Sessualità (superiori)

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Sessualità (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Scienze naturali per le superiori 4
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Riportando da Wikipedia: "La sessualità, in ambito umano, è un aspetto fondamentale e complesso del comportamento che riguarda da un lato gli atti finalizzati alla riproduzione ed alla ricerca del piacere, e da un altro anche gli aspetti sociali che si sono evoluti in relazione alle caratteristiche diverse dei generi maschile e femminile. L'ambito sessuale investe la biologia, la psicologia, la cultura, riguarda la crescita dell'individuo e coinvolge tutta la sua vita relazionale, oggetto di studio anche dell'etologia umana.

Il termine "sessualità" quindi è riferito più specificatamente agli aspetti psicologici, sociali e culturali del comportamento sessuale umano, mentre col termine "attività sessuale" ci si riferisce più specificatamente alle pratiche sessuali vere e proprie."

Importanza[modifica]

Gli aspetti sessuali sono molto importanti nello sviluppo psico-fisico dell'individuo e per la sua integrazione sociale.

Gli istinti riproduttivi primordiali sono in qualche modo mediati ed integrati da aspetti culturali, religiosi, sociali, psicologici.

Infatti alcune disfunzioni sessuali possono avere origini psicologiche.

Identità sessuali[modifica]

L'identità di genere (psicologica) indica il genere (maschile o femminile o qualcosa di diverso) che una persona percepisce di essere (è una identità psicologica). L'identità di genere può essere diversa da quella biologica (identità biologica) e non è necessariamente correlata all'orientamento sessuale (il sesso verso cui si è attratti). Il ruolo sociale fa riferimento a come la società percepisce l'individuo. L'identità di genere (psicologica) è quella più importante nella vita di una persona, perché è il pensiero che influenza e determina maggiormente la vita di un individuo.

La maggior parte degli individui nasce con una identità sessuale ben definita, maschile e femminile, sia dal punto di vista fisico che psichico, si comporta e viene considerata come tale dalla società (ruolo sociale). Vengono definiti "cisgender" e l'orientamento sessuale predominante è quello eterosessuale.

Però anche la sessualità non sfugge alla legge della variabilità, per cui in realtà esistono anche altre identità di genere. Circa il 2% degli individui presenta caratteristiche divergenti rispetto alla "maggioranza".

La tabella sottostante sintetizza le diverse possibili situazioni che si possono verificare. Gli individui cisgender-etero rappresentano la maggior parte della popolazione (è la situazione considerata "normale").

  • Individui cisgender: individui in cui l'identità psicologica e biologica coincidono. La maggior parte di questi hanno un orientamento eterosessuale (sono attirati dal sesso opposto) e una minor parte (circa 5%) sono omosessuali.
  • Camille Cabral, a French transgender activist
    Individui transgender: individui in cui l'identità psicologica e biologica non coincidono. Sono definiti brevemente "trans". Si ritrovano in un corpo che non riconoscono corrispondente alla loro identità sessuale psicologica per cui o accettando il corpo così com'è e magari si limitano a manifestare la loro sessualità con l'abbigliamento (crossdressing) oppure ricorrono alla chirurgia e/o alle terapie ormonali per avere un corpo più corrispondente all'identità di genere.
Identità di

genere

(psicologica)

Identità

biologica

Ruolo

sociale

Orientamento

sessuale

frequenza
Individui cisgender

(cisessualità)

maschile maschile maschile F (etero) - M (omo) - B (bisex) maggior parte

degli individui

(nella maggior parte etero)

femminile femminile femminile M (etero) - F (omo) - B (bisex)
Individui transgender

(transessualità)

maschile femminile F (etero) - M (omo) - B (bisex) piccola

percentuale

femminile maschile M (etero) - F (omo) - B (bisex)

Intersessualità[modifica]

Individui interessati da intersessualità sono persone non chiaramente definibili come maschi o femmine. Le cause sono in genere genetiche o ormonali. Esempi:

  • Sindrome di Turner (femmina X0 - 1/6000): statura bassa e assenza di mestruazioni, e altri sintomi
  • Sindrome del "super maschio" (XYY - 1/1000): statura alta, lieve ritardo mentale, e altri sintomi.
  • Sindrome di Klinefelter (maschio XXY - 1/1000): riduzione della fertilità, e altri sintomi
  • Pseudoermafroditismo: quando un individuo presenta un aspetto del sesso opposto a quello cromosomico o un fenotipo (aspetto) sessuale ambiguo. È in genere causata da squilibri ormonali.
  • Ermafroditismo vero: estremamente raro, chi ne soffre ha sia tessuto testicolare che ovarico in una stessa gonade. L'apparato sessuale esterno è ambiguo o femminile.

Transessualità[modifica]

il simbolo della transessualità

Sono gli individui in cui l'identità psicologica non corrisponde all'identità biologica. Considerata per molto tempo una patologia psichiatrica da curare, recentemente la scienza concorda sempre più nell'ammettere che si tratta di una delle tante sfumature delle condizioni umane. Poiché la condizione psicologica non è modificabile, in genere il transessuale cerca di ottenere il cambio di sesso biologico (con intervento chirurgico e terapie ormonali). Le cause sembrano genetiche. La maggior parte hanno un orientamento eterosessuale ma esistono anche trans omosessuali.

In Italia si stima siano circa 50.000 (70% M to F, cioè uomini che diventano/vorrebbero diventare o sono diventate donne, 30% F to M), circa 1/1000.

