La circolazione negli altri organismi (superiori)

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La circolazione negli altri organismi (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Scienze naturali per le superiori 4
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Pesci[modifica]

Il semplicissimo cuore dei pesci si trova subito dietro la testa, ed è costituito, come si vede, da due sole cavità.

Il sangue venoso, proveniente dal corpo, giunge al seno venoso; di là penetra nell’atrio, quindi nel ventricolo, che ha le pareti muscolari assai forti. Il ventricolo, contraendosi, spinge il sangue verso le branchie, dove si ossigena. Divenuto arterioso, esso va direttamente a irrorare ogni parte del corpo, senza ripassare dal cuore per ricevere una nuova spinta.

Come si vede, c’è una circolazione "semplice", nella quale il sangue passa una sola volta dal cuore, e non due come, ad esempio, nei mammiferi.

La pressione del sangue è appena sufficiente per fargli percorrere l’intero sistema circolatorio e non scende mai a 0, tuttavia la circolazione sanguigna risulta troppo lenta per permettere un efficiente sistema di termoregolazione (i Pesci sono vertebrati eterotermi)

Anfibi[modifica]

Il cuore è molto semplice: esistono due orecchiette e un solo ventricolo. Nell’orecchietta destra giunge il sangue venoso, in quella sinistra il sangue arterioso portato dalle vene polmonari; le due orecchiette poi sboccano nell’unico ventricolo. Il sangue però non si mescola poiché le contrazioni delle due orecchiette non sono contemporanee, ma sfasate. Prima si contrae l’orecchietta sinistra che spinge il sangue arterioso nel ventricolo; da qui il sangue viene spinto nel "tronco arterioso", che è l’aorta degli Anfibi. Subito dopo si contrae l’orecchietta destra , la quale spinge il sangue venoso nel ventricolo; da questo viene poi spinto nell’ "arteria polmonare"; questo succede perché il cuore è conformato in modo tale ( con setti interni ) che il sangue non passa dalla parte sinistra del ventricolo nella parte opposta e viceversa.

Negli Anfibi esiste un unico tronco arterioso, che è praticamente diviso, l’arteria polmonare e l’aorta rimangono quasi del tutto separate: diciamo quasi perché esse sono in comunicazione per mezzo di un piccolo condotto.

Naturalmente, nelle larve di Anfibio e negli adulti che hanno conservato le branchie ( cioè i protei, le sirene, le salamandre cieche e tigri, talvolta i tritoni ), dal tronco arterioso si dipartono le arterie branchiali, che portano il sangue alle branchie, dove si carica di ossigeno. Dalle branchie esso poi confluisce nell’aorta. Come avviene anche nei Rettili, negli Anfibi tutti gli organi ricevono un sangue che non è perfettamente ossigenato. L’imperfezione dell’apparato circolatorio non permette agli Anfibi di mantenere la temperatura del corpo ad un limite superiore a quello dell’ambiente; perciò gli Anfibi, come i Pesci e i Rettili, hanno il corpo a temperatura variabile, dipende da quella dell’ambiente

Rettili[modifica]

I rettili posseggono un cuore che composto da due atri e un ventricolo, quasi completamente diviso da un setto in due metà. Il sangue povero di ossigeno fluisce nell'atrio destro dal corpo. Dai polmoni il sangue ossigenato va nell'atrio sinistro. Entrambi gli atri pompano il sangue nel ventricolo, che è solo parzialmente separato. Dal ventricolo destro il sangue povero di ossigeno passa nei polmoni, da quello sinistro alla testa e al corpo. Poiché la separazione del ventricolo non è completa, si arriva alla formazione di sangue misto (circa dal 10 al 40%), questo scorre attraverso l'arteria centrale in tutto il corpo

Uccelli[modifica]

Il cuore è diviso in quattro cavità: atrio destro e sinistro, ventricolo destro e sinistro. Poiché la parte destra del cuore, attraversata dal sangue venoso, è separata completamente dalla parte sinistra ove circola il sangue arterioso, il sangue venoso non si mescola con quello arterioso. Tale tipo di circolazione sanguigna è detta doppia e completa.

Con gli Uccelli compare, per la prima volta il fenomeno dell’omeotermia; al pari dei Mammiferi, sono animali omeotermi, a "sangue caldo" e capaci perciò di mantenere costante la loro temperatura corporea indipendentemente e talora sensibilmente al di sopra di quella dell’ambiente.

Crostacei[modifica]

I crostacei posseggono un sistema circolatorio aperto in cui il cuore ellittico è collegato direttamente a un'arteria. L'arteria trasporta il sangue fino a una zona chiamata emocele dove il fluido circolante si mischia con i liquidi interstiziali che irrorano tutte le parti del corpo dell'animale. Una volta irrorati tutti i tessuti, il cuore "richiama" a sé tutti i liquidi dell'emocele, incanalandoli in un grande dotto venoso passante per le branchie. Avvenuta l'ossigenazione nelle branchie, il cuore si riempie nuovamente con i fluidi e si ricontrae, ricominciando il ciclo.

Insetti[modifica]

Gli insetti hanno un sistema circolatorio aperto come i crostacei, ma il loro cuore non è confinato in una zona determinata del corpo ma si estende lungo tutta la parte dorsale, prendendo il nome di "cuore tubolare". Il cuore tubolare è formato da una serie di ramificazioni arteriose che si estendono su tutto il corpo e da una serie di fori chiamati osti, tramite i quali i liquidi circolatori ritornano al cuore. Come per i crostacei, le ramificazioni non sono collegate direttamente agli osti ma disperdono l'emolinfa in tutta la cavità corporea. Gli insetti usano l'apparato circolatorio più per il trasporto di sostanze che per il trasporto dei gas, dato che le trachee provvedono da sole al rifornimento di ossigeno e all'eliminazione dell'anidride carbonica.Questa caratteristica rende gli insetti molto particolari dal punto di vista del sistema circolatorio.