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Le particelle men e de in greco

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lezione
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Le particelle men e de in greco
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Grammatica greca
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 50%

Gli antichi testi greci erano scritti di seguito, senza distinzione fra lettere maiuscole e minuscole, senza spiriti e accenti e senza segni di interpunzione. Per dare intonazione al periodo e per contrapporre, legare e sottolineare le varie parti di un periodo esistevano delle particelle che avevano le funzioni che hanno i segni di interpunzione nei testi moderni.

Nella lingua attica le particelle più frequenti sono μέν …δέ, che molto spesso sono in correlazione: in tal caso il μέν in genere non si traduce e il δέ si può rendere con “e”, “ma”, “invece” (in base al contesto della frase in cui si trova).

In greco l'articolo determinativo presenta alcuni usi particolari che non hanno corrispondenza in italiano e che, per questo motivo, è bene analizzare subito con molta attenzione:

  • funzione di richiamo: l'articolo si trova all'inizio di frase seguito dalla particella δε per riprendere un soggetto precedente nominato; in italiano si rende con un pronome personale (egli, essa, esso) o dimostrativo (questo, questa, ciò, quello, quella):
  • η δε ανταμειβαται ed essa risponde
  • funzione di rilievo: l'articolo accompagna un nome proprio per dargli maggior risalto:

οι φοιτηται του Πυθαγορου i seguaci DI pitagora (του

sottolinea che si sta parlando del famoso Pitagora e non di un filosofo omonimo)0

  • funzione sostantivante: come in italiano l'articolo accompagna aggettivi, infiniti, participi e avverbi conferendo loro valore sostantivo:
    • το καλον (agg.) il bello
    • οι αγαηοι (agg.) i buoni
    • το διδασκειν (inf.) l'insegnante, l'insegnamento
    • οι παροντεσ (part.) coloro che sono presenti, i presenti
    • οι νυν (avv.) quelli di ora, i contemporanei
    • οι τοτε (avv.) quelli di allora, gli antichi
  • funzione oppositiva: se l'articolo non si accompagna a un sostantivo ed è seguita dalle particelle correlative μεν e δε, recupera il suo originario valore di pronome, per sottolineare il rapporto di opposizione esistente tra due cose, individui o gruppi:
    • ο μεν ... ο δε l'uno.. l'altro..; uno.. un altro..; questo.. quello..; chi.. chi..
    • οι μεν ... οι δε gli uni.. gli altri..; alcuni.. altri..; questi.. quelli..; chi.. chi..;
    • το μεν ... το μεν una cosa.. un'altra..; da una parte.. dall'alta..; in parte.. in parte.. in parte..; ora.. ora..; in un punto.. in un altro punto..;
    • τα μεν ... τα δε alcune cose.. altre cose..; da una parte.. dall'altra parte..; in parte.. in parte..;