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Settore terziario[modifica]

Il settore terziario comprende attività legate ai servizi pubblici e comprende tutto ciò che non è agricoltura o industria. I primi il commercio, il turismo, la pubblica amministrazione, i servizi sociali sono i più diffusi e caratterizzati da un basso livello tecnologico; i secondi comprendono attività molto qualificate e a tecnologia avanzata, come le telecomunicazioni o i centri di ricerca scientifica.

L'indice di terziarizzazione dell'economia, misurato dal rapporto tra occupati nel settore terziario e occupazione totale, ha così superato il 70% nei paesi più avanzati, come gli Stati Uniti o la Gran Bretagna, e si è collocato tra il 60 e il 70% in Italia e negli altri paesi europei.

Tra i servizi, i settori più tradizionali, come il commercio, gli alberghi e i pubblici esercizi, hanno mantenuto un peso rilevante: tra il 30 e il 35% nei diversi paesi industriali. Una percentuale poco inferiore al 30% è rappresentata dai servizi non destinabili alla vendita. La parte restante, tra il 30 e il 40%, è rappresentata dai servizi più avanzati e ad elevato valore aggiunto: credito e assicurazioni; comunicazioni; insegnamento e ricerca; servizi alle imprese.

Classificazioni diverse, di natura funzionale, sono state proposte da Browning e Singelman (v., 1978) e Momigliano e Siniscalco (v., 1980) e dividono il terziario in servizi distributivi, servizi alle imprese, servizi ai consumatori, e servizi sociali.