Copernico, Brahe, Keplero

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Copernico, Brahe, Keplero
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Storia della scienza
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 75%

In questa lezione verranno presentati brevemente i protagonisti diretti della rivoluzione scientifica.

Copernico[modifica]

Jan Matejko, Copernico: conversazione con Dio, 1872

Grazie a Niccolò Copernico si cominciò a rivedere l'astronomia sotto un'altra prospettiva oltre quella tradizionale: egli mise in discussione e riesaminò moltissime convinzioni dando vita ad una nuova cosmologia presentata nel manoscritto De hypothesibus motuum coelestium commentariolus dove venivano esposte sette dispute:

  1. Non esiste un solo centro di tutti gli orbi celesti o sfere;
  2. La Terra non è al centro dell'universo, ma è solo il centro della gravità e della sfera della Luna;
  3. Tutte le sfere ruotano attorno al Sole;
  4. La distanza fra la Terra ed il Sole, paragonata alla distanza fra la Terra e le stelle del cielo, è infinitamente piccola;;
  5. Tutti i moti dipendono dal moto della Terra e non della volta celeste che è immobile, la Terra invece compie una completa rotazione sui suoi poli fissi in un moto diurno;
  6. La Terra gira attorno al Sole (come ogni altro pianeta) quindi ha più di un movimento;
  7. Il moto della Terra spiega tutte le disuguaglianze che appaiono nel cielo.


L'opera maggiore scritta da Copernico fu De revolutionibus orbium coelestium, affidato al suo discepolo Rheticus il quale nel 1540 pubblicò la Naratio prima dove viene esposta la cosmologia copernicana messa a confronto con quella tradizionale tolemaica. Copernico non volle rivoluzionare la cosmologia ma la volle perfezionare basandosi su dati già esistenti forniti dall'astronomia tolemaica. Copernico introdusse per la prima volta il sistema eliocentrico sostituendolo con quello geocentrico, comprese e diede una corretta definizione dell'ordine dei pianeti e attribuì alla Terra un terzo movimento di declinazione per giustificare l'invariabilità dell'asse terrestre rispetto alla sfera delle stelle. Nonostante queste scoperte, egli era convinto della finitezza dell'Universo e dell'orbita circolare (invece dell'ellittica) dei pianeti. Come possiamo intuire, tutti questi cambiamenti segnarono l'origine da un lato di una rivoluzione del pensiero sociale, teologico e scientifico, e dall'altro di varie polemiche e contrasti attraverso i quali venne rimesso in discussione il senso comune e, al contempo, rivalutato la natura e l'uomo.

Dopo tre anni dalla morte di Copernico, nel 1546, il domenicano Giovanni Maria Tolosani giudicò il sistema copernicano oltraggioso nei confronti della scienza superiore, la teologia. Per Tolosani "la scienza inferiore ha bisogno della scienza superiore" e niente può andare contro la descrizione della struttura fisica dell'universo che la teologia offre. Con queste basi, molti astronomi furono prudenti nell'affermare la superiorità del sistema copernicano su quello tolemaico. Solo nel 1585 ci fu Giordano Bruno a prendere le difese della visione copernicana comprovandone la tesi sul movimento della Terra e degli altri pianeti attorno al Sole. Copernico diede le basi a studiosi come Galilei e Keplero per sviluppare e ottimizzare la nuova astronomia.

Tycho Brahe[modifica]

Tycho Brahe, un astronomo danese, iniziò le sue osservazione all'età di 16 anni. Nel novembre del 1572 osservò una stella nella costellazione di Cassiopea e i frutti di questi studi confluirono nel "De stella nova" (1573). I dubbi sull'effettiva immutabilità dei cieli (dal momento che fin dall'antichità si pensava che il mondo delle stelle fisse fosse eterno e immutabile) vennero poi confermati da Brahe con le osservazioni delle comete compiute negli anni 1577-85. In questi anni Brahe ipotizzò che il cielo fosse libero, aperto in tutte le direzioni: non era una fonte di ostacolo per alcun pianeta e/o stella. Al contrario di Copernico, Brahe credeva in un modello geocentrico dove il Sole girava attorno alla Terra immobile e tutti gli altri pianeti attorno al Sole: questo sistema, essendo diverso sia da quello copernicano che tolemaico, prese il nome di modello ticonico il quale, secondo Brahe, si accorda con la teologia senza entrare in conflitto con le Sacre Scritture.

Nel 1601 Keplero viene nominato astronomo da Rododlfo II