+1» si comporranno articoli inversi a quelli registrati nell'esercizio precedente «n»:

data codice conto descrizione dare avere
01/01/n+1 18.01 Bilancio di apertura apertura passività 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00
01/01/n+1 16.02 Risconti passivi apertura passività 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00

Con il seguente articolo viene immessa la quota dell'affitto attivo di competenza del presente periodo amministrativo:

data codice conto descrizione dare avere
01/01/n+1 16.02 Risconti passivi ripreso canone fitto attivo 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00
01/01/n+1 21.01 Affitti attivi ripreso canone fitto attivo 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00

Avremo la seguente scrittura di epilogo, redatta al 31/12/n+1:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n+1 21.01 Affitti attivi epilogo c/positivi 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00
31/12/n+1 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/positivi 01/01/n+1 - 28/02/n+1 990,00

Differenze

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Si parla di risconti attivi nel caso di quote (di servizi da ricevere) pertinenti economicamente al futuro, perché non ancora maturate, da stornare in tutto o in parte all'esercizio, in quanto totalmente o parzialmente di competenza di uno o più esercizi successivi, di costi (a rate periodiche anticipate) sostenuti finanziariamente per intero nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi (es.: affitti passivi e premi assicurativi pagati anticipatamente); mentre si avranno dei risconti passivi nel caso di quote (di servizi da fornire) pertinenti economicamente al futuro, perché non ancora maturate, da stornare in tutto o in parte all'esercizio, in quanto totalmente o parzialmente di competenza di uno o più esercizi successivi, di ricavi (a rate periodiche anticipate) conseguiti finanziariamente per intero nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi (es.: interessi attivi percepiti anticipatamente).

Ratei attivi e passivi

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Un rateo è una porzione di valore finanziaria presunta di entrata futura (rateo attivo) o di uscita futura (rateo passivo) che misura "la quota maturata di competenza dell'esercizio" di ricavi o di costi non ancora rilevati, poiché la loro manifestazione finanziaria complessiva avrà luogo in esercizi successivi, quando la loro prestazione economica da eseguire sarà terminata.

In particolare, occorre integrare il conto economico dell'esercizio con tali quote di ricavi e di costi; pertanto "i ratei" sono attivi, quindi rappresentano porzioni di crediti presunti, se riferiti a quote di ricavi, mentre sono passivi, cioè porzioni di debiti presunti, se riferiti a quote di costi.

I ratei (facenti parte degli elementi patrimoniali monetari) riguardano rate periodiche di ricavi o di costi scadenti in via posticipata.

Rateo attivo

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Ci sono proventi (fitti attivi, interessi attivi, canoni attivi, ecc.) che scadono e si riscuotono in rate periodiche (annualità, semestralità, trimestralità, mensilità) posticipate. La parte di tali proventi maturata a fine esercizio (e quindi competente all'esercizio stesso) viene misurata dal rateo attivo (variazione finanziaria presunta).

La variazione finanziaria attiva (originaria), che misura una variazione economica attiva (derivata), viene registrata in un conto Rateo attivo (variazione finanziaria solo presunta) e non in un conto Cassa (variazione finanziaria certa) perché la somma non è stata riscossa. Non può essere registrata neanche in un conto Crediti (variazione finanziaria assimilata) poiché il credito sorgerà solo alla scadenza dell'intera rata nel prossimo esercizio (rata posticipata).

Il rateo attivo è la porzione di credito presunto collegata alla quota di competenza dell'esercizio di un ricavo, la cui manifestazione finanziaria avverrà per intero in un esercizio successivo[1]. Un tipico esempio di rateo attivo è il credito presunto che misura, nel caso di un finanziamento erogato, la quota di interessi maturata entro la fine dell'esercizio in corso della rata attiva posticipata, il cui incasso effettivo avverrà interamente nel prossimo esercizio (alla scadenza dell'integrale rata periodica).