Omosessualità[modifica]

È il caso in cui un individuo è attratto da un individuo dello stesso sesso. In Italia dal 1990 non è più considerata una patologia psichiatrica. Le cause sono ancora controverse (genetiche, ormonali, psicologiche, sociali, comportamentali). Si stima che sia omosessuale circa il 5% della popolazione (1/20)

Omosessualità e leggi

Il rifiuto dell'omosessualità (omofobia) ha caratterizzato le culture dei vari popoli nel corso della storia. Solo recentemente viene compresa e accettata da una certa parte della popolazione, soprattutto nei paesi occidentati, di mentalità più aperta. Le religioni in genere vedono l'omosessualità come deviazione negativa del comportamento umano e in molti stati è punibile per legge (fino all'ergastolo o alla condanna a morte!).

Bisessualità[modifica]

bandiera simbolo della bisessualità

Un individuo può consederarsi bisessuale quando è in grado di provare attrazione sentimentale-erotica nei confrondi sia di uomini che donne. È stata osservata anche negli animali.

Secondo recenti studi (Kinsey) il bisessuale presenterebbe un orientamento sessuale intermedio tra eterosessuale e omosessuale, con possibili sfumature (es. un individuo può essere prevalentemente eterosessuale ma in alcune circostanze con tendenze omosessuali). La bisessualità emerge difficilmente nella popolazione (e nei relativi studi) poiché gli individui tendono a dichiararsi o etero- o omo-sessuali. Però negli studi in cui si chiede se si ha provato un'attrazione romantico-sessuale o se si è impegnati in relazioni con persone di entrambi i sessi, almeno il 40% delle risposte sono affermative e ciò sta a dimostrare che in realtà la bisessualità non è un fenomeno così raro.

Modelli sociali[modifica]

Poligamia: illegale (nero), legale (azzurro), tollerata (blu)

Il modo con cui i sessi si relazionano tra loro cambiano a seconda delle culture.

  • Monogamia: è il modello più frequente, dove due individui decidono di vivere insieme con una certa stabilità. Nel mondo occidentale è l'unico modello ammesso per legge.
  • Poligamia: implica che un individuo decide di vivere assieme a più individui (in genere dell'altro sesso); è relativamente rara, anche considerando il fatto che in molti paesi è vietata per legge. Si distingue in poliandrìa (una donna con più uomini) e poliginìa (un uomo con più donne). Storicamente numerose società ammettevano la poligamia (poliginica) soprattutto tra le caste di rango elevato con lo scopo di propagare la "nobile" stirpe; anche le sacre scritture accennano a questa pratica. Attualmente è ammessa solo in alcune società africane e islamiche. La poliandria è molto meno diffusa; era ed è diffusa nel Tibet e in alcune zone dell'India.
  • Promiscuità: dove si creano situazioni e rapporti più complessi, con più individui coinvolti

Sessualità, procreazione e piacere[modifica]

La sessualità si è evoluta per favorire la procreazione della specie. Nella maggior parte degli animali la sessualità ha come unico scopo la procreazione. In alcuni animali e anche nell'uomo assume una certa importanza anche il ruolo sociale, ovvero come un modo per favorire e migliorare i rapporti sociali tra individui (principalmente tra uomo e donna). Nel caso dell'uomo l'evoluzione ha premiato una sessualità in buona parte finalizzata all'erotismo e al piacere personale (o della coppia), infatti gli individui fanno sesso principalmente per soddisfare un impulso biologico; probabilmente, vista la scarsa capacità (almeno nel passato) di impedire la fecondazione, questo ha favorito anche la procreazione e la continuazione della specie.

Oggi, lo sviluppo di diverse tecniche anticoncezionali più o meno efficaci, permette all'uomo una sessualità quasi esclusivamente finalizzata al piacere erotico.

L'autoerotismo (masturbazione) permette inoltre a chiunque individuo di provare piacere erotico anche in assenza di un partner. Molte culture e religioni vedono però la masturbazione in modo negativo. Nel corso della storia la masturbazione ha avuto diverse connotazioni, ad esempio nell'antica grecia era considerata un fatto normale. Nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'islamismo, la masturbazione ha quasi sempre una connotazione negativa. Nel XVII secolo era pratica diffusa tra governanti e bambinaie utilizzarla per calmare i ragazzini. A fine settecento cominciò a diffondersi l'idea che la masturbazione provocasse malattie, idea che è perdurata fino al XX secolo, quando studi scientifici hanno definitivamente sfatato questa ipotesi. Nella cultura anglosassone l'adozione della circoncisione aveva anche il significato di evitare o limitare tale pratica.

Teoria/Ideologia (del) gender[modifica]

In questi ultimi tempi si parla molto di teoria/ideologia gender (gender in inglese significa genere). Cerchiamo di capire di che coisa si tratta.

La Teoria (del) gender è un neologismo nato in ambito cattolico negli anni novanta del XX secolo per riferirsi agli studi di genere (studi sulla sessualità e sull'identità di genere) che, secondo la chiesa, nasconderebbero un progetto che mira a destabilizzare il concetto di famiglia fondata su uomo e donna. Secondo questa teoria i bambini nascerebbero sessualmente (psicologicamente) indifferenziati e le differenze psicologiche tra uomo e donna si svilupperebbero nel corso dfell'infanzia e adolescienza e sarebbero fortemente influenzate dall'ambiente socio-culturale in cui siu cresce. E giustificherebbe le unioni omosessuali (e in generale le unioni di fatto). Anche Papa Francesco ha denunciato la pericolosità di queste teorie.

Recentemente molte associazioni accademiche (es. associazione degli psicologi italiani) hanno preso posizione affermando che non esiste nessun progetto nascosto destabilitzzante e che quindi in realtà l'"ideologia" del gender non esiste. In realtà esistono solo studi scientifici di genere che cercano di analizare e comprendere tutte le variabili presenti in ambito sessuale.