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Crociate (superiori)

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Crociate (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Storia per le superiori 1
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Le crociate sono state delle guerre promosse dalla Chiesa cattolica tra l'XI e il XIII secolo. Avevano come obiettivo quello di riconquistare la Terra santa e liberarla dal dominio degli islamici, considerati infedeli. Le crociate organizzate dalla chiesa furono otto, promosse da diversi papi e sovrani, a cui se ne aggiunge un'altra "non ufficiale", cioè intrapresa volontariamente dalla popolazione.

Il nome con cui oggi le conosciamo non era utilizzato al tempo in cui le crociate si combatterono, ma indicava coloro che invece combattevano, che avevano delle croci sopra le loro armature.

Le crociate sono state uno dei più importanti tentativi di espansione dell'Europa occidentale e cristiana.

Cause

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Le cause principali che hanno portato allo scoppio delle crociate sono:

  • religiose: in questo periodo storico circolava tra la popolazione l'idea che la Terra santa dovesse essere liberata dagli infedeli islamici; inoltre tutti coloro che non seguono la religione cristiana vengono identificati come possibili nemici
  • economiche
  • politiche: nel 1071, nella Battaglia di Manzikert, i Turchi Selgiuchidi (islamici) avevano conquistato la zona orientale dell'Impero Bizantino, e nel 1076 anche la città di Gerusalemme, che veniva vista come il simbolo della cristianità: perderne il controllo significava perdere autorità.

Per tutte queste cause, in Occidente si crea un clima per cui le potenze europee devono intervenire militarmente contro i Turchi Selgiuchidi: questo senso di dovere non è diffuso solamente tra i nobili e gli aristocratici, ma anche tra la popolazione comune.

1ª crociata (1096-1099)

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Alla fine dell'anno solare 1095, papa Urbano II chiede ai nobili francesi di intervenire in Oriente, pronunciando un lungo discorso a Clermont (l'attuale Clermont-Ferrand) durante un concilio. La prima crociata è detta "dei pezzenti", in quanto ci hanno preso parte persone di basso livello sociale. Ufficialmente la crociata inizia nel 1097, sotto il comando dei sovrani Goffredo di Buglione e Boemondo d'Altavilla. Il 14 luglio 1099 Gerusalemme viene conquistata dai combattenti cristiani e liberata ma, approfittando della debole presenza dei crociati, i Turchi riconquistano gran parte dei territori persi durante la crociata. In particolare, nel 1114 cade la contea di Edessa e nel 1187 succede lo stesso a Gerusalemme.

In questa prima crociata nasce una nuova figura militare, quella del monaco-guerriero: ce ne parla Bernardo da Chiaravalle nel suo Libro per i Templari del 1128. Bernardo stesso, inoltre, ci descrive alcuni ideali di guerra che caratterizzavano i crociati: per esempio, non era un crimine uccidere gli infedeli islamici, perché si svolgeva il ruolo di "vendicatori di Dio" verso chi compiva del male. Inoltre, il soldato che muore sacrificando la propria vita per Dio e per la religione cristiana, viene ricompensato, dopo la morte, con il Paradiso.

2ª crociata (1147-1149) e 3ª crociata (1189-1192)

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La 2ª crociata vuole essere una risposta militare alla riconquista di Edessa da parte dei Turchi; i sovrani che partecipano questa volta sono Luigi VII di Francia e Corrado III di Svevia.

Nella 3ª crociata, invece, intervengono Federico Barbarossa, che però muore in Siria, il re di Francia Filippo Augusto e quello d'Inghilterra Riccardo I, anche conosciuto come Riccardo Cuor di Leone. Questi ultimi due sovrani, però, erano politicamente in contrasto tra loro, e questo impedisce un piano d'attacco comune: anche la 3ª crociata fallisce, come già successo alla seconda. Per il motivo che sono state "gestite" da sovrani, entrambe sono dette "crociate dei re".

4ª crociata (1202-1204)

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Durante la quarta crociata, il doge (figura simile al governante) di Venezia Enrico Dandolo dona la sua potente flotta ai crociati. Indetta da papa Innocenzo III, la crociata fallisce ma giunge solo a Costantinopoli, che viene pesantemente saccheggiata nel 1204. Nonostante la Terra santa non sia stata raggiunta dai combattenti cristiani, la crociata ha effetti devastanti per l'Impero bizantino, che viene saccheggiato in moltissimi suoi territori.

Crociata dei fanciulli

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Dopo la 4ª crociata si verifica quella "dei fanciulli", non indetta dalla Chiesa. Nel 1212 moltissimi giovani si riuniscono e partono tramite barche, giungendo a Marsiglia. Qui due mercanti, Ugo Ferro e Nicola Porco, propongono loro un trasferimento fino a Gerusalemme: una delle due barche naufraga durante il viaggia, mentre l'altra giunge a destinazione, ma i "fanciulli" vengono venduti come schiavi. Anche la crociata dei fanciulli, quindi, si conclude con un fallimento.

5ª crociata (1217-1221) e 6ª crociata (1228-1229)

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La 5ª crociata viene promossa dal re d'Ungheria, e partecipa anche Francesco d'Assisi, che tenta di risolvere il conflitto diplomaticamente, dialogando con il sultano d'Egitto, riuscendo in parte a costruire un ponte culturale.

La 6ª crociata viene guidata da Federico II di Svevia (obbligato però dal papa), il nipote di Federico Barbarossa. Il sovrano firma un contratto con il sultano, ottenendo per circa un decennio la liberazione dei luoghi santi.

7ª crociata (1248-1254) e 8ª crociata (1270)

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La 7ª e l'8ª crociata vengono entrambe guidate da Luigi IX il Santo, che però muore di peste a Tunisi, e falliscono entrambe, come le precedenti.

Conseguenze

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Analizziamo le conseguenze delle crociate:

  • dal punto di vista geopolitico sono un fallimento, in quanto il mondo cristiano non raggiunge i suoi obiettivi di riconquista della Terra santa
  • tra 1,5 e 2 milioni di persone ne hanno risentito direttamente, ritrovando i loro territori e le loro case devastate dalle invasioni e costrette, per esempio, a fuggire altrove
  • aumenta l'intolleranza religiosa, in particolare verso gli ebrei (antigiudaismo)

Lo storico francese Jacques Le Goff, nel suo libro Il Basso Medioevo del 1967, espone un bilancio negativo: la riconquista dei luoghi santi è fallita. Di fronte agli storici che invece ritengono che le crociate abbiano portato benefici, Le Goff afferma che l'Occidente non ne ha tratto vantaggio, da nessun punto di vista. Inoltre, le città marinare si sono arricchite, ma a discapito dei crociati (che dovevano pagare i trasporti per vie marittime). Anche per la Chiesa le crociate sono state un fallimento, in quanto sono aumentati notevolmente i rancori e le delusioni tra i fedeli cristiani.