Esempio: un'impresa che abbia un credito di € 73.000,00 e conceda in data 15 novembre dell'anno in corso una dilazione fino al 15 febbraio dell'anno successivo, con interessi attivi che saranno a essa pagati posticipatamente, al tasso del 4%, di € 736,00 (73.000*4*92/36.500 = 736); l'impresa contabilizzerà, al 31 dicembre ossia a fine esercizio, un rateo attivo di € 368,00 (73.000*4*46/36.500 = 368) che misura la quota di interessi attivi che va dal 15 novembre al 31 dicembre dell'anno in chiusura. Questo verrà iscritto a bilancio come segue:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 09.01 Ratei attivi (SP) acceso il credito presunto su interessi attivi maturati 15/11/n - 31/12/n 368,00
31/12/n 40.10 Interessi attivi v/clienti (CE) interessi attivi maturati 15/11/n - 31/12/n 368,00

Dopo il precedente articolo di assestamento (di integrazione), avremo le seguenti scritture di epilogo e di chiusura:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 40.10 Interessi attivi v/clienti epilogo c/positivi 15/11/n - 31/12/n 368,00
31/12/n 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/positivi 15/11/n - 31/12/n 368,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 18.02 Bilancio di chiusura chiusura attività 15/11/n - 31/12/n 368,00
31/12/n 09.01 Ratei attivi chiusura attività 15/11/n - 31/12/n 368,00

Nel nuovo esercizio «n+1» si comporranno articoli inversi a quelli registrati nell'esercizio precedente «n»:

data codice conto descrizione dare avere
01/01/n+1 09.01 Ratei attivi apertura attività 15/11/n - 31/12/n 368,00
01/01/n+1 18.01 Bilancio d'apertura apertura attività 15/11/n - 31/12/n 368,00

Con il seguente articolo viene defalcata la quota interessi attivi maturata nell'esercizio precedente «n», dagli interessi attivi che verranno rilevati integralmente dalla manifestazione finanziaria complessiva nell'esercizio in corso «n+1», determinando cosí la quota di competenza dell'attuale esercizio:

data codice conto descrizione dare avere
01/01/n+1 40.10 Interessi attivi v/clienti interessi attivi maturati 15/11/n - 31/12/n «variazione economica negativa» 368,00
01/01/n+1 09.01 Ratei attivi chiuso il credito presunto su interessi attivi maturati 15/11/n - 31/12/n 368,00

Il 15/02/n+1 avviene per intero l'effettivo incasso posticipato degli interessi attivi, per cui:

data codice conto descrizione dare avere
15/02/n+1 08.01 Banche c/c attivi interessi attivi maturati 15/11/n - 15/02/n+1 736,00
15/02/n+1 40.10 Interessi attivi v/clienti interessi attivi maturati 15/11/n - 15/02/n+1 736,00

Avremo le seguenti scritture di epilogo e di chiusura, redatte al 31/12/n+1:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n+1 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/negativi 15/11/n - 31/12/n 368,00
31/12/n+1 40.10 Interessi attivi v/clienti epilogo «c/negativi» 15/11/n - 31/12/n 368,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n+1 40.10 Interessi attivi v/clienti epilogo c/positivi 15/11/n - 15/02/n+1 736,00
31/12/n+1 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/positivi 15/11/n - 15/02/n+1 736,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n+1 18.02 Bilancio di chiusura chiusura attività 15/11/n - 15/02/n+1 736,00
31/12/n+1 08.01 Banche c/c attivi chiusura attività 15/11/n - 15/02/n+1 736,00

Rateo passivo

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Il rateo passivo è la porzione di debito presunto collegata alla quota di competenza dell'esercizio di un costo, la cui manifestazione finanziaria avverrà per intero in un esercizio successivo[1]. Un esempio tipico di rateo passivo è il debito presunto relativo a un mutuo bancario, che misura la quota maturata entro la fine dell'esercizio in corso della rata passiva posticipata, il cui pagamento effettivo avverrà nel prossimo esercizio alla scadenza dell'intera rata periodica.

Esempio: un'impresa che abbia contratto un mutuo bancario per € 30.000,00 e i cui interessi passivi semestrali posticipati vengano pagati il 1º novembre e il 1º maggio, al tasso del 5%, di € 750,00 (30.000*5*6/1.200 = 750); l'impresa contabilizzerà, al 31 dicembre ossia a fine esercizio, un rateo passivo di € 250,00 (30.000*5*2/1.200 = 250) che misura la quota di interessi passivi che va dal 1° novembre al 31 dicembre dell'anno in chiusura. Questo verrà iscritto a bilancio come segue:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 41.10 Interessi passivi su mutui (CE) interessi passivi maturati 01/11/n - 31/12/n 250,00
31/12/n 16.01 Ratei passivi (SP) acceso il debito presunto su interessi passivi maturati 01/11/n - 31/12/n 250,00

Dopo il precedente articolo di assestamento (di integrazione), avremo le seguenti scritture di epilogo e di chiusura:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/negativi 01/11/n - 31/12/n 250,00
31/12/n 41.10 Interessi passivi su mutui epilogo c/negativi 01/11/n - 31/12/n 250,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n 16.01 Ratei passivi chiusura passività 01/11/n - 31/12/n 250,00
31/12/n 18.02 Bilancio di chiusura chiusura passività 01/11/n - 31/12/n 250,00

Nel nuovo esercizio «n+1» si comporranno articoli inversi a quelli registrati nell'esercizio precedente «n»:

data codice conto descrizione dare avere
01/01/n+1 18.01 Bilancio d'apertura apertura passività 01/11/n - 31/12/n 250,00
01/01/n+1 16.01 Ratei passivi apertura passività 01/11/n - 31/12/n 250,00

Con il seguente articolo viene defalcata la quota interessi passivi maturata nell'esercizio precedente «n», dagli interessi passivi che verranno rilevati integralmente dalla manifestazione finanziaria complessiva nell'esercizio in corso «n+1», determinando cosí la quota di competenza dell'attuale esercizio:

data codice conto descrizione dare avere
01/01/n+1 16.01 Ratei passivi chiuso il debito presunto su interessi passivi maturati 01/11/n - 31/12/n 250,00
01/01/n+1 41.10 Interessi passivi su mutui interessi passivi maturati 01/11/n - 31/12/n «variazione economica positiva» 250,00

Il 01/05/n+1 avviene per intero l'effettivo pagamento posticipato degli interessi passivi, per cui:

data codice conto descrizione dare avere
01/05/n+1 41.10 Interessi passivi su mutui interessi passivi maturati 01/11/n - 01/05/n+1 750,00
01/05/n+1 13.20 Banche c/c passivi interessi passivi maturati 01/11/n - 01/05/n+1 750,00

Avremo le seguenti scritture di epilogo e di chiusura, redatte al 31/12/n+1:

data codice conto descrizione dare avere
31/12/n+1 41.10 Interessi passivi su mutui epilogo «c/positivi» 01/11/n - 31/12/n 250,00
31/12/n+1 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/positivi 01/11/n - 31/12/n 250,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n+1 90.01 Conto di risultato economico epilogo c/negativi 01/11/n - 01/05/n+1 750,00
31/12/n+1 41.10 Interessi passivi su mutui epilogo c/negativi 01/11/n - 01/05/n+1 750,00
data codice conto descrizione dare avere
31/12/n+1 13.20 Banche c/c passivi chiusura passività 01/11/n - 01/05/n+1 750,00
31/12/n+1 18.02 Bilancio di chiusura chiusura passività 01/11/n - 01/05/n+1 750,00

I ratei nel bilancio

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In bilancio, i ratei compaiono nello stato patrimoniale e vanno iscritti (a seconda della loro natura) alla voce D delle attività (se ratei attivi) o alla voce E delle passività (se ratei passivi).

Il principio contabile OIC 18 dell'Organismo italiano di contabilità definisce i ratei attivi e passivi come quote che rappresentano crediti e debiti in moneta. Tale principio precisa inoltre che non possono iscriversi ratei per fatture ancora da emettere e da ricevere ovvero per proventi e oneri non ancora determinati nel loro ammontare, la cui competenza è maturata "per intero" nell'esercizio: in questi casi è necessario utilizzare i rispettivi conti di credito e di debito ordinari[1].

La quota di componente di reddito misurata dal rateo va imputata nel calcolo del risultato d'esercizio, anche se la sua effettiva manifestazione finanziaria avverrà complessivamente in futuro.

Note

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  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Principi contabili – Ratei e risconti (PDF), Organismo italiano di contabilità, dicembre 2016. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  2. Il Principio contabile OIC 18: Ratei e risconti - Analisi pratica a uso didattico (PDF), Pearson. URL consultato il 09 gennaio 2021.