Metodo storico-intuitivo
Limiti del metodo storico-archeologico classico
[modifica]Con il metodo storico e archeologico classico, molte sono le cose che non riusciamo a spiegare. Si sente, perciò l'esigenza, per raggiungere risultati migliori, di ricercare il modo per modificarlo ed integrarlo.
Un tentativo di risposta parte dalla considerazione che la storia, in quanto studio e ricostruzione del passato, sebbene accademicamente definita “scienza oggettiva”, è in realtà un'esperienza mediata e spesso soggettiva.
Questo significa che l´interpretazione storica è influenzata dagli indirizzi, dai metodi, dagli strumenti e dalla personalità degli interpreti stessi: storici e archeologi, che sono a loro volta influenzabili dalla struttura socioculturale ed economica in cui agiscono.
Il metodo storico-archeologico classico è, secondo questa visione, limitato da fattori soggettivi e da barriere strutturali che gli impediscono talvolta di ottenere dei risultati e, quando li ottiene, non è detto che essi corrispondano alla realtà.
Il metodo storico-intuitivo
[modifica]Un tentativo di superare questo limite lo si ha con il nuovo metodo storico-intuitivo: un modo nuovo di leggere la storia, che si inserisce in un quadro di rinnovamento del metodo tradizionale.
Al rigore metodologico dell'archeologo e dello storico viene affiancata la potente modalità conoscitiva dell'intuizione non razionale, spesso utilizzata dall'artista ma in generale vista da storici e archeologi tradizionali come un tabù o una profanazione dell'oggettività scientifica.
Non si tratta di rinnegare l'approccio classico, ma di integrarlo. Se siamo disposti a miscelare “il sacro e il profano”, “l'oggettivo e l'intuitivo”, “lo scienziato e l'artista”, possiamo giungere alla scoperta di significati che altrimenti rimarrebbero misteriosi alla mente dell'uomo attuale.
Nuovo approccio metodologico
[modifica]Il metodo storico-intuitivo presenta di fatto un nuovo approccio metodologico di indagine applicabile soprattutto ai reperti storici antichissimi che, per la loro distanza nel tempo, per l'assenza di elementi interpretativi diretti e per il fatto che sono stati elaborati con modi di pensare completamente diversi da quelli attuali, risultano spesso quasi completamente misteriosi.
Inoltre l'approccio storico-archeologico classico, pur nella sua rigorosità metodologica, molto spesso può dire poco sulla veridicità degli oggetti che analizza, anche se essi sono espliciti nelle loro affermazioni. Quando poi gli oggetti risultano incomprensibili, anche la sola datazione o la provenienza da un determinato sito o gruppo culturale diventa dubbia.
Ne discende che il metodo classico perviene ad una blanda e spesso falsa interpretazione dell'oggetto di analisi. Nell'ottica di voler raggiungere un risultato più vero, per quanto meno oggettivo nell'accezione comune del termine, è più opportuno fidarsi delle capacità intuitive non razionali del ricercatore che, se ben allenate e allineate, possono effettivamente fornire un prezioso valore aggiunto al tradizionale metodo e far pervenire a delle interpretazioni più veritiere o altrimenti irraggiungibili.
La forza innovativa del metodo: integrazione di Ragione e Intuizione
[modifica]Il nucleo del metodo storico-intuitivo risiede nell'intuizione: uno strumento avanzato che ci permette di contattare delle parti profonde di noi stessi, e non solo, nelle quali possiamo trovare suggerimenti e informazioni normalmente non percepibili con il puro approccio razionale.
L'intuizione corrisponde all'accensione della “lampadina” che ha uno scienziato quando riesce, dopo approfonditi studi sulla sua materia, ad individuare il bandolo della matassa grazie quale trova una nuova soluzione per il suo problema.
Il nuovo metodo storico-intuitivo richiede dunque una basilare approfondita conoscenza storica dell'oggetto di indagine, sul quale si cerca di fornire un'ulteriore interpretazione in grado di slegarsi dagli schemi mentali che hanno suggerito l'incompleta interpretazione classica.
Esso richiede una particolare abilità dello storico e dell'archeologo, che va sviluppata e allenata nel tempo, in grado di raggiungere un ambito di pensiero che va oltre il normale ragionamento razionale a cui siamo abituati. Nel metodo storico-intuitivo si incontrano due modalità diverse, ma complementari, del nostro modo di conoscere: la ragione e l'intuizione.
Risultati raggiunti con l'applicazione del metodo storico-intuitivo
[modifica]Con il metodo storico-intuitivo sono stati fino ad oggi interpretati i seguenti reperti archeologici:
nel 2012
- il Kernos di Malia o Pietra di Kernos, Creta
nel 2011
- il Disco di Festo, Creta
- lo Zodiaco di Dendera, Egitto
- il Prisma di Weld Blundell, Iraq
- la Horca del Inca, Bolivia
Si tratta di interpretazioni “tecniche” che oltrepassano le frontiere del metodo storico-archeologico classico per approfittare dei vantaggi che comporta lo spingersi oltre “le porte della percezione razionale” attraverso l'intuizione.