Il Sistema Elettorale Legalicum
Il Sistema Elettorale Legalicum è stato un sistema "potenzialmente utilizzabile" vigente a far data dal 25 gennaio 2017 fino all'approvazione della Legge 3 novembre 2017, n. 165, recante "Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali" (comunemente detta Legge Elettorale "Rosatellum Bis").
Il Sistema Elettorale Legalicum nasce dal combinato disposto di due sentenze della Corte Costituzionale che a loro volta hanno dichiarato parzialmente incostituzionale e modificato due leggi elettorali, il Porcellum e l'Italicum, le quali rispettivamente regolano l'elezione del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. "Potenzialmente utilizzabile" poiché esso, a seguito della Legge Elettorale "Rosatellum Bis" non è mai stato davvero utilizzato in nessuna elezione politica.
La storia del Legalicum è unica. Come detto esso non nasce da un atto legislativo propriamente detto, come è stato per tutte le precedenti leggi elettorali vigenti in Italia, ma dal risultato delle modifiche compiute della Consulta sulle due citate leggi che avevano infranto il dettato costituzionale.
Come detto la base è data da quello che resta della legge Calderoli "Porcellum" (legge 250/2005), detto "Consultellum", per il Senato della Repubblica e da quello che resta dell'"Italicum" (legge 52/2015) per la Camera dei Deputati. Molti sono i dubbi di omogeneità tra i due sistemi e questo ha fatto chiedere a molti se sia possibile votare con questo sistema.
In questa lezione vedremo come si concretizza il sistema nelle linee generali.
Storia del Legalicum
[modifica]La storia del Legalicum è legata di fatto alla storia della legge elettorale "Italicum" e della mancata Riforma Costituzionale del Governo Renzi. La legge elettorale "Italicum", infatti, nasceva con un legame stretto con la futura Riforma Costituzionale che avrebbe dovuto far superare il sistema di elezione diretta del Senato almeno nella forma vista fino ad allora. La legge quindi non prevedeva alcun sistema per il Senato e si limitava a regolare la sola elezione della Camera dei Deputati. Fallita la Riforma Costituzionale il 4 dicembre 2016 di fatto il Senato non aveva una legge elettorale o meglio per il Senato restava ancora vigente il cosiddetto "Consultellum" cioè il "Porcellum" come modificato dalla Corte Costituzionale. Per la Camera invece sorgeva il dubbio di costituzionalità dell'Italicum. Dubbio sciolto dalla Consulta il 25 gennaio 2017 con una sentenza che di fatto ha modificato l'Italicum nel suo dato caratterizzante del ballottaggio. A seguito dell'approvazione della Legge Elettorale "Rosatellum Bis" il Sistema Legalicum non è mai stato utilizzato e pertanto resta solo un sistema potenziale.
Metodo di Elezione della Camera dei Deputati
[modifica]L'Elezione della Camera dei Deputati è regolata, come detto, dall'"Italicum" (legge 52/2015) come modificato dalla Corte Costituzionale il 25 gennaio 2017. Il sistema è in sostanza un sistema a base proporzionale con un premio di maggioranza (340 seggi) dato alla lista, e non alla coalizione, che superi il 40% dei voti. È fissata una soglia di sbarramento al 3% su base nazionale per le singole liste. Il sistema poi prevede le preferenze, fatti salvi i capolista bloccati, cioè si potrà indicare sulla scheda due preferenze, una maschile e una femminile, tra una lista di candidati. Cio' che può subito balzare agli occhi è la scomparsa del ballottaggio. Il premio perciò resta una attribuzione solo alla lista che superi il 40% da sola, una situazione che dai più è definita quasi impossibile e pertanto il sistema così realizzato è per molti definibile di fatto un proporzionale puro.
Metodo di Elezione del Senato della Repubblica
[modifica]L'Elezione del Senato della Repubblica è regolata dal "Consultellum" cioè ciò che resta della legge Calderoli "Porcellum" (legge 250/2005) a seguito della Sentenza n. 1/2014 del gennaio del 2014. La sentenza di fatto caducava la legge Calderoli del premio, assegnato allora senza alcuna soglia minima, e integrava la legge delle preferenze. Tralasciando la complessità delle preferenze le quali qui si collegano anche alla necessità che l'elezione avvenga su una base regionale, e detto che la scomparsa del premio comporta che di base un proporzionale puro, ciò che resta principalmente di questa legge è la questione delle soglie di sbarramento. A differenza di quel che resta dell'"Italicum" le soglie di sbarramento sono diversificate:
- ogni partito o lista deve ottenere almeno l'8% dei voti.
- le coalizioni devono ottenere almeno il 20% dei voti.
- le liste collegate a una coalizione che abbia superato la soglia prescritta, partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 3% dei voti.
È stato inoltre previsto, a tutela delle minoranze linguistiche riconosciute, che 6 dei 7 seggi spettanti al Trentino-Alto Adige siano assegnati tramite collegi uninominali, mantenendo in quest'unica Regione il meccanismo previsto dal previgente Mattarellum.
A differenza della legge che regola l'elezione per la camera dei deputati il "Consultellum" non prevede alcun premio di maggioranza.[1]
Dubbi di Omogeneità
[modifica]Fin dalle prime ore successive alla Sentenza della Corte Costituzionale del 25 gennaio 2017, si sono avanzate, per la verità più da parti politiche che da operatori giuridici e dottrina, i dubbi sulla possibile omogeneità tra i due metodi. I maggior punti di divergenza in realtà si riscontrano su due questioni:
- alla Camera dei Deputati è previsto un premio di maggioranza che invece non è previsto al Senato della Repubblica.
- le soglie di sbarramento sono differenti tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.
In realtà, come detto, questi sono dubbi più di natura politica che di natura giuridica. Di fatto la Corte Costituzionale ha sancito, per entrambi i metodi, la diretta applicabilità così come risultanti dalle due sentenze. D'altronde la Corte non avrebbe potuto caducare la legge elettorale causandone la non diretta applicazione, nel caso avrebbe dovuto emanare una sentenza monito perché la Corte non può dichiarare l'illegittimità costituzionale di leggi il cui esito positivo paralizzerebbe l'attività di un organo costituzionale, determinando un vuoto legislativo. Il problema quindi vero, che si nasconde dietro il termine omogeneità, è in realtà quello della governabilità o meno che questo sistema può creare nella futura legislatura e il dubbio, questo si forse vero ma tutto politico, che andare al voto con una legge del genere comporti uno stallo nella futura legislatura con l'impossibilità di formare un governo politico, ma, come detto, questa è una questione esclusivamente politica.