Materia:Sistemi energetici: differenze tra le versioni

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Introduzione ai sistemi energetici
 
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All'interno del corso verranno trattati gli impianti motore, impianti misti (gas vapore), le apparechiature di scambio termico, ausiliari, ecc. Le fonti di energia che alimentano i sistemi energetici che studieremo possono essere fonti di energia rinnovabile (solare, eolica, geotermica, energia delle maree, ecc.) ma le principali fonti di energia che alimentano il nostro mondo energivoro sono ancora le fonti di energia classiche: energia idraulica, energia nucleare e quella estraibile dai combustibili fossili.
All'interno del corso verranno trattati gli impianti motore, impianti misti (gas vapore), le apparechiature di scambio termico, ausiliari, ecc. Le fonti di energia che alimentano i sistemi energetici che studieremo possono essere fonti di energia rinnovabile (solare, eolica, geotermica, energia delle maree, ecc.) ma le principali fonti di energia che alimentano il nostro mondo energivoro sono ancora le fonti di energia classiche: energia idraulica, energia nucleare e quella estraibile dai combustibili fossili.
Se parliamo di combustibili fossili possiamo suddividerli in: combustibili ''liquidi'' (9000-10000 kcal/kg), combustibili ''solidi'' (5500-7500 kcal/kg) e combustibili ''gassosi'' (circa 8500 kcal/m^3). Da questa classificazione possiamo notare che il potere calorifico dei combustibili gassosi è espresso con kcal su metro cubo quindi se volessimo confrontarlo con gli altri poteri calorifici dovremmo dividerlo per la densita del gas (0.75 kg/m^3) ottenendo un potere calorifico di circa 11300 kcal/kg.
Se parliamo di combustibili fossili possiamo suddividerli in: combustibili ''liquidi'' (9000-10000 kcal/kg), combustibili ''solidi'' (5500-7500 kcal/kg) e combustibili ''gassosi'' (circa 8500 kcal/m^3). Da questa classificazione possiamo notare che il potere calorifico dei combustibili gassosi è espresso con kcal su metro cubo quindi se volessimo confrontarlo con gli altri poteri calorifici dovremmo dividerlo per la densita del gas (0.75 kg/m^3) ottenendo un potere calorifico di circa 11300 kcal/kg.
Tuttavia è sbagliato pensare che il potere calorifico possa essere un buon indicatore della reale potenza estraibile da un combustibile, infatti il potere calorifico non tiene conto della massa d'aria che deve essere riscaldata durante la combustione. Un parametro più adatto a questa lettura è la ''tonalità termica'' del combustibile.

Versione delle 12:54, 13 ago 2013

1. INTRODUZIONE

Un sistema energetico trasforma una fonte di energia in un'energia che ha un effetto utile, ossia utilizzabile dall'uomo. Le energie che possono avere un efetto utile sono l'energia meccanica, termica, luminosa, elettrica.

I sistemi energetici si possono classificare in base al fluido di lavoro:

  • Impianti a vapore
  • impianti a gas
  • Impianti idraulici

All'interno del corso verranno trattati gli impianti motore, impianti misti (gas vapore), le apparechiature di scambio termico, ausiliari, ecc. Le fonti di energia che alimentano i sistemi energetici che studieremo possono essere fonti di energia rinnovabile (solare, eolica, geotermica, energia delle maree, ecc.) ma le principali fonti di energia che alimentano il nostro mondo energivoro sono ancora le fonti di energia classiche: energia idraulica, energia nucleare e quella estraibile dai combustibili fossili. Se parliamo di combustibili fossili possiamo suddividerli in: combustibili liquidi (9000-10000 kcal/kg), combustibili solidi (5500-7500 kcal/kg) e combustibili gassosi (circa 8500 kcal/m^3). Da questa classificazione possiamo notare che il potere calorifico dei combustibili gassosi è espresso con kcal su metro cubo quindi se volessimo confrontarlo con gli altri poteri calorifici dovremmo dividerlo per la densita del gas (0.75 kg/m^3) ottenendo un potere calorifico di circa 11300 kcal/kg. Tuttavia è sbagliato pensare che il potere calorifico possa essere un buon indicatore della reale potenza estraibile da un combustibile, infatti il potere calorifico non tiene conto della massa d'aria che deve essere riscaldata durante la combustione. Un parametro più adatto a questa lettura è la tonalità termica del combustibile.