Fotogrammi stereometrici

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Fotogrammi stereometrici
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Fotogrammetria architettonica
Coppia di fotogrammi stereometrici di una chiesa danneggiata dal terremoto del 1980

Fotogrammi stereometrici[modifica]

Per fotogrammi stereometrici si intende una coppia di immagini fotografiche ottenute con una camera metrica disposta successivamente in due posizioni tali da fornire una particolare fotografia stereoscopica, che fa ricorso alla stereoscopia artificiale e consente, oltre alla visione del modello tridimensionale, di rilevare forma, posizione e dimensioni dell'oggetto fotografato.

Per ottenere una coppia di fotogrammi stereometrici:

  • La camera metrica deve essere posizionata successivamente, nel rispetto della tecnica fotogrammetrica, in due punti, la cui distanza è compresa tra 1/5 ed 1/20 della distanza dell'oggetto da rilevare.
  • Nel caso di oggetti in movimento è indispensabile far ricorso a due camere metriche.
  • Quando la distanza tra le camere metriche è sufficientemente piccola (non superiore a m.3), dette camere possono essere fissate agli estremi di una barra indeformabile e prendono il nome di camera stereometrica.

Ottica decentrata[modifica]

Nel caso della camera metrica Wild C120, con cui è stata ottenuta la coppia di fotogrammi riportati in figura, la base d ripresa è di m. 1,20, con focale di 60 mm. su formato immagine di 6 x 8 cm. L'angolo di ripresa orizzontale è di 64°. mentre l'angolo di ripresa verticale è di 32° verso l'alto e 17° verso il basso, grazie al decentramento dell'ottica. La distanza principale delle camere è di 63,47 e 63,43 mm. rispettivamente per la camera di sinistra e per quella di destra

Orientamento[modifica]

Ai fini della ricostruzione del modello tridimensionale, è importante conoscere l'orientamento della camera metrica e, quindi, dei fotogrammi.

  • Nella fotogrammetrica aerea, detto orientamento viene ricostruito sulla base di punti di appoggio rilevati topograficamente a terra.
  • Nella fotogrammetria terrestre, invece, è possibile conoscere direttamente detto orientamento, e possiamo parlare di ripresa con:
  1. Assi paralleli ed ortogonali alla base. Questa disposizione, esistente in tutte le camere stereometriche, viene definita caso normale e risulta particolarmente vantaggiosa in fase di restituzione, sia per la semplicità delle formule matematiche destinate al calcolo delle coordinate spaziali, sia per la ricostruzione dell'orientamento dei fotogrammi.
  2. Assi convergenti. Si tratta dell'orientamento che mira a simulare l'orientamento degli occhi nella visione binoculare umana, ma, in caso di riprese con grande base, rischia di compromettere la visione stereoscopica perché, nei due fotogrammi, varia lo sfondo dell'oggetto ripreso.
  3. Assi obliqui e paralleli. A questo caso si fa spesso ricorso quando non è possibile riprendere frontalmente l'oggetto, perché coperto da ostacoli o troppo vicino. Ai fini della restituzione, è simile al caso normale, solo che la base è data non dalla distanza fra i punti di ripresa, ma dalla distanza fra le direzioni degli assi ottici della camera nei due "punti di ripresa".

Bibliografia[modifica]

Video[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